INCONTRANDO IL MAESTRO DELL’ORA BRAVA.

INTERVISTA A TONINO CAROTONE

Di Paula Pitzalis

Idioma: itagnolo.

( Barcelona Plaza Trippi- George Orwell- 08 de Septiembre de 2006)

 

 

Quando si effettua un’intervista solitamente si ha un’idea su ciò che si vuol fare estrapolare o venire a conoscenza dall’interlocutore su un tema del momento o altro.. La curiosità del chi pone le domande e sa far stimolare il dialogo è un’abilità che si apprende nel tempo osservando chi ti si presenta davanti e focalizzando i suoi “ sensi più labili” per non offendere od intaccare la sua privacy. Questa volta però l’intervistato mi ha preso “in contropiede”, per utilizzare qui un termine sportivo. No diciamo invece chiaramente che ha condotto e diretto lui il gioco. Il mio ruolo, più che arbitrare il tutto, è stato quello di arbitrare me stessa perchè l’intervista è stata una “ metaintervista”, un “ dialogare nel dialogo”, una performance nella performance. Qualcosa di simile mi accadde diversi anni fa negli anni ottanta quando stavo intervistando un grande del latin jazz Arturo Sandoval che di punto in bianco alle sue domande mi rispondeva dedicandomi delle canzoni ed improvvisando commenti cantati sulla mia bocca e rossetto. Questa volta invece la performance-intervista aveva come locazione un bellissimo scenario e scenografia, comparse ed attori del momento sul posto: La Plaza Trippi o Plaza Geroge Orwell ed il bar Bahia. Un neoralismo all’italiana con sfumature surreali alla Dalì ed un ritocco storico con un ritorno al “ menester de juglaría” del 2006. Personaggio, un’artista d’eccezione che mi ha lasciata “ interdetta” nel senso che o “ lui è veramente così e/o mi ha colto in contropiede sia in modo ironico che alcolico”. Ha diretto il “ ciack si gira” a modo suo confermando di essere il numero uno come i migliori maestri del cinema italiano, da Piepaolo Pasolini, Fellini, De Sica e Rosselini. Un grande attore o protagonista di questa vita a volte così surreale in una Europa del 2006.  Il nostro artista Tonino Carotone sarà anche un pò surrealista per l’apparenza ma l’essere visionario da sempre ha accompagnato la stilistica Felliniana che possiamo riscontrare in questo personaggio un pò cantante ed un pò interprete e forse anche attore. Un personaggio da Luigi Comencini, di stile “ il gatto e la volpe” di “ Pinocchio” o di “ Uccellacci e uccellini” con il grande “Totò”. Attore di una vita bohemien che non lascia spazio alla teatralità dell’assurdo ma alla più viscerale libertà d’espressione dei sentimenti più intimi. Con la canzone e l’anima popolare dei suoi tempi Tonino Carotone ha voluto esprimersi nel suo idioma a passo con i tempi globali: un mestizaje di lingue e linguaggi ed espressioni. A voi il giudizio delle sue dichiarazioni. L’intervista a tal fine verrà pubblicata fedelmente secondo i dettami e leggi della narrazione realista e del codice linguistico comunicativo dell’artista, uomo e persona Tonino Carotone: “Itañol” o “ Itagnolo”. (Testimone con me dell’intervista in quegli attimi folli, al Bahia della Plaza Tripli, Fernando dell’Anagal e Radio Bronka).

Mi appresto ad indirizzare il microfono verso l’intervistato che immediatamente mi risponde:

“ La sensibilità della vita è nel momento del giorno quando si presenta e quando poi cominciare un giorno con un sorriso “flammante” eh?!..in un pò di tempo andare alla depressione più forte del mondo...

Perché hai un dolore?

Questo è il senso dell’artista. Punto. No? No...hay? Hai più dei giorni meno forte dell’altro. No? Pero kuando se presentan giorni intenso e in questo senso veramente è un mondo difficile, vita intensa e felicità a momenti, anche no parlare d’amore, no anche puoi parlare de cosas sociales, de cosa de laboro, de cosas normales, de cosa giorni a giorni. Parlo itagnolo,no? Io, ¡Hostia!...Anche en esta società drogadita come tutta la mia familia, fra tanta generazione, caffè, alcol, così ankora la tv, drogadita totale forte, siamo un pò independiente...sì, el ekilibrio se basa en la parte negativa y positiva, y la parte alegra y triste...y en questo hai el pericolo della depressione forte al momento peró como buenos artistas sappiamo sopravvivere.

