DALLA LUCIO


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Come è noto a buona parte degli italiani (grazie al titolo di una sua canzone), Lucio Dalla è nato a Bologna il 4 marzo 1943. Giovanissimo, suona la fisarmonica e poi il clarino, entrando anche a far parte di qualche gruppo jazz. Nel 1964 debutta come cantante, all'insegna di un “beat” italiano che comunque non disdegna le partecipazioni a Sanremo (ad esempio, con la canzone “Paff bum”). A partire dai primi anni '70 arrivano brani di un certo successo come: “4/3/1943”, e “Il gigante e la bambina”; ma il vero Dalla comincia a venir fuori dal '74 al '77, con la collaborazione col poeta Roberto Roversi. La coppia realizza album di notevole spessore, con sperimentazioni nei testi e nelle musiche: “Il giorno aveva cinque teste”, “Anidride solforosa” e “Automobili”. Dal '77, un'altra svolta: Dalla diventa cantautore, e le vendite dei suoi dischi decollano a partire da “Com'è profondo il mare”. Nel 1978 realizza “Lucio Dalla”, uno dei dischi più importanti della musica leggera italiana, e probabilmente il più rappresentativo dell'artista bolognese. “Anna e Marco”, “Caro amico ti scrivo”, “Stella di mare”, diventano dei classici. Nello stesso periodo, l'amicizia con Francesco De Gregori sfocia in alcuni brani cantati in coppia (“Cosa sarà” e “Ma come fanno i marinai”), e un tour congiunto, “Banana republic”. Dall'esperienza, cui partecipa tra l'altro Ron, verrà tratto un fortunatissimo album live. Negli anni successivi, accanto a dischi sempre accolti con grande favore da parte del pubblico, si dedica anche al lancio di gruppi e artisti spesso appartenenti alla sua Bologna: gli Stadio, Luca Carboni, Samuele Bersani. Nel 1986 incide “Caruso”, il suo maggiore successo: verrà ripresa anche da Pavarotti, e incisa in una trentina di versioni in tutto il mondo. Il 1988 è l'anno di una nuova, inattesa accoppiata, con Gianni Morandi, sopravvissuto a un periodo di declino artistico ma brillantemente “ripescato” per un album e un tour. Nel 1990, Dalla stupisce ancora, con una canzone di Ron, la filastrocca “Attenti al lupo”, che diventa uno dei suoi brani più conosciuti nonostante la critica storca il naso. Grazie anche a tale canzone, il disco “Cambio” stabilisce il suo record di vendite (ed è tuttora tra i più venduti della storia della canzone italiana). Negli anni '90 la sua attività è ormai all'insegna dell'eclettismo: dirige la sua etichetta, la Pressing (per la quale incide la maggior parte degli artisti da lui scoperti), compone musiche per film, realizza programmi tv, dipinge e fa il gallerista, incide “Pierino e il lupo”, si cimenta con la musica classica, e continua la sua attività di talent-scout (le ultime sue proposte: Armando Dolci ed Enrico Papi).