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Suzuki

GS 500 E


Suzuki_GS500E

ModelloGS 500E
Anno1981
Motore4 cilindri in linea 500 cc
Potenza giri ⁄min
Carburatore
Cambio6 velocità
Pneumaticianteriore: – posteriore:
Frenia disco, 2 anteriori e 1 posteriore

Nel 1976 Suzuki produce il primo quattro tempi, caratterizzato da un motore veloce, con buona affidabilità.
Queste sono le caratteristiche primarie che avrà tutta serie GS e che hanno permesso a queste moto di arrivare ai giorni nostri.
Le prime cilindrate sono state 400, 750 e dal 1978 il 1000.
La dotazione di serie del GS 500E comprende la spia della marcia inserita (rarità anche ai giorni nostri), contagiri, contachilometri, tutte le spie di servizio, l'indicatore del livello carburante e 3 freni a disco.


Demm

Sport Special America


Demm

ModelloSport Special America
Anno1971
Motoredue tempi monocilindrico 40×39 mm ⁄ 49 cc
Potenza0,85 CV a 4,400 giri ⁄min
CarburatoreDell'Orto SHA 14 12
Cambio3 velocità con comando manuale
Pneumaticianteriore: 2–18 – posteriore: 2,25–18
Frenia tamburo

1952: Inizia la progettazione e costruzione di motori Diesel, motocarri, moto leggere e ciclomotori. Nel 1956 un motore Demm batte 24 Records mondiali sul circuito di Monza e negli anni 60 viene conquistato più volte il campionato Italiano Montagna.


MI–VAL

NS

in restauro

Mival_125_1953

ModelloNS
Anno1953
Motoredue tempi monocilindrico ⁄ 123 cc
Potenza5 CV a 5,200 giri ⁄min
CarburatoreDell'Orto UB 20 S
Cambio4 velocità
Pneumaticianteriore: 2,50–19 – posteriore: 2,50–19
Frenia tamburo
Peso78 Kg

Sono gli anni della rinascita, al termine del secondo conflitto mondiale. Tutti vogliono dimenticare gli orrori della guerra e creare dalle rovine un nuovo paese. Tanta voglia di fare ma le risorse sono scarse, c'é bisogno di fabbriche dove lavorare e di mezzi economici per muoversi
Si sviluppa così la produzione motociclistica, con nuove aziende e prodotti utilitari. É successo negli anni Venti ed il fenomeno si ripete negli anni Cinquanta quando, tra queste nuove aziende compare anche la MI–VAL, frutto della convergenza di alcuni industriali bolognesi e della necessità di riconversione della fabbrica d'armi Pietro Beretta di Gardone Valtrompia (BS).
La progettazione della nuova moto e la realizzazione della maggior parte dei pezzi avviene nel capoluogo emiliano, mentre a Gardone si procede solo al montaggio. Questo fino a che lo stabilimento e le maestranze non sono pronte ad affrontare la produzione completa. I tempi sono stretti e per giungere alla definizione di una macchina valida, saltando le fasi del collaudo inevitavilmente lunghe, i tecnici si ispirano a quanto di meglio esistente allora, tenendo ben presente la necessità di offrire un veicolo di caratteristiche eminentemente utilitarie, quindi una moto essenziale che fa dell'affidabilità, robustezza e basso costo di esercizio i suoi punti vincenti.
Perciò come molte altre case italiane e straniere dell'epocaanche la MI–VAL si ispira largamente alla germanica DKW 125 RT, motoleggera nata alla vigilia della Seconda guerra mondiale e prodotta in oltre centomila esemplari.
A realizzare questa prima macchina é uno staff interamente bolognese. Il motore é dovuto ad Adriano Amadori, il telaio a Carlo Ronzani, le sospensioni a Luigi Bonazzi, La forcella stampata eil serbatoio ad Augusto Bonori e ci fermiamo qui, ma la lista di tecnici emiliani impiegati nel progetto potrebbe continuare. La produzione inizia nel Novembre 1950 con la 125 a due tempi. Questa prima moto, inizialmente senza denominazione ufficiale, venne poco dopo chiamata ″Turismo″ e succesivamente proposta in diversi allestimenti, con varie sigle, che sono un'evoluzione tecnica ed estetica del modello iniziale. In tutto sono oltre una dozzina le versioni realizzate con significative differenze soprattutto per la ciclistica, ma sempre equipaggiate col motore due tempi di 125 cc opportunamente rivisto nel corso degli anni.