¿El arte entonces puede salvar al mundo y al hombre?

El arte es una parola  greca y el arte es una cosa que no existe. Es un senso anke se y el arte es semplicemente el podere, el conectar el absurdo y lo contrario del absurdo ke no so como si kiama. ¿Capici? En concreto se kiama el Kontrario dell’absurdo della vida. Non so come definirlo. Y el arte es kuesto punto di disfrutare, di sabere e fare compiacere queste cose che nessuno arriva a comprendere di tutto, ¿No?

Tonino Carotone e l’Italia. La cultura italiana e la musica italiana.

Io e l’Italia, parlando di surrealismo mi piacevano i Ramones i Death Kennedys e gli AC/DC e moltissimi altri gruppi radicali. Come ti dicevo in questo mundo di tensione, tenso, e in questa musica tensa che distensiona , questo è il punto dell’hostia, ¿No? Y soltanto dire tutto quello che ti piace; altra manera di arte como voler dire no: io andava in macchina quando ho fatto el carnet, (Traduzione: presi la patente), quando prendi la macchina prima dell’altri, ¡¡¡Eh!!! Percké prendi la macchina dell’altri prima,¡¡¡Eh!!! E il radio cassetto de prendere la musica e ascoltare. Io e speed, LSD, cocaina, felicità a momenti, amici e se te vala mia macchina, Celentano, Mina, Buscaglione, Carosone, ¡¡¡Hostia!!! Una diamanti brutto è arrivata a me, ke non ce ne sono e non ha nessuno. Ho cominciato a prendere un pò lì  la parola italiana che però in kuesto punto di parole è especiale che non in un altro punto della real accademia o de la parola della accademia della Repubblica Italiana.

 

In Italia si chiama l’Accademia della Crusca.

 

Io sono totalmente orguglioso e volentieri partecipare anke in kuesto punto così. Prima, diciamo, osservatori, dopo debe participare obbligatoriamente si no sei una puta merda. Capici? Però prima estamos en kuesto mondo prima per osservare e dopo participare si no siamo vegetales prima, poi non lo so. Prima siamo mamiferos, ahhh,...no! Prima siamo animales dopo mammiferi e dopo vertebrati e così via. Alla fine siamo...non mi ricordo il nome...

 

Animali unicellulari?

 

No! Siamo persone e dopo civilizzati. Kuesto es lo peor di tutto. È la fase de humanizzante de kuesto ke abitiamo y civilizzato. HOSTIA! Yo no volio mai fare il civilizzato como kuesto punto de pagar con la visa con el bancomat. NO esta civilizzazione no! No! No, mai più! Prima siamo animali. Ci pisciano el parco y le dico ai carabinieri ke viene “ estoy pisciando!”. Es comune alle 4 del mattino kui all’oscurità. E tu stai facendo con la tua el escandalo pero el carabiniere ke due e tre metri più grande ke io...invece el cane tiene el diretto a pisciare más y tú no! Ehi vale! Me stay dando la ragione. Sabes ¿Cómo vuole ke ti guarde?  Da sotto , da sopra e ¿ Ke? Eh! Prima debe ser sensibile y alla fine poliziotto. ¿Capici?

 

Tonino Carotone ha rivalutato Celentano. Celentano è stato un grande artista in Italia ma è anche vero che per un certo periodo in Italia...

 

El particulare perkè independiente , no? A mi veramente lo ke mi è piaciuto tantissimo molto è Francesca Neri kuando ho conosciuto allo stesso tempo ke a Celentano e Francesca lè liberamente ha parlato kon me e abbiamo fatto amicizia digo...

 

Lo credo Francesco Neri è una bellissima donna!

