Anonimo - "Untitled" (National Gallery, Washington)
Esponente di spicco dello Scomparsivismo minimalista questo autore, la cui identità fa discutere gli esperti e gli studiosi d’arte, è senza dubbio il punto di riferimento della corrente americana. Talmente bravo che alla fine degli anni ottanta le sue opere andavano a ruba non solo oltreoceano ma anche sul mercato collezionistico giapponese, il suo percorso si pone come crocevia tra il primo Robert Ryman e il tardo Desmond Late rivelandosi, di fatto, come mediatore tra le esperienze di Brice Marden e le performance di Dick Useless. In lui il concetto che la forza del contenuto è da ricercare nell’economia del segno trova piena realizzazione. Nessuno in seguito riuscirà a trattare le tele con la stessa energia. Presentiamo nell’immagine qui sopra il suo quadro più significativo (e l’unico non andato a ruba) dal titolo “Untitled”. Per una completa biografia rimandiamo al capitolo a lui dedicato nel libro “Artisti Scomparsivisti” di Umberto Voce (S. Corda Editore, Milano - esaurito, in ristampa)
|