13/12/99 - Scandalo nelle campagne!!!
E' un po di tempo che non andiamo a trovare il nostro amico "Antonio", date le imponenti piogge ed eventi atmosferici che l'hanno sconvolto. Ma purtroppo le sofferenze per lui non sono finite: dovete sapere che Antonio da circa due anni è felicemente sposato con una ragazza di nome Marina che fra parentesi non ce l'ha per niente "piccolina" (la sua ...... è stata paragonata al pozzo della cascina di Antonio), ma purtroppo siamo venuti a conoscenza di una notizia scandalosa che lo riguarda: Marina gli ha messo le corna con il vicino!!!, così lui l'ha ripudiata. Siamo molto dispiaciuti per il dolore di Antonio (nostro carissimo amico) e così ci siamo recati nella sua "reggia" in campagna.
Siamo davanti al cancello ed ecco il nostro amico "ramificato" si avvia verso di noi con sulle spalle la sua "classica" pompa manuale per il "ramato" da dare alla vigna. Notiamo che durante la camminata verso di noi, ha lo sguardo perso nel vuoto (di solito ce l'ha verso la vigna) ed esita a caricare la pompa. Lo salutiamo affettuosamente e come regalo gli offriamo un coltello professionale per innesti alle viti selvatiche, un sacco di zolfo da 50 Kg, 5 litri diluiti al 5% di verde rame puro ed un soffietto nuovo con regolazione del soffiaggio da 0 a 3 atmosfere.
In un normale giorno ci avrebbe offerto una botte di vino e ci avrebbe fatto una doccia con essenza di "ramato", invece ci ringrazia timidamente. Allora noi confessiamo il motivo della visita e lui subito comincia un languido pianto, spiegandoci che gli è andato un po di zolfo nell'occhio. Comunque noi lo preghiamo di raccontarci la sua vicenda e con un po di esitazione comincia:
"Era il 9 Dicembre alle ore 8.00 di mattina...dopo aver visitato le viti una ad una, ho mandato la mia amata moglie Marina dal mio vicino Oreste (si dice che abbia un cazzo a tre teste) a prendere delle piantine di insalata rossa, dato che lui ha delle serre."
Noi:"Ok Antonio vai avanti senza affaticarti..."
E Lui:"Ora cari amici vi dico cosa mi ha confessato mia moglie: quando è tornata si è messa in ginocchio e mi ha detto che quando era nella serra con Oreste lui, secondo lei, ha alzato la temperatura delle caldaie così tanto che lei non ce la faceva più e cominciò a levarsi il cappello, poi la giacca, i pantaloni.....Per favore non ce la faccio! E' troppo doloroso!"
Noi:"Non ti preoccupare più di tanto Antonio!" E gli allunghiamo una scatola di pasticche di Bisolfito per una migliore fermentazione del vino. Ecco che Antonio si riprende in un batti baleno. "Ti preghiamo continua, ti farà bene sfogarti con noi!"
Lui:"Come vi dicevo ormai era rimasta in 'completo intimo' e Oreste alla vista della sua carrozzeria diventò un 'peperone d'oc'. Gli ormoni di entrambi erano in ebollizione e scaturirono i preliminari di una mattinata di sesso 'agricolo':

ATTENZIONE!!! I CONTENUTI CHE SEGUIRANNO SONO "PESANTI" QUINDI NON CONTINUARE SE NON SEI MAGGIORENNE!

Oreste raccolse tre carote e le avvolse con alcune foglie di insalata russa leggermente bagnate per una migliore 'penetrazione' di introduzione. Dopodiché le inzuppò nella fogna di Marina ed infatti da casa mia avevo riconosciuto con disgusto le urla selvagge e animalesche di mia moglie. Dopo questa zuppa di carote ed insalata, partì con un cetriolo della specie limitata detta pungente. Questo provocò in Marina un'eccitazione incontenibile e così prese Oreste e le sue tre teste e si immersero in una mattinata di assetato sesso. Io l'avevo immaginato perché avevo visto ad ora di pranzo Oreste nello stesso tempo soddisfatto e 'sconvolto' completamente!!!"
Noi:"Antonio ti preghiamo! Non continuare...."
E Lui:"No, voglio finire. Così dopo il suo racconto ho deciso di ripudiarla perché a me gli involtini di 'carote ed insalata' non mi sono mai piaciuti."
Noi:"Scusa Antonio se ci intromettiamo nei tuoi 'affari intimi', ma diciamo, tu la 'castigavi' abbastanza o no?"
Lui:"Beh diciamo si trombava a Ottobre perché si raccoglieva l'uva, 11 Novembre perché si travasava il vino e poi se la produzione andava a male diventavo passivo alle sue 'voglie' e 'fusa'.
Noi:"Accidenti! Il nostro amico Antonio è proprio un caso unico: sta lui e la vigna!"
Lui:"E pensare che le avevo anche composto una poesia, la mattina che lei....."
Noi:"Per favore Antonio esponicela a parole tue."
Lui:"Ok voglio accontentarvi, comincia così:

O Marina, prima della Luna di Miele credevo che ce l'avessi piccolina, ma invece ti sei presentata come una fogna, anche piena di rogna.
Il tuo alito, specialmente al risveglio ispira in me un grande rigetto e la tua bocca più che da baciare, mi sembra da attappare.
I tuoi capelli, sono così belli da sembrar peli di culo di cammello, ma fosse per me te li strapperei a mozzichi.
Quando mi saluti al mattino il tuo salutare mi fa venire da cagare, e quando mi scappa da pisciare non so se farla addosso a te o nel cesso.
Le tue gambe sono così storte che più di un falegname ti ci vorrebbe un 'miracolo'.
Il tuo fondo schiena è così piatto che preferisco toccare una tavola di legno.
Comunque bene o male non mi dovrei lamentare, infatti ti dovrei denunciare!

Noi:"Accidenti Antonio, siamo commossi da questa poesia che viene dal tuo cuore!!!"
Lui:"Comunque ragazzi ho deciso di vendicarmi e mentre stavo applicando la 'potatura verde' ad una pianta giovane di vite (qualità vinicola sangiovese) ho deciso la mia vendetta: per quanto riguarda Oreste preparerò una soluzione molto dissenterica con la seguente ricetta: 5 pasticche di solfito, 200 ml di verde rame diluito al 2% con una soffiata a 3 atm di zolfo, mischiato a Solfo cianuro di potassio.
Invece per quanto riguarda Marina, finalmente ho capito dove mettere la legna della potatura della vigna..........sperando che sia abbastanza ruvida.

In secondo piano potete ammirare la reggia del contadino.
In primo piano notiamo come la rabbia di Antonio viene delimitata dalla costruzione del cancelletto in ferro battuto nonchè zincato.

Noi:"Complimenti Antonio, ci sembra una punizione molto equa.
Lui:"Ora non pensiamoci cari amici e andiamo a farci un bel fiasco di quel Trebbiano che ha raggiunto giusto, giusto 12 gradi.

E qui cari ragazzi finisce con un risvolto positivo (per noi) anche questa storia...
 

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