Potranno mai le mie parole?

di Egizia Mondini e Giampiero D'Andria -da "Aut" - maggio 2000
L'armonia di un poeta minore

Ha conquistato la platea dell'ultimo Sanremo con la bellissima poesia musicata "Il timido ubriaco" classificandosi al 4° posto. Ha duettato con Daniele Silvestri, con il quale nel 1997 ha partecipato al concerto organizzato dal Circolo Mario Mieli in occasione del Gay Pride; con Niccolò Fabi, nell'ormai celeberrima "Vento d'estate", e ora con Ginevra Di Marco (ex cantante dei C.S.I.) nella splendida "La tua realtà" contenuta nell'ultimo capolavoro del musicista romano, intitolato semplicemente "Max Gazzé". Si sarebbe dovuto chiamare "Gazzilla", o almeno così avrebbe voluto il sempre autoironico autore, tanto per sottolineare la somiglianza fra la sua faccia e quella del cammello che troneggia sulla copertina del cd, ma alla fine con la casa discografica si è deciso per qualcosa di più semplice. 
Degna conclusione di una trilogia (precedentemente c'erano stati "Contro un'onda del mare" e "La favola di Adamo ed Eva") ricca di sonorità ricercate seppur semplici, accompagnate da testi assai complessi, metaforici e di grande atmosfera, quest'ultimo lavoro conferma il forte richiamo alla poesia (in particolare del Decadentismo), alla ricerca della semplicità tipica della corrente tutta italiana dell'Arcadia e al grande gusto stilistico e musicale. Un cd, come tutti gli altri, da ascoltare e da riascoltare per cogliere ogni volta nuove sfumature. 
Personaggio sicuramente sopra le righe, mai banale e soprattutto "del tutto personale", è solito non prendersi troppo sul serio pur avendo un approccio con la musica estremamente scrupoloso. 
Musicista, cantante, compositore (insieme al fratello), marito e padre felice, ma anche scatenato corridore di Formula 1: le tante sorprese di un autore tutto da ascoltare senza lasciarsi sfuggire una nota o una strofa. 
Lo abbiamo incontrato durante le prove del suo tour, che partirà quest'estate, in uno studio di Roma e, in sua compagnia, abbiamo scoperto cosa "una musica può fare"? 
 


 

MUSICA E POLITICA: UN RAPPORTO IMPLICITO O ESPLICITO? 

Non credo che dovrebbe esserci più rapporto tra musica e politica anche perché la politica non esiste più. Io sono un autarchico. Completamente. Non ho più ideali politici, quei pochi che avevo sono svaniti perché sono stati traditi da una serie di menzogne. Ormai la demagogia è arrivata a dei livelli mostruosi. Berlusconi ha insegnato a parlare agli imbecilli e la politica, di conseguenza, si è adattata a rivolgersi ad un pubblico che forse non ha niente da fare che stare ad ascoltare questi faccioni. La mia ideologia poteva essere una sorta di socialismo internazionale ma la parola socialismo in Italia vuol dire una cosa, in Sud-America un'altra, quindi tanto vale dire autarchia che è meglio. 

ROCK RIVOLUZIONARIO O REAZIONARIO? 

Rivoluzionario ben poco, perché non è che si possano fare grandi rivoluzioni con le canzoni o con il rock. Un testo di una canzone può lanciare dei messaggi che provocano appunto reazioni, per cui direi che sicuramente è più reazionario. 

DEFINISCI CON UN AGGETTIVO CIASCUNO DI QUESTI POLITICI: BERLUSCONI? 

Inutile. 

FINI? 

Inutile. 

D'ALEMA? 

Inutile. 

PANNELLA? 

Inutile. 

BERTINOTTI? 

Inutile. 

I TUOI CONCERTI ORA SONO A PREZZI POPOLARI (20.000 Lire), QUESTO VARRA' SEMPRE O FARAI COME ALTRI TUOI COLLEGHI? 

No, anche se ci tengo a sottolineare che sono i concerti la vera fonte di guadagno. Avrei però qualcosa di ridire più sui prezzi dei cd. Faccio un esempio: ho visto il mio disco a 45.000 lire in un negozio, chiunque ne veda uno a più di 40.000 dovrebbe avvertire me o la mia casa discografica perché io manderò in quel negozio la finanza. Quando la mia casa discografica vende un mio CD, il prezzo è di 19.000 Lire, dalle quali io guadagno 1.300 Lire, dunque mi domando: come si arriva a 40.000 lire? Chi comprerà più i dischi a quel prezzo? Quindi il mio messaggio è: se avete i soldi comprate i CD perché sono un bell'oggetto, altrimenti copiateli! Il prezzo giusto per un CD secondo me dovrebbe essere intorno alle 23.000/25.000 Lire, sarei disposto anche a rinunciare alle mie royalties per vedere abbassati i prezzi dei CD. Perché il rivenditore deve guadagnare più di quanto guadagno io? 

COME CONIUGHI L'IDEA DI FARE ARTE CON QUELLA DI VENDERE? 

Non faccio mai qualche cosa per vendere dischi, sono cosciente di dover fare una canzone e di dover racchiudere un testo e una melodia in 4 minuti. 

