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KASSANDRA 

Recensioni

GIUDIZI ESPRESSI DAI GIURATI AL PREMIO "ELSA MORANTE" 2004

 1) Reale e irreale si trasformano in poesia; la scrittrice, con abile metamorfosi, servendosi della bellezza, fa nascere il vero amore nell'animo indurito di un pescatore, il quale alterna alla pesca la scultura e la passione per la lettura. Romanzo insolito, coinvolgente, fantastico, dove anche la natura è costantemente presente. Mara Alei, con "Kassandra", ha dato forma poetica a sogni spesso irrealizzabili. 2) Mara Alei sa scrivere molto bene. Il messaggio che vuole portare è quello dell'amore ideale, cioè non basato unicamente sulla sensualità, ma anche sull'unione di due spiritualità: se non si raggiunge questo apice, non resta che morire. Nikos, il pescatore-scultore, ex minatore ed ex galeotto, ha anch'egli un'anima che grida e pretende amore, ma l'amore che arriva a lui è troppo idealizzato, troppo sublime e Nikos non riesce a far collimare sensualità e spiritualità, perciò la prima prevale. Kassandra è una donna-dea, troppo perfetta per lui. Solo nella morte i due possono veramente unirsi. Vi sono elementi di discontinuità tra alcuni personaggi(bambini-nonna che spariscono nella seconda parte del romanzo) e la vicenda di Nikos e Kassandra; anche elementi di poco coinvolgimento e scorrevolezza, che possono ingenerare noia, sui commerci di Nikos con le statue.

3) Il racconto prende le mosse dalle vacanze estive di cinque bambini presso la casa della nonna su un'isola; a loro e ai racconti dell'anziana donna l'autrice affida il compito di introdurci alla figura principale del romanzo: il pescatore Nikos. Un uomo schivo e solitario intorno al quale si assommano pettegolezzi e pregiudizi dovuti un po' alla sua mole straordinaria, un po' alle leggende sul suo passato. Finite le vacanze dei bambini, la storia si incentra completamente sul pescatore che è anche uno scultore di talento, tormentato dal suo passato e dalla solitudine. La vita di Nikos cambia quando, dopo aver acquistato uno splendido blocco di marmo ad una fiera, scolpisce una fantastica statua di donna. La statua , come nel mito di Pigmalione, si anima, ma i due potranno consumare il loro amore solo quando il sentimento che li unisce sarà puro, pena il ritorno della donna alle originarie forme di statua. Comincia un'estenuante lotta tra il richiamo dei sensi e la consapevolezza di non poter sopportare il ritorno di Kassandra alle sue forme originarie, una lotta impossibile da vincere, che ucciderà la materia, ma non il sentimento. Buona la scorrevolezza del testo e la solidità dei personaggi; convince poco invece il linguaggio utilizzato dai bambini, che non si addice affatto alla loro età, e anche alla repentina scomparsa della nonna e dei bambini stessi, che rivela in modo troppo evidente la loro funzionalità al racconto principale.

 

Recensione di ALOIS BRAGA (Apparsa sul sito www.isogninelcassetto.it il 15 aprile 2004)                                                   Recensire Mara Alei mi riempie di orgoglio. E spero tanto che a lei non dispiaccia. Kassandra è un romanzo che lascia un segno profondo sul nostro sito, per due motivi: il talento della scrittrice e la qualità della narrazione. Sul sito di Mara Alei si legge che, nel 1997 o giù di lì, Maurizio Costanzo l'abbia invitata nel suo celebre show (dopo un breve articolo su di lei apparso su "La Repubblica"), ma che Mara abbia rifiutato, sembra per la sua eccessiva riservatezza... Certo è che riservata lei appare proprio dalla sua scrittura, e quasi tutte le sue storie hanno un che di surreale, fuori dal tempo e dallo spazio. Una sorta di favola della vita, un bisogno di andare oltre la realtà, quasi fuggendola, per incentrare il proprio futuro su storie improbabili e tuttavia fondate spesso su impianti narrativi realistici, sospese tra il quotidiano e il mitologico. Il sogno come condizione narrativa, propria di chi ha sbagliato momento di vita e si ritrova di punto in bianco a dover fare i conti con un'epoca che non è la sua. "Kassandra" è di sicuro un romanzo che coinvolge il lettore e, nel lasciarsi condurre per mano dagli eventi della narrazione, ognuno di noi si sente un po' Kassandra e un po' Nikos. Ognuno, schiacciato dalla propria condizione e dall'ineluttabilità di tutti i giorni, in attesa di quella donna ideale (o uomo ideale) capace di offrirci la nostra possibilità di riscossa, di speranza... Per rinascere insieme "sospesi nell'aria come lei" nel momento sublime in cui scopriamo di amarla davvero, nel modo giusto, soltanto allora, soltanto attraverso la morte; in quel preciso palpito in cui si esprime l'enigma in persona, la sua incarnazione.                                                    

Alois Braga, giovane scrittore di romanzi e racconti, è morto a soli 25 anni, poche settimane dopo avere scritto questa recensione, stroncato dalla leucemia. Questa recensione vale anche a ricordarlo.  

Recensione di Brunello Arborio (Apparsa su www.isogninelcassetto.it  il 09/12/2004). Questo romanzo di Mara Alei è un testo molto bello ed interessante. Il protagonista del romanzo è il pescatore Nikos, un personaggio molto riuscito, preda di istinti animaleschi e di forti passioni come di aneliti spirituali che lo rendono una figura tormentata e complessa. Nelle difficoltà del rapporto tra Nikos e Kassandra, la dea che vive i sentimenti in modo ideale e spirituale, la scrittrice vuole rappresentare il contrasto, spesso irrisolto, tra passione e sentimento, tra desiderio e spiritualità, tra finito ed infinito. Il messaggio lanciato da questo romanzo è molto pessimista, quasi disperato: non è possibile conciliare spiritualità e passione, sensualità e amore vero, se non per qualche istante prima di morire: non nascerà una nuova civiltà "che non conoscerà mai guerre né tribolazioni, né odio né invidia, ma solo amore e felicità, per sempre". Il mondo resterà per sempre pieno di brutture, avidità ed egoismi come è sempre stato fin dalla sua nascita. Eppure non possiamo mancare di immaginare Nikos e Kassandra dopo la morte, uniti per sempre senza il peso di una dimensione materiale, liberi di amarsi senza paure e senza dubbi, senza prevaricazioni e senza ostacoli. La scrittrice sembra suggerire che se i sogni di amore e felicità non sono realizzabili in questa vita, forse esiste un'altra vita, o un'altra dimensione, magari la fredda stella della costellazione di Andromeda di Kassandra, in cui è possibile vivere sentimenti puri e liberi, senza interessi e senza egoismi. Brunello Arborio

COMMENTO DI DANILA MIGNARDI (pubblicato su www.isogninelcassetto.it il 13 dicembre 2005) "E' un testo bellissimo e pieno di armonia. Sprigiona un'eccezionale sensorialità, facendo vedere, sentire, odorare e percepire al lettore ciò che è descritto con eleganza e bravura. Complimenti a Mara Alei".

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