DISSESTI IDROGEOLOGICI NELLA
STORIA DELLA VALCAMONICA
DAL XIII AL XIX SECOLO
BREVE COMMENTO
Frane in Valcamonica; smottamenti in Valcamonica; alluvioni in Valcamonica
Ricordo alcuni eventi calamitosi estremamente gravi. Rinvio per alcune considerazioni generali al paragrafo "Dalla preistoria all'887 d. C. in Valcamonica".
Nella prima metà del XIII secolo si ebbero devastazioni torrenziali che condussero al <<seppellimento di Breno che allora doveva essere assai vasta e fiorente borgata>>>> (PUTELLI., Intorno al castello di Breno. Storia di Valle Camonica. Lago dIseo e Vicinanze, Associazione "Pro Valle Camonica", 1915 pp. 101-102). o alla distruzione di "Serio, presso Capo di Ponte, allora Comune distinto del quale oggi neppure un segno resta se non forse il frammento dabside alla chiesa delle <<Sante>> " >> (Ibid, p. 104).
Alla prima metà del XV secolo risale la distruzione dellabitato di Frezenico, in Comune di Berzo Inferiore, <<travolto e spazzato via dalle acque del torrente Grigna>> ( C. BERRUTI., Levandosi i fiumi sopra le rive. Per una mappa storica del rischio idrogeologico, Grafo Edizioni Brescia, 1998, p. 19).
Nel 1470 una pioggia scesa ininterrottamente per 23 ore sommerse Gianico (Cfr. Ibid, p. 21).
Nel 1471 fu la volta dellabitato di Montecchio <<investito da unimmensa frana>> (Cfr. Ibid, pp. 21-22).
Nel 1520 molti Comuni della Valle furono duramente colpiti da alluvioni che distrussero ponti, e strade. Lanno seguente si verificò un evento assai più catastrofico: la distruzione di case e mulini di frazioni del Comune di Vione ad opera delle acque del fiume Oglio (Cfr. Ibid, pp. 27-28).
Nel 1533 labitato di Gianico fu nuovamente colpito da <<una catastrofica alluvione del torrente della Val Vedetta>> (Ibid, p. 29).
Nel 1611 uninondazione colpì gli abitati di Esine, Pian Borno e Gorzone di Darfo per una piena del fiume Oglio. Per diversi giorni la Valle rimase interrotta perché non fu possibile percorrere lantica strada Valeriana semidistrutta (Cfr. Ibid, p. 33).
Nel 1614 inondazioni e frane recarono gravi danni materiali ai Comuni di Edolo, Malonno, Breno, Cemmo ed Esine (Cfr. Ibid, p. 34).
Tra il 18 ottobre e i primi di novembre del 1738 la Valcamonica assieme alla Valtrompia e alla Valle Sabbia fu duramente colpita da <<inondazioni che si susseguono per circa 15 giorni>> (Ibid, p. 57). Il bilancio fu pesante; <<di fatto tutte le categorie più importanti di beni presentano ragioni di danno: edifici civili, fucine, ponti e molte strade>> (Ivi).
Il 5 ed il 6 dicembre 1739 il fiume Oglio inonda molti Comuni della Valle, lesionando, tra l'altro, oltre trenta "fucine di ferrarezza" (Cfr. Ibid, p. 58).
Nel 1862 Monno venne colpito da uninondazione che portò alla distruzione di diversi edifici, incluso lufficio comunale (Cfr. Ibid, p. 76).
Nel 1864 allagamenti dei torrenti locali coinvolsero prati e boschi dei Comuni di Vione e di Vezza dOglio (Cfr. Ibid, pp. 76-77).