COME SPENDI I SOLDI CHE GUADAGNI E QUANTO GUADAGNI? 

I soldi che guadagno, che non sono poi così tanti, mi servono per la famiglia, la casa e il giardino che sto facendo. Non amo il lusso e la mia casa è ancora molto scarna. Soddisfo tutti i miei hobbies: pittura, arte, recitazione, composizione di un certi tipo di musica e la passione per i go-kart. Sono un amante della velocità. Faccio spesso gare di Formula 1, sono anche andato a Valle Lunga a provare la Benetton del '98 di Fisichella e chissà che un giorno non diventerò un collaudatore. Mi interessa il rapporto tra la velocità di pensiero e l'azione, mi piace la geometria e la tecnica di un circuito, cercare di limare i tempi frenando un po' dopo e andando un po' più al limite, mantenendo sempre la sicurezza. 

I TRE DISCHI IN ASSOLUTO IRRINUNCIABILI NELLA STORIA DELLA MUSICA. 

Certo sono pochi tre dischi? vediamo: 
- "8:30" dei Weather Report, un disco che ho ascoltato molto soprattutto per la maestria del basso di Jaco Pastorius; 
- poi potrei dire "Ghost in the machine" dei Police come anche "So" di Peter Gabriel; 
- poi aggiungerei il disco di Bacharac ed Elvis Costello. 
Direi che questi vanno bene per stabilire un certo equilibrio tra vari mondi. 

PERCHE' HAI SCELTO DI SUONARE IL BASSO? 

Perché quando ho cominciato a suonare era lo strumento che all'interno di un gruppo mi piaceva di più! Il mio primo basso l'ho potuto comprare sfasciando i cartoni in un negozio di strumenti, era un Morris imitazione di un Fender Telecaster, un basso "de' merda" però intanto era un basso. Non avendo i soldi per un amplificatore appoggiavo la paletta del basso sulla porta di casa perché così mi faceva da cassa di risonanza.

PIGRO O STUDIOSO? 

Pigro. Ho dovuto imparare la musica dopo che già suonavo ed è stato traumatico. Ora però so fare un arrangiamento per un'orchestra, trascrizioni comprese. 

TI DISPIACE ESSERE ARRIVATO ALLA NOTORIETA' CON "VENTO D'ESTATE", UNA VECCHIA CANZONE DI CUI, SI DICE, NON ERI ENTUSIASTA? 

Assolutamente non è vero che non ero convinto di "Vento d'estate". Non mi piaceva del tutto com'era in origine, ma poi della versione finale sono completamente soddisfatto e trovo che sia una bellissima canzone. Inizialmente avevo pensato di darla a Niccolò Fabi per farla cantare solo a lui, poi però nel riarrangiarla è nato il progetto di cantarla insieme. 

QUANTO TEMPO CI METTI A CAPIRE CHE UNA CANZONE SARA' UN SUCCESSO E QUANTO IMPIEGHI A "VESTIRLA"? 

Una canzone nasce già con l'arrangiamento, quindi posso impiegare 1/4 d'ora a farla. Nel primo disco facevo a gara con un mio amico a comporre canzoni in 15 minuti, così sono nate canzoni come "Sirio è sparita". Anche in questo disco molte canzoni le ho composte in pochissimo tempo; insomma, non è difficile scrivere canzoni per me quanto scegliere quella giusta su cui lavorare. 

QUANTO E' FUNZIONALE IL DOLORE ALL'ARTE E LA TENSIONE NELL'ESECUZIONE? 

Il dolore spesso sensibilizza quella che è la condizione artistica di un uomo, perché va a toccare dei livelli della coscienza più profondi. Senz'altro sono stato influenzato dal dolore per scrivere delle cose, ma questo è un po? anche una forma di masochismo che è in tutti noi, però in realtà sono stato influenzato anche da momenti di grande felicità. Non si può avere un rapporto unilaterale con le passioni. 

I TESTI NELL'ULTIMO DISCO SEMBRANO APPARENTEMENTE PIU' DIRETTI DEI PRECEDENTI. 

I testi li scrivo sempre con mio fratello (Francesco Gazzé ndr), lui più in chiave poetica; ho deciso di essere più fluido e scorrevole nel linguaggio ma tutti i testi in realtà nascondono un significato più sofisticato. Ne "Il ciliegio esterno" e in "Poeta minore" infatti i testi hanno un rima particolare, delle assonanze, sono frutto di studi sull'armonia del linguaggio: è importante raggiungere l'armonia tra testo e musica. 

A QUANDO COLLABORAZIONI CON ARTISTI STRANIERI? 

Sto collaborando con un artista francese quasi sconosciuto in Italia, Stephan Eicher, un ottimo artista che lavora con Manu Katché. Con lui farò una canzone, eventualmente coinvolgendo anche Peter Gabriel, che Eicher conosce perché con lui sta progettando una canzone sull'Aids con vari artisti in una sorta di scambio culturale. 

TRA POCO PARTIRA' IL TUO NUOVO TOUR HAI INTENZIONE DI RIPETERLO ALL'INFINITO IL RITORNELLO/TORMENTONE DI CARA VALENTINA? 

(ride) Quale ritornello?