RADIO ALTER ONTHE ROAD COMMUNICATIONS

AL MARIATCHI DI BARCELLONA CON JUAN LUIS

Intervista del18/02/2006 di PAULA PITZALIS

Radio Alter on the Road prosegue nei suoi viaggi ed incontri a porre a conoscenza dei nostri lettori eventi, incontri con artisti ma anche luoghi “speciali” per chi ama “viaggiare” nel mondo dei luoghi più insoliti per incontrarsi e confrontarsi tra artisti e non. Uno di questi è il Mariatchi di Barcellona situato nel quartiere più antico, il Gotico, in C/Codols,14, dove Juan Luís con Aitzi gestiscono tra amici questo punto d’incontro tra i più significativi nel mondo musicale ed artistico contemporaneo catalano.Il Mariatchi è come la “ Sagrada Famiglia”, un’opera aperta nel senso che la sua dinamicità sta nel suo continuo divenire, coinvolgendo i clienti stessi ad una partecipazione attiva del momento. In che senso?- Si chiederebbe un lettore. Nel senso che ogni giorno è una sorpresa. Può accadere di tutto all’improvviso. Si canta, si recita una poesia improvvisata, si condivide una cena veloce, una torta fatta in casa, o qualcuno come Manu Chao e Majid o Tonino Carotone, Radio Chango e tanti altri che omaggiano il pubblico del momento con una rumba catalana o una canzone. Tanti i pittori e disegnatori del momento sospinti dall’impulso artistico a dipingere le bottiglie di Vermut del Mariatchi. Insomma un “ Cantiere aperto come la rinomata Sagrada Famiglia”:

Quando nacque il Mariatchi?

Nacque in un negozio di Codols otto anni fa.

Possiamo definire il Mariatchi come parte integrante della storia di questi ultimi tempi di questo antico quartiere?

Sì! Questo è un bar che ha più di 50 anni…non conosco la sua nascita…qui continuano a venire i suoi primi clienti…se vuoi intervistarli? (Voce lontana di un vecchio cliente in ascolto durante l’intervista):..il locale ha più di 50 anni!-prosegue Juan Luís), come bar di adesso tal come si presenta nacque un anno e mezzo fa.

Il Mariatchi però non è solo un bar, è un punto d’incontro di molta gente che proviene da tutto il mondo, tanti artisti, etc.Perché e come si è verificato ciò?

C’è un’influenza di Manu Chao e poi vi è un’influenza dei propri artisti. Questo luogo è un locale che chiamano la “ madriguera”, cioè un locale dove si riuniscono gli artisti. Vengono ad provare la loro musica.Vengono a fare la loro musica. Un locale principalmente di musicisti.

Perché questo nome? Chi scelse questo nome?

Una terna di gente: Manu, Loreto ed altri amici. Il nome ha come significato…un gioco di parole.

Perché come logo un’ape? Che rappresenta?

L’ape e gli alveari! Lei è l’ape lavoratrice. Abbiamo degli alveari e l’idea era di vendere qui i prodotti che facevamo noi incluso la musica. Come un prodotto in più all’interno del Mariatchi. Quest’ape è il simbolo dell’altra parte del Mariatchi che è la campagna.Un giorno verrai a conoscerla!

Il Mariatchi sta diventando sempre più famoso e non vuole cambiare. In che cosa non vuole cambiare o in che cosa non cambierebbe?

Non cambierebbe la clientela. Essa è il meglio del Mariatchi. Il tipo di gente che si controlla molto. Il tipo di gente che sta al Festival di Berlino e quasi non si può incontrare e ognuno poi si ritrova al Mariatchi. Questo è il tipo di gente…e non cambierei la musica!

Tu hai vissuto in questo quartiere per molto tempo. Com’è cambiato e com’era Barcellona prima? Il Mariatchi può essere un’alternativa?