 

HOSTIAAAAAA!!!!! Io sono un uomo particulare ke cantaba le sue canzoni de “ transturbata”...Ehi, como si diceba Paula? Me guardaba così como obserbatore e yo ke andaba a cantar con Celentano he dimenticato le mio bestito, mi traje, per la prisa en la casa ne Manu Chao me ha lasciato uno grande; pero lo meglio di tutto è kuesta magia de andare avanti, no! Una cosa absurda in kuesti momenti è numero uno en Italia ( Celentano) o ancora no lo era o kuasi. Io no lo sapeva parlare italiano como io adesso parlo kon te y fue un honore de aprender...¿ Cómo se dice aprender?

 

Di imparare!

 

De imparare kueste ordenamento delle parole con la cancione, con el arte, con la festa y con este casino.¿ No? E kuesto es el momento como lo absurdo kuando arriba la vita con la tua mamma per la figa, bruto di facie, pieno di merda, pieno del...¿ Capici? ¿No?

 

Insomma quando si viene al mondo nel senso di “ nudi e crudi”...so

 

Como el libero del profumo y el profumo ke nace del pece y el pece es una parola kuesta cosa mormida como la figa della tua mamma. Arriva kui e non sai perkè...e dopo vai sempre avanti. In kuesto punto es como he arrivato yo a Italia kuasi numero uno senza sapere nulla y facendo un pó il coglioni y en kuesto punto de acido di vivere lo stesso kon te, como se dice...è un pó la revoluzione kuesta personale. Io kuando faccio el clip di “ un mondo difficile” y “ me cago el amor” digo tutte le clips, son con donne belle menos de beinte anys, cosí “ ahhhhuuu” perfectas. Pero la mia erótica é altra, giustamente ,¿No?

Y prima yo boleba fare con le travestiti perké tienen una sensibilidad especiale piú ke altri ¿No?

 

Vivono anche un dolore...

 

¡No! ¡No! Una sensibilidad vera. No, no, no es la mentira es la veritá. Ricordando el film, escusa no me ricordo el directore de Casanova, escusa, en la ultima parte del film sopra el ghiaccio con la dora di legno, manikino; a mi me dispiace kuando me dikono “ Ah, tu vai con le bambole gonfiabile”. “¡Ahhh ¡¡¡ Los cojoneeees!!! No es una bambola gonfiabile es un manikino. No es de legno porke de legno no existe. Es plástica.

 

Era poi una parodia dell’amore...

 

 

¡Si! E yo con la mia facie e kusta dona he ispirato del film de Casanova, alla fine kuesto é il senso della morte sopra il ghiaccio, bailando el vals. É como el senso ke tu comprendi dell’amore, del sesso, del punto ke te va. É andare avanti. Lo piú importante é ke teníamos uomini, los hombres. Es una cosa de hombres ese punto pero esta cosa de hombres es de mierda americana ke hay e italiana y  su puta madre de contiar buenas con tetas de silicona y ke te...Sabes a mí me gusta “ follar”, a mí me gusta hacer el amor y me gusta ...¿ Cómo se dice?...Sorprenderme a mí mismo en el amor, en la familia y en todo, a la mierda del papa, del Vaticano y todo y la solidaridad está dentro del sexo. Primero disfruta y luego si te keda algo lo compartes pero tienes ke disfrutarlo por primero para poderlo compartir sino se das un mal hegado.

 

Tonino però questa è un’immagine di un amore che viviamo in questo tempo come la visione del sesso o meglio questo sentimento che qui definiamo “ amore di plastica”...

 

¡Natural!

 

Però c’é stato un cinema realista degli anni ’50 in Italia dove Anna Magnani, non sose tu hai visto hedí film con “ mamma Roma” dove la “ madre puttana” del dopoguerra che rappresentava hedí valori nel doloredella miseria, con Sergio Citti e Pie Paolo Pasolini, ed altri..

 

No conosco pero tu sai un filme ke me ha spaventado, non no spaventado, no so como dire...

 

Impressionato, colpito...

 

Sí, el título es “ los girasoles”¿ No conoces?

 

No!

 

Ki é el piú grande ke se ha muerto nel cinema...espera ...

 

Italiano?

 

Sí. “ La dolce vita”.

 

Federico Fellini?

 

No. El actor.

 

Marcello Mastroianni.

 

Si...e dopo l’altra...

 

Silvana Mangano?

 

No, la de “ Pastas y gallos”, la bella de Italia...

