Max Gazzè 
La favola di Adamo ed Eva  / Virgin

di Carlo Moretti - da "Musica! Rock & altro" #165 - 15 ottobre 1998

Cura nei suoni, cura nei testi, capacità di scrittura musicale: la giovane canzone d'autore in Italia c'è, e Max Gazzè ne è uno dei più convincenti interpreti. La favola di Adamo ed Eva è il suo secondo disco, anticipato dai singoli Cara Valentina e Vento d'estate, con il quale il cantautore ha vinto "Il disco per l'estate" in coppia con Niccolò Fabi. Entrambe rimasterizzate, le canzoni rivelano nel disco la freschezza che ne costituisce il pregio migliore, la prima per l'andamento circolare e l'idea del testo in forma di missiva, la seconda per il passo indolente in corto circuito con il soggetto estivo: un paradosso che ha contribuito non poco al suo successo. Vento d'estate è inoltre il brano più "à la Police" del disco (riff di chitarra, giro di basso, cori), ma Gazzè ha ben metabolizzato, e non da ieri. Riecheggiano anche i Csi, nei riverberi e nelle dissonanze di Raduni Ovali e nel cantato di Casi Ciclici, ma sono davvero dettagli.
Rispetto a Contro un'onda del mare, l'album che Gazzè presentò in versione acustica in tournée con Franco Battiato, questo secondo lavora rivela una cura maggiore negli aspetti della produzione artistica ma soprattutto un lavoro di gruppo, si direbbe da gruppo, per quanto riguarda la scrittura.
Sempre originali i testi, in particolare quello di Raduni Ovali, sull'eterno ritorno e sul mistero della forma d'uovo. Da notare il duetto con Mao in Colloquium Vitae, e la firma anche di Daniele Silvestri sul teso di L'amore pensato. tutti nomi di quel piccolo laboratorio musicale che ruota intorno al romano "Locale".