Orazio - Carmina (Odi)
Liber I

V

Quis multa gracilis te puer in rosa
perfusus liquidis urget odoribus
grato, Pyrrha, sub antro?
cui flavam religas comam,
simplex munditiis? Heu quotiens fidem
mutatosque deos flebit et aspera
nigra aequora ventis
emirabitur insolens,
qui nunc te fruitur credulus aurea,
qui semper vacuam, semper amabilem
sperat, nescius aurae
fallacis. Miseri, quibus
intemptata nites. Me tabula sacer
votiua paries indicat uvida
suspendisse potenti
vestimenta maris deo.

Chi è il gracile ragazzo intriso di profumi che, Pirra, ti stringe fra molte rose, sotto l’antro gradito? A chi sciogli la fulva chioma, semplice pur con intrecci? Ahimé, quante volte un inesperto piangerà la parola data e i mutati (voleri degli) dei, e guarderà la superficie del mare sconvolta dai venti in tempesta, lui che ora ingenuo gode di te splendida, che spera che (tu sarai) sempre libera, amabile, ignara della fallacia del vento. Infelici coloro ai quali risplendi, non ancora sperimentata! Da parte mia, la sacra parete (del tempio) indica con una tavoletta votiva che io ho attaccato gli abiti grondanti al potente dio del mare.

XI - Carpe diem

Tu ne quaesieris (scire nefas) quem mihi, quem tibi
finem di dederint, Leuconoe, nec Babylonios
temptaris numeros. Ut melius quicquid erit pati!
Seu pluris hiemes seu tribuit Iuppiter ultimam,
quae nunc oppositis debilitat pumicibus mare
Tyrrhenum, sapias, vina liques et spatio brevi
spem longam reseces. Dum loquimur, fugerit invida
aetas: carpe diem, quam minimum credula postero.

Tu non cercare, non è dato saperlo, quale a me, quale a te termine ultimo gli dei abbiano dato, Leucono, e non tentare i calcoli babilonesi. Quant’è meglio sopportare tutto ciò che accadrà, quale che esso sia! Sia che Giove abbia assegnato molti inverni, sia che (abbia assegnato) come ultimo (inverno) questo che ora fiacca contro le opposte scogliere il mar Tirreno: sii saggia, filtra i vini e, poiché il Tempo è breve, riduci la luna speranza. Mentre parliamo, il Tempo invidioso sarà già fuggito: cogli l’attimo il meno possibile fiduciosa nel domani.