Nella foto puoi guardare il tempo non rivivere un sentimento sulle sponde di un lago ghiacciato, indeciso se vero o sognato. La presenza di un'anima altèra permea l'aere di primavera trasparente, indelebile, algente, viva, vera e inesistente. Forse è un'altra delle mie illusioni ma catturo davvero dei suoni, ammaliato da arcani profumi cerco invano di darle dei nomi. In un limbo stracolmo di niente ora intuisco finalmente quello che preannuncia il vento: è l'Assente che torna, lo sento. Arriva da remoti albori come gli uccelli migratori, dalle regioni del grande mistero, dalla foresta nera del pensiero. Scende a valle come la neve, lentamente, ma nessuno lo vede, in un aureo silenzio armonioso dall'incedere maestoso. Quante volte ho invocato, sfinito, di incontrare lo spirito avito e comprendere da lui l'incanto d'essere qui ma in un altro momento. Le risposte non vanno svelate ma bisogna tenerle dentro, finalmente capisco il Tempo: è l'Assente che torna, lo sento.
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