 

La vivente é Sofia Loren...

 

Sí sofia e Marcello...mas he dimenticado lo ke te kería decir...

 

Stavamo parlando del tema dell’amore...

 

É una película me ha fatto piangere yo cabrón...me ha fatto piangere tantissimo en el momento kuando yo estaba dicendo me cago en el amor y un mundo diffile vita intensa. Kuesto é il senso dell’arte come comprendo io. Kuesto é il momento latino. ¿ Capici? É una cosa molto importante ke noi dimenticare mai la memoria ed anke osservare tutto e poi participare.

 

( In questo momento dell’intervista passa accanto al nostro tavolino dove si sta svolgendo l’intervista una bella ragazza che Tonino segue con los guardo compiaciuto radiografandola dall’alto verso il basso, tralasciando per qualce minuto l’intervista e spostando il tema sul commento del momento).

 

¿Cómo esta chica ke pasó con el traje amarillo?

 

Sí, pero no hai bisto la facie.

 

Le faltaba la cara de la luna para alumbrar ...(riendo)

 

Sí... y es muy importante porke culos,...hay muchos culos muy bonitos pero luego la cara y la identidad está en el sexo. Senza la faccia no hay sexo.

 

¿ Qué te gusta de la cultura italiana?

 

Me gusta el armonia con la alegría ke está en el punto. Se mangia bien. Se ha buen vino y subito dopo puoi andare sopra...behhhh..capici? Dopo é una belleza dibersa. Non é come kui. Posso classificare il mondo latino en Grecia, España e Italia. Anke Portogallo Ke conosco pokisímo. He andato triunfando una sola volta. Bellissimo pero no lo conosco. Parlo de lo ke conosco. In Grecia bellissimo. Tantissimo diverso da noi. Tante parole diverse. Tutti i proffessori della Universitá di Grecia el ottanta por ciento sono espagnoli. Yo tengo nota, no te voy a dir el numero de amanti ke tengo in Grecia, peró é un senso grandissimo e dopo l’Italia. Il senso ke tengo é con la vicinanza de Italia a Grecia.Io con la Italia si sa comprendere ma é nula. Ho fatto lo ke volio fare.É un triangulo. A me piace kuesto punto de la comunicazione. Ho fatto il bagno. ¡ Hostiaaaa! A Santa Maria di Leusa come dice Capossela. Arrivato a Gallipoli y salgo a fumar cannone con los hippis con los punk ke están vicino e vedo due capelli cosí ke arrivano ed esrano la sua amante come Picasso. L’amante vera ¡ Hostiaaa! ¡ Vinicio hostia! Tutta la gente faciendo foto como el programa televisivo del cuore, kuesto de rosa, ke pensa rosa. Si dice: ¡paparacci! Per me fai la foto ke ti piaci pero Vinicio dice : basta! Pero Piluka estaba faciendo el vestito, la ropa del concerto é venuta y apettiamo kui!Cinque minuti é un casino! Foto, etc...Io sono un ragazzo di strada. Vinicio Capossela é del sud. É andato. Io fatto il primo bagno dell’agno en Santa Maria di Leuca en el tallo de la Italia.Bellissimo ma per me troppo caldo. No.El mare, hostia! Y dopo io andato due o tre giorni a Genova in un castello con le fantasmi veramente. Se vedrai contenti in tv...

 

Fantasmi?

 

No, no é giusto dopo te explico...lo ke voleva fare. Si poi va facendo lo ke voli fare: lo explico. Si vas haciendo lo que quiera hacer...¡La hostiaaa! Es casi imposible en esta puta mierda de vida y sonrie de vez en cuando para tí un poco de fiesta.

 

Hablame de esta casa o castillo con los fantasmas...

 

 

Yo vi kuando fui a escribir el libro con Federico Traversa, ocho meses con él... una cosa extraña...es como...

 

In questo preciso istante dell’intervista e del racconto veniamo interrotti da un vagabondo che di passaggio riconosce Tonino Carotone e gli porge la sua chitarra. Il vagabondo gli dice che non solo é un suo estimatore ma che lui Tonino é un numero uno in tanti paesi d’Europa e Italia.Da qui inizia un dialogo tra i due...

