MOONFAY (1983)

(Sergio Lella)

 

On wet of rime grass

slide her little cream feet

on Great Bear music,

as every Friday,

nimbly dances Moonfay.

Nobody hear her

and she sings in the wind

six elves only

of her eyes lovers

are playing poems full of bouncers.

Drown by her silvery voice

symbol of innocence soul

during the dark night

Leswitch lies in wait

Hidden near the Castle Gate.

But Moonfay smell in the air

her terrible stink

and with the goblins she flies away

running toward the new day.

 

FATA DI LUNA

 

Sull’erba umida di brina

scivolano i suoi piccoli piedi di panna

al suono del Gran Carro,

come ogni venerdì,

danza leggera Fata di Luna.

Nessuno l’ascolta

ma lei canta nel vento

soltanto sei elfi

innamorati dei suoi occhi

le recitano poesie zeppe di frottole.

Ma attirata dalla sua voce

simbolo del suo animo innocente

Leswitch si mette in agguato

nella notte oscura

nascosta presso il Cancello del Castello.

Ma Moonfay ne percepisce

il perfido fetore

e con i folletti

vola via

correndo incontro al nuovo giorno.