Nuovo CD per Max Gazzè:  "Ognuno fa quello che gli pare?" 

MAX vola alto.


di Luca Tesconi - da "TV sorrisi e canzoni" ? novembre 2001

A chi pensa che il testo poetico sia ormai il grande assente della canzone d'autore italiana , va certo consigliato l'ascolto  di "Ognuno fa quello che gli pare?", quarto capitolo discografico del romano Max Gazzè. 
Dieci canzoni, ognuna con un'identità diversa dall'altra per stile, arrangiamento e linguaggio, tutte comunque contraddistinte dall'ormai inconfondibile marchio di fabbrica del bassista/compositore. 
Profondo e creativo come un Battiato giovane, e con un'altrettanta buona dose d'ironia, il cantautore non merita ascolti distratti. Tramite i testi, frutto della stretta collaborazione con il fratello maggiore Francesco, scrittore e poeta, dimostra di saper dire cose serie evitando banalità. Instilla dubbi ("Questo forte silenzio" ipotizza che non ci sia mai stato lo sbarco sulla luna), disegna visioni surreali (in "Eclissi di periferia", una casa popolare decolla come fosse un astronave), auspica una "globalizzazione" dei sentimenti e della cultura basata sul rispetto e la reciproca comprensione (in "Niente di nuovo") e prende le distanze dal conformismo dilagante (nel nostalgico singolo "Non era previsto", in equilibrio tra ritmiche dance anni 70 e melodia new-wave anni 80). 

Il pop d'autore di Gazzè, è tutto un succedersi di suoni (rigorosamente analogici: istruttivo l'ascolto della malinconica "Non è più come prima") e di ritmiche sorprendenti con sempre maggiore sicurezza: emblematica "Megabytes", dove la musica jungle si sposa con mandolini. Curiose e d'autore le collaborazioni: da Paola Turci con cui Max ingaggia un ironico duello verbale ad andamento country nella leggera "Il debole fra i due", a Francesco Magnelli dei CSI (presente tra l'altro nella classica "In questo anno di non amore", una riflessione post 11 Settembre); da Carmen Consoli, protagonista del brano più rock e tirato ("Il motore degli eventi"), alla maniera di Nirvana e Soundgarden, fino al francese Stephane Eicher. Da sperimentare anche dal vivo l'annunciato tour teatrale del prossimo inverno.