fonti raccolte per Ma.Gi.A. Informatica da Gianni Rossini


 

Gruccione - Macaferro (in genovese di Santa)


 
     

Gruccione Merops apiaster - in genovese di Santa Macaferro

 
 
gino (Picasso Giacomo)Nel tigullio Genovese il Gruccione è chiamato Macaferro e ha dato il nome alla località Bosco dei  Macaferri (S.Margherita Ligure - quartiere degli ulivi)
Storie dei nostri vecchi   raccolte da Gianni Rossini - un elfo del bosco di macaferro - dalla voce di Gino (Picasso Giacomo) vecchio cacciatore di Nozarego
gruccione

Nidi di gruccione

 

Il gruccione

Il gruccione, diffuso in Africa nord-occidentale, in Europa meridionale e Asia occidentale, in Italia è migratore regolare e nidificante. E' presente in modo continuo lungo la costa tirrenica e adriatica. E' frammentario invece lungo diversi corsi d'acqua settentrionali, lungo la costa ionica e in Sicilia. Sverna in Africa e in Italia compare durante i passi di aprile-maggio e di settembre-ottobre.
Il gruccione frequenta le aperte campagne alberate o zone cespugliose, spesso anche le rive dei fiumi con banchi sabbiosi e boschi con ampie radure.
E' una specie dall'aspetto veramente inconfondibile: la livrea sfoggia vividi colori, con le parti superiori castane, le ali gialle, la coda e le parti inferiori verde blu, su cui fa spicco anteriormente il giallo brillante della gola. Caratteristici sono il lungo becco, ricurvo, nero e, nell'adulto, le timoniere mediane sporgenti ed appuntite. Le zampe sono bruno-violetto e l'iride è rosso. La lunghezza massima è di 27cm.
Il verso è molto caratteristico, con una nota usuale costituita da un liquido ma piuttosto squillante suono ripetuto continuamente.
Dispiega un volo ondulato con rapidi battiti d'ala, intervallati da tratti ad ali chiuse. Spesso compie belle evoluzioni o veleggia elegantemente con volo planato durante la caccia. Strettamente gregario, si posa sui rami o sui fili. Si nutre di insetti, in preferenza catturati al volo, soprattutto imenotteri (vespe, api), ma normalmente anche coleotteri, lepidotteri, ditteri, odonati (libellule) ed omotteri (cicale).
Nidifica in colonie sui banchi sabbiosi presso le rive dei fiumi, in rovine o in aperta campagna, ponendo le uova in una camera circolare, senza lettiera, posta al termine di un lungo cunicolo inclinato, lungo 1-3 m, scavato da ambo i sessi. Le uova, bianco lucenti, sono deposte in numero di 4-6 da metà giugno ed incubate da ambo i sessi. La covata è unica.

info e grafica riprese dal sito di natura mediterraneo

Gruccione in
                          volo tra pareti adatte per la sua
                          nidificazione

Lo sapevate che...

Nella mitologia greca Merops era padrino di Priamo, re di Troia. Linneo nel 1758 usò il suo nome per il genere a cui appartiene il gruccione.


 

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