Dai Longobardi alla Serenissima
800 d.C.
Viene eretto il monastero di S.Faustino in Brescia che ha 24 possedimenti anche a Manerbio; è molto probabile che questo fosse l'antico ospedale della pieve di Manerbio
900 d.C.
Vengono elencate nel CODICE DIPLOMATICO LONGOBARDO del Porro Lambertenghi le possessioni del monastero di S.Giulia in Brescia, tra cui i fondi di Manerbio
980 d.C.
Arderico è il primo arciprete della pieve di Manerbio di cui sia certo il nome
1041
Il monastero di S.Pietro in Monte Orsino di Serle ha 24 possedimenti in Manerbio
1091
Risalirebbe a quest'anno, secondo lo storico Biemmi, la costruzione del castello di Manerbio e nello stesso anno l'esercito di Enrico IV lo avrebbe smantellato e quasi distrutto
1140
Fondazione del monastero di S.Maria della Colomba. Viene a Manerbio S.Bernardo di Chiaravalle per dare al monastero di S.Maria della Colomba la sua rigidissima regola cistercense
1146
Una bolla di Papa Eugenio III conferma i benefici del monastero di S.Maria della Colomba
1165
Il vescovo Boccaccio di Manerbio investe la Badessa Caracosa, prima badessa del monastero di S.Maria della Colomba dell'acquedotto del fiume Molone
1167
Jacobus Boccacci da Manerbio partecipa al giuramento di Lodi della Lega Lombarda
1168
Manerbio, isolata piazzaforte ghibellina nel momento di riscossa del guelfismo padano si ribella alla guelfa Brescia e forse il castello viene distrutto
1191
Manerbio subisce una repressione da parte della guelfa Brescia
1192
In un documento di questo anno viene accennato alla chiesa di S.Silvestro, sul confine fra il territorio di Manerbio e quello di Bassano, probabilmente un antichissimo possedimento della Badia benedettina di Nonantola. L'organizzazione comunale di Manerbio ci è oscura; si sa comunque che quest'anno sono consoli del Comune Maifredo Castagna, Ugono Pacheco e un Bofella
1208
Manerbio subisce un'aggressione da parte di una componente della nobiltà di Brescia: il castello, ampliato e rinforzato negli anni tra il 1191 ed il 1208, viene incendiato
1237
Mentre Federico II di Svevia ed Ezzelino da Romano assediano Montichiari, il castello di Manerbio ospita i Milanesi della nuova Lega guelfa diretti a Brescia a prevenire l'attacco imperiale
1238
Il castello viene conquistato da Federico II di Svevia
1247
Re Enzo, due anni prima di essere catturato alla Fossalta dai Bolognesi, è in armi a Manerbio
1250
Il vescovo Azzone da Torbiato conferma ed amplia gli 88 privilegi ed i possedimenti del monastero di S.Maria della Colomba. La morte di Federico II permette a Brescia di attendere ad opere di pace tra cui la manutenzione del ponte sul Mella a Manerbio in quanto le mercanzie provenienti da Cremonese dovevano percorrere la via Pontevico-Manerbio-Bagnolo
1258
Tajone Boccaccio da Manerbio, monaco benedettino a Leno, Ezzelino, il Pelavicino e Buoso da Dovara tutti ghibellini occupano Brescia
1266
Tajone Boccaccio diventa rettore di Brescia e fortifica il castello di Manerbio
1268
Tajone Boccaccio torna al suo chiostro di Leno dopo le sue 37 avventure militari come ghibellino
1271
I ghibellini si asseragliano nel Castello e tentano una 37 inutile difesa dal guelfo Carlo d'Angiò, che diede ordine di spianarlo
1291
Trasferimento a Brescia delle monache del monastero di S.Maria della Colomba deciso dal vescovo Berardo Maggi
1300
Le parrocchie di Offlaga, Cignano, Bassano e Cigole si staccano da Manerbio e diventano autonome permanendo la tradizione di attingere l'acqua crismale e gli olii sacri dalla pieve di origine. Tale tradizione rimane viva fino al XVI secolo. Viene sciolta la vita comune che facevano in canonica 48 l'arciprete, i sacerdoti e gli altri chierici
1305
Il vescovo Berardo Maggi ordina che nel monastero di S.Maria della Colomba entri una piccola comunità maschile di benedettini
1311
Enrico VII di Lussemburgo muove da Cremona verso il vittorioso assedio di Brescia; passando da Manerbio lo visita e recluta soldati locali
1340
Astro ghibellino e signore di Milano, Azzone Visconti viene invitato a Brescia dove, formalmente diventa semplice podestà
1346
Una violentissima pestilenza spopola la Bassa Bresciana, riconsegnando alla vegetazione i campi fino ad allora ben coltivati
1350
Abbandono del monastero di S.Maria della Colomba
1390
Si verifica una massiccia immigrazione di Bergamaschi provenienti per lo più dalla Valseriana, che ripopolò i centri abbandonati; in pochi anni questi immigrati tagliarono migliaia di piò di bosco ceduo, costruirono canali a forza di braccia, tracciarono strade modellando la Bassa come la vediamo ancora oggi e costituirono il nucleo del cosiddetti Antichi Originari che diedero vita all'istituzione comunale
1393
Viene fondata la congregazione della Disciplina
1396
Data dell'atto degli Annali del Comune salvato dal Guerrini
1400
Inizio della trasformazione agraria del territorio da parte dei ricchi signori proprietari dei fondi. Costruzione del Canalotto
1404
Giovanni Luzzago Fiorino viene inviato a Manerbio dai guelfi cittadini in cerca di vettovaglie nel contado: inizia da questo notaio originario di Soprazocco la fortuna della famiglia guelfa Luzzago a Manerbio.
Il guelfo romagnolo Pandolfo Malatesta crea un proprio dominio in Brescia che durerà fino al 1421
1421
Brescia viene assediata da Francesco di Bussone detto il Carmagnola e Pandolfo Malatesta torna nelle Romagne
1425
Il Carmagnola passa ai Veneziani