 

Vagabundo:¡Tonino Carotone! ¡Eres un profeta en Italia!

Tonino: ¡Cogete una cerveza!

Vagabundo: ( con su guitarra mostrandola) No. No estamos en una barrería.

Tonino: Entonces al final haceme ver ésa. ( le indica la guitarra al vagabundo que se la da).

Vagabundo: Me la quitó ayer la policía. 110 euros. Tonino Catotone eres un grande en Italia y también aquí.

Tonino:( Con la guitarra en las manos intentando de acordarla): No, yo soy lo que soy...y tú eres lo mismo grande que yo.

Vagabundo:Esta es una puta mierda ¡Hostia! Este mundo es una puta mierda. Me cago en el amor...mas que yo voy a creeren el amooor...

Tonino:¿Cómo te llamas?

Vagabundo: Yo soy Javier el español del porro...y ése ( enseñando a Tonino)...ese señor 150 mil pesas..

Tonino: Y yo Tonín y todo eso es una porquería.

Vagabundo: Yo estuve contigo en verano una vez y tú tenías un pedo de balantines...que no veo...

Tonino:¿Cómo siempre no?

Vagabundo: Como siempre, ¡No! Como ahora y no me lo habías pagado...

Tonino: ¡Yo siempre pago!

Vagabundo: No, no lo había pagado a mí lo del montaje.

Tonino: Yo pero no tenía culpa.¿No?

Vagabundo:Sí tú tenías culpa de ir a Celentano.

( Reimos y el vagabundo se siguió diciendo: Nadie es profeta en su tierra y continó intentando de invitar a Tonino a la barrería mientras nosotros , yo y Fernando de Aragal y Radio Bronka, le hicimos presente que debíamos acabar la entrevista).

Vagabundo:¡Vamos a una barrería tío! ¡Vamos!

Tonino: Eh tío en este momento no puedo. Soy navarro y me estás quitando de mi silla y estoy con ella.

Vagabundo: ¡Tú y el Manu Chao! ¡Qué rollo! Haciendo el rollo y ¡Se meten en el sistema eh!

Tonino: ¿Yo? ¡Yo no me vendo! Soy un artista y si bebo una botella de wisky yo ...se sube. Me cago en el amor...

Vagabundo: ¿Estás borracho?

Tonino: ¡No! Y pasame tu guitarra.

(Tonino se puse a tocar la guitarra del vagabundo).

( Después de haber cantado varias canciones el vagabundo se fue contento por la música de Tonino y sus dedicas).

Tonino: Bien yo con la gente como éste y como tú pues nos encontramos así y esas son las mejores entrevistas que puedes sacar de verdad. De la manera de ir y de encontrar la vida como la encontramos y no hay más.¡Estoy harto de tonterías!

 

La última pregunta. Tu ralación con Manu Chao como artista y amigo.

 

Tonino: Para mí no sólo es un amigo...es un amigo más. Es una persona admirable y como éste y como todo hombre que tiene que tener secretos pero son secretos a voces. Él es grande. No te puedo decir más es un amigo y basta. De él he aprendido mucho y aprendo.

 

Hay una frase de él que dice que tú eres un Maestro. ¿Qué significa ser Maestro?

 

Maestro es ...yo aprendo del maestro y el maestro es él que va enseñando. Lo que tiene para explicar y todo él que tiene algo que explicar para que aprendan los otros. Eso es el verdadero maestro.

 

¿Qué le has enseñado al Manu Chao?

 

Tonino:¡No, qué no! No ha aprendido nada. Es sólo un termino de explicación pero es así. Yo no he enseñado a él. Me ha enseñado más él a mí que yo. No lo sé pero maestro es lo que enseña a los demás y en un termino musical es él que hace  comprender lo que es el ritmo, poner el ritmo a lo que todo queremos escuchar y sentirnos bien.¡Eso es un verdadero Maestro. Creo!

 

¿Entonces tú pones ritmo a la vida?

 

Yo con lo que puedo de verdad. Es muy difícil.

 

Un sueño de Tonino Carotone. No hay hombres sin sueños.

 

¡Hacer feliz a la gente que amo!

 

¿Y a tú mismo?

 

¡A mí mismo es a parte! ( yse pone a reir).