Cicerone - De Oratore
Liber I

 

VI - L’oratore deve conoscere tutti gli argomenti più importanti

 

Ac mea quidem sententia nemo poterit esse omni laude cumulatus orator, nisi erit omnium rerum magnarum atque artium scientiam consecutus: etenim ex rerum cognitione ecflorescat et redundet oportet oratio. Quae nisi res est ab oratore percepta et cognita, inanem quandam habet elocutionem et paene puerilem. Neque vero ego hoc tantum oneris imponam nostris paesertim oratoribus in hac tanta occupatione urbis ac vitae, nihil ut eis putem licere nescire, quanquam vis oratoris professioque ipsa bene dicendi hoc suscipere ac polliceri videtur, ut omni re, quaecumque sit proposita, ornate ab eo copioseque dicatur. [...]

E senza dubbio a mio parere nessuno potrà essere un oratore provvisto di ogni lode, se non avrà raggiunto la conoscenza di tutti i grandi argomenti e delle arti: e infatti un discorso deve fiorire e sgorgare dalla conoscenza di (ogni) argomento. Ma se non c’è alla base un argomento appreso e conosciuto dall’oratore, questo ha un certo modo di esprimersi vuoto e quasi infantile. E io in realtà non imporrò un così grande impegno specialmente ai nostri oratori in questa così grande attività civile e privata, che credo che nulla per loro sia lecito non sapere, sebbene sembra che il valore dell’oratore e la stessa professione del ben parlare ammetta e prometta questo, che si parli da lui (che l’oratore possa parlare) di ogni argomento, qualunque sia stato proposto, con gusto e abbondanza. [...]