Il Gotico è un mondo che è stato “ mutante”. In 30 anni ha avuto variazioni molto sostanziali. Prima delle Olimpiadi, durante e dopo. Nel Gotico è sparita la musica nelle strade e sta diventando un quartiere costoso. La “ Bohemia” sta scomparendo.

Perché?

Sostanzialmente per i prezzi delle case. Il Gotico è caro ed inoltre la normativa municipale proibisce la musica nelle strade. I musicisti così cercano rifugi dove possono. Lo stesso vale anche per i pittori. Il problema dei musicisti è che è un’arte che sta sommessa ad una normativa molto restrittiva adesso a Barcellona e il Mariatchi è una piccola via di fuga per queste persone. Un punto d’incontro tra loro Tanto che oggi il Mariatchi è diventato un punto di riferimento per tanti musicisti d’Europa, un bar dove sanno che possono incontrare altri musicisti…e tu perché vieni ?

Io? Perché posso incontrare tanta gente ed artisti!

Se potessi tu Juan fare un cambiamento al Mariatchi,non so ampliare il locale, etc, che faresti?  

Qualcosa perché la gente venisse di giorno perché è quello che si sta perdendo al Gotico. Come era prima il quartiere Gotico che anche di giorno vi erano punti d’incontro degli artisti sia al mattino che la notte.

Come hai scelto i tuoi collaboratori? Aitzi è una colonna portante …

Sai sono persone con le quali viaggiamo sulla “ misma ola” ( stessa onda), stessa sintonia.

Il Mariatchi continuerà ad essere un’opera aperta come la Sagrada Famiglia?

Sì! Continua ad essere un’opera aperta! Continuiamo con progetti e ad avere nuove idee.

Qui si vendono anche Cd e collaborate anche con le produzioni indipendenti e con Radio Chango. Come nacque questo incontro?

Essendo un punto d’incontro di musicisti è anche un punto d’incontro della gente che s’interessa della musica e del suo mondo. Radio Chango essendo un mondo virtuale ha trovato al Mariatchi uno spazio fisico. Qui ci si può riunire come un luogo speciale per tanti.

Manu Chao sempre nei suoi concerti saluta il Mariatchi affermando:Mariatchi presente!..

Sì! Lo so…perché il concetto della gente e della musica è un qualcosa che abbiamo elaborato con Manu che amiamo un certo tipo di musica e gente ed un certo tipo di storia artistica e sociale . Il Mariatchi è un poco il simbolo di una determinata gente, come Radio Chango o tutte quelle persone che vengono da ogni parte della Spagna , d’Europa e del mondo e che s’identificano in questo punto di incontro e confronto.

E la relazione con Tonino Carotone in questo mondo difficile? È un mondo difficile?

(Ridiamo) Sì viviamo in un mondo difficile e Tonino Carotone appartiene alla famiglia del Mariatchi però è il “ niño malo” ( bambino cattivo) della famiglia.( Ridiamo).

Di sicuro qualche notte avete organizzato fiestas tra di voi?

Sì e questa è l’altra faccia del Mariatchi. Diventiamo un club privato nel momento in cui questo mondo non ci permette di avere locali d’incontro…ma questo è un aspetto più privato del Mariatchi.

Prospettive per il futuro?

Sopravvivere davanti all’oppressione.bisogna continuare.

Un sogno del Mariatchi e di Juan Luís?

Mantenere l’ape viva! Che il Mariatchi cresca e non sia dipendente dalle persone e che l’arte ed il Mariatchi così seguitino a sopravvivere.

L’arte può cambiare il mondo?

Sì senza dubbio e lo sta cambiando ogni giorno perché è un’altra forma di vedere la vita con la musica, la pittura,etc…ed anche i sentimenti possono cambiare il mondo perché sono un’altra forma d’arte.no?

Come dice il tuo amico Manu Chao prossima stazione speranza?

…se non è la prossima la seguente!

 


Aitzi


Logo del Mariatchi


JuanLuìs