Moto Guzzi

125 Turismo

MotoGuzzi_125_Turismo_01 (724K)

Modello125 Turismo
Anno1975–1981
Motoredue tempi monocilindrico inclinato 56×49 mm ⁄120,6 cc
Potenza11,5 CV a 6,700 giri ⁄min
CarburatoreDell'Orto VHB 22 BS
Cambioa ingranaggi in presa a 5 velocità con comando a pedale
Pneumaticianteriore: 2,50–18 – posteriore: 2,75–18
Frenianteriore: a disco – posteriore: a espansione
Peso105 Kg

La motoleggera di 125 cc con motore a due tempi e cambio a cinque marce venduta dal 1975 é un altro dei veicoli frutto della collaborazione Guzzi–Benelli, seguita all'unione delle due fabbriche nella gestione di Alessandro De Tommaso. Anche qui il motore é di origine Benelli, derivato da precedenti modelli di minor cilindrata, mentre l'allestimento é stato disegnato secondo quei recenti, dettami stilistici chepotremmo definire nippo–lariani.
All'inizio, la versione Tuttoterreno, una macchina per il fuoristrada turistico, non agonisticamente impegnativo, ma sufficente per farsi la mano con la specialità, é stata venduta solo all'estero; poi é seguita nel 1975 la versione Turismo, per il normale uso stradale, che si differenzia dal modello Tuttoterreno per alcuni dettagli estetici (per esempio sellone e serbatoio), per i rapporti di trasmissione e per la presenza di un freno anteriore a disco, con comando idraulico. Una macchina adatta sia all'impiego utilitario che ai giovani i quali vogliono passare dal ciclomotore ai gradini superiori della motorizzazione senza un ecessivo impegno finanziario, ma pur sempre con un mezzo veloce e scattante: caratteristiche rese obbligatorie dall'accesa concorrenza internazionale sviluppatasi nel Mercato Comune e nel nostro paese.


Motobi

Imperiale

Motobi-001 (143K)

ModelloImperiale
Anno1965
Motorequattro tempi monocilindrico orizzontale 54×54 mm ⁄123,6 cc
Potenza5,8 CV a 6,500 giri ⁄min
CarburatoreDell'Orto UB 20 BS
Cambioin blocco a 4 rapporti
Pneumaticianteriore: 2,75–18 – posteriore: 2,75–18
Frenia tamburo
Peso93 Kg

É indispensabile, parlando della Motobi, ricordare la Benelli fondata nel 1911 dai sei fratelli Benelli : Tonino , Francesco, Giovanni, Giuseppe, Filippo e Domenico ed ai loro contrasti famigliari che li portarono dapprima alla divisione della casa da parte di Giuseppe che se ne andò nel 1948 per fondare la Motobi, e successivamente alla cessione di entrambe i marchi a Detomaso nella metà degli anni 70.
La MOTOBI era una casa decisamente piccola, vi lavoravano una cinquantina di persone, ma nonostante questo era in grado di produrre 4000 moto l'anno e di fatturare più della Benelli che era decisamente più grande, tutto questo prima della crisi del motociclo segnato dall'avvento di vetture a basso costo come la Fiat 500.
La casa di Pesaro rimase famosa soprattutto per l'inconfondibile motore 4 tempi ovale progettato da Piero Prampolini, meccanica che si impose per diversi anni nelle competizioni su pista.


Vespa

PK 125

Vespa

ModelloPK 125
Anno1982
Motoremonocilindrico a due tempi, 55×51 mm ⁄121,2 cc
Potenza
CarburatoreDell'Orto 19/19 E
Cambioa 4 rapporti
Pneumatici2,10x10
Frenia tamburo
Peso87 kg

Alla fine del 1982 viene presentata la nuova Vespa PK in due cilindrate 50 e 125. Le versioni sono basa, lusso e automatica. Il nuovo modello 125 ha come intenzione quella di sostituire la Vespa ET3 Primavera, conservando di questa alcune caratteristiche tecniche ma proponendo al pubblico un design completamente diverso. Le linee rette inclinate, le forme pi&uhgrave; squadrate del telaio sono ottenute con un nuovo sistema di saldatura della scocca che rende i punti non più visibili e presenta la parte posteriore a forma di quadrilatero al quale vanno ad inserirsi gli sportelli di accesso al motore (a destra) ad alla ruota di scorta (a sinistra).


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