caratteristiche tecniche

Codice di riferimento: YMS-16M
Nome in codice: Xamel
Tipo: mobile suit pesante d'appoggio.

Produttore: Principato di Zeon
Utilizzatore:Principato di Zeon (Flotta di Delaz)
Impiegato a partire da: UC 0079

Equipaggio: pilota e armiere in tandem, in alloggiamento standard nel torso
Dimesioni: altezza massima 27.0 m. (escluso il mortaio)
Pesi: vuoto 75.0 ton.; pieno carico 121.5 ton.
Motorizzazione: reattore a fusione ultracompatto di tipo Minovsky (da 1080 kW)
Struttura: lega composita titanio/ceraminica su chassis mono blocco
Propulsione: sei reattori da 10300 kg di spinta a secco, due over-unit
Prestazioni: 0.51 G (massima accelerazione propulsori), 220 km/h (max vel./w over-unit)
Equipaggiamento standard: sensori e sistema di puntamento a lungo raggio (con raggio
utile d'impiego pari a 18500 m.)

Armamento fisso: 1 x obice autopropulso da 680 mm. con canna pieghevole (alloggiato dietro alla spalla destra con over-unit dedicata e sistema di assorbimento idraulico del rinculo), 1 x torretta con cannoncino da 20 mm. (sito sopra la testa), 1x 8 tubi lanciarazzi
alloggiati sopra la spalla sinistra.
Armamento opzionale: nessuno.

storia e impiego

Con i suoi 27 metri d'altezza e un carico massimo di oltre 120 tonnellate, lo Xamel è probabilmente il più grande mobile suit mai costruito. Venne sviluppato sul finire della guerra di un anno e costruito in pochissimi esemplari (tutti prototipi, come testimoniato dalla "Y" antecedente alla sigla) probabilmente quando il conflitto era già concluso. Eccettuate alcune operazione compiute in unità appartenenti alla flotta di Delaz non si hanno ulteriori notizi di altri teatri d'impiego, forse dovuti anche alla estrema peculiarità di questo Mobile Suit che lo rende adatto esclusivamente all'impiego terrestre. Questa sua atipicità si può riscontrare anche nella stessa struttura decisamente meno "antropomorfa" rispetto la media dei MS. Le braccia sono molto piccole (anche se nel primo prototipo erano leggermente più grandi), con manipolatori dotati solo di 3 dita e quindi inadatti all'uso di altro armamento oltre a quello fisso (tali appendici vennero mantenute per dare al mod.16 un minimo di autonomia nel corpo a corpo). Le gambe sono corte e tozze, incernierate con un diedro fortemente negativo per maggiore stabilità, però anche se articolate, non vengono usate per il movimento, in quanto l'intera struttura poggia su due over-unit (una dedicata per il mortaio con un efficiente sistema di assorbimento del rinculo) e si muove esclusivamente tramite gettosostentazione.Questo permette allo Xamel di mantenere una eccellente mobilità nonostante la mole e quindi di essere meno vulnerabile di altri MS (come il Guntank federale ad esempio). La "gonna" tipica dei mezzi del principato è esageratamente allargata, in modo da offrire ulteriore protezione alle gambe che, come già detto, vengono impiegate in maniera minima, se non per spostare il baricentro e rendere più stabile il mezzo durante i movimenti.
La schiena invece presenta una specie di ampia gobba in prossimità dell'enorme obice sito sulla spalla destra, articolato tramite un complesso sistema idraulico che permette all'arma di ripiegarsi all'indietro e di "spezzare" in due la canna per rendere più agevole lo spistamento. Per sostenere l'enorme rinculo dell'arma è presente una over unit addizionale, articolata al MS tramite un sistema di ammortizzatori che compensano la forza dovuta allìesplosione del proiettile. Il pezzo da 680 mm. ha una gittata impressionante e sorprendevolmente precisa, grazie anche al sofisticato sistema di puntamento a disposizione dell'armiere (è raro che un mobile suit necessiti di due membri d'equipaggio), ma eccettuata questa sua eccellente capacità di supporto sulla lunga distanza lo Xamer risulta poco adatto a qualunque altro ruolo. La razziera sulla spalla sinistra offriva una limitatissima capacità di difesa sulla media distanza, mentre la torretta da 20 mm. risultava inadeguata per scontri ravvicinati. E' vero che comuqnue YMS-16 poteva comunque ricorrere alla "forza bruta" e cercare di utilizzare la propria massa per sferrare qualche genere di attacco, ma appare abbastanza palese come questo mezzo sia estremamente dipendente dalla presenza di unità più adatte agli scontri ravvicinati, ma in grado di reggere il passo con l'estrema velocità e mobilità dello Xamel, capace comunque di muoversi oltre i 200 km/h. Anche se impiegato assieme ai Dom, il mod.16, rimaneva però una macchina troppo dedicata a un solo ruolo e quindi molto vulnerabile.

extra

YMS-16M-cockpit.jpg
XamelFiring.jpg (from "MS Gundam 0083")
XamelHidingt.jpg (from "MS Gundam 0083")
Teamup.jpg (from "MS Gundam 0083")


L'immagine qui sopra presenta delle brevi didascalie descrittive associate alle
varie parti del soggetto.
Spostarvi il mouse sopra per evidenziarle.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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