Un
sito che parla di libertà
Per quanto possa sembrare strano questo è un sito politico.
A
LETTO I BAMBINI
Libertà è una delle parole più affascinanti che esistano, definendo però un concetto astratto che contiene solo accezioni positive affoga nella sua ambiguità.
Per donarle significato dobbiamo limitarla, circoscriverla ad un ambito specifico. Per quanto possa apparire paradossale limitare un concetto, la libertà, che non vuole limitazioni
Tra gli infiniti modi che esistono di modellizzare la vita, ne abbiamo scelto uno: la vita è un contenitore di tempo. L’insieme degli istanti di cui gode un individuo costituiscono la sua vita.
Se la vita è un contenitore di tempo, diventa naturale pensare che il libero utilizzo di questo tempo sia un diritto sacrosanto di ogni individuo. Il verbo “fare” ci perseguita ogni giorno: ma tra le cose che facciamo quali ci sono imposte e quali ci scegliamo noi, per così dire, liberamente? Il dibattito è aperto e ci interessa tutti, solitamente se ne occupano i filosofi.
Un dato ci sembra comunque incontrovertibile:
L’attività umana che spesso occupa la maggioranza del nostro tempo non è un’attività liberamente scelta. Conseguentemente è nostro dovere limitarla il più possibile.
Quindi:
Finalmente una buona idea!
Si, se gli altri sono imbecilli, infaticabili, incapaci a qualsiasi rimostranza.
Ci sembra che le macchine corrispondano esattamente alla descrizione di cui sopra. Gli esseri umani no (va beh… tranne alcuni). Se la vita è un contenitore di tempo e ogni essere umano dispone di una sola vita, ci pare che questo tempo debba essere considerato sacro.
Partendo da questi assunti ci sembra ragionevole proporre che tutto il lavoro che è possibile far svolgere alle macchine (automatizzabile) debba necessariamente essere affidato a queste e solo a queste. Questo come principio generale.
Occorre portare il concetto di sacralità del libero utilizzo del proprio tempo da parte di ogni individuo tra quelli inclusi nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e creare quindi di conseguenza una legislazione che imponga l’automatizzazione di tutto il lavoro automatizzabile.
Diminuzione delle ore di lavoro umane necessarie a produrre la stessa quantità di valore aggiunto di oggi. Accompagnando questo processo a una redistribuzione delle ore di lavoro rimanenti tra tutta la forza lavoro, si ottiene una drastica diminuzione dell’orario di lavoro, che non potrà altro che essere a parità di salario per tutelare i consumi (essendo rimasto intatto il valore aggiunto della produzione).
_Così facendo si distruggono posti di lavoro.
_Le conseguenze della diminuzione del fabbisogno di manodopera ricadranno sui diseredati del terzo mondo che non avranno più nemmeno la possibilità di vendere le loro prestazioni per un tozzo di pane.
IL
LAVORO NOBILITA L’ UOMO
E’
difficilmente pensabile che a forgiare questa perla sia stato un minatore,
un operaio d’altoforno o uno scaricatore di porto.