Per
introdurre questo discorso, prendo in prestito una frase di don
Fabio Rosini, che recita pressappoco
così: la gloria di un uomo è una cosa seria solo quando viene
osservata in un determinato punto del tempo, ma considerata nella
prospettiva della sua eternità, è ben poca cosa, è un attimo
irrilevante.
Ho
scelto questa frase estremamente vera e profonda per ribadire che un
uomo senza Dio, pur apparendo estremamente potente, prima o poi dovrà
fare i conti con la sua povertà e fragilità.
Infatti,
assistiamo spesso al crollo, di imperi di soli, potenti, dotti ed
autosufficienti uomini che hanno, o avevano tutto tranne Dio.
Quindi
in qualsiasi modo s’imposta la propria vita, non ci si deve
dimenticare mai di Dio e di relazionarsi fiduciosamente, con Egli.
Perché
è Dio infinitamente Misericordioso, è il Creatore dell’uomo e di
ogni cosa.
Che
venga accettato o meno Egli ha creato l’essere umano e questo da
Egli dipende.
Molti
si creano un’ossatura interiore, strutturata su cose magari belle
e sante (affetti, salute, lavoro), dimenticandosi di Dio, ma quando
per qualche motivo alcune di queste cose belle e sante vengono meno,
la propria ossatura non li sorregge più e crollano inesorabilmente
su sé stessi, scoprendo tutta la loro fragilità.
Altri
si costruiscono un’ossatura interiore sulle cose materiali e vane
(potere, successo, ricchezza), ma quando tali cose passano1,
come tutte le cose del mondo, anche loro vengono meno e cadono
nell’abisso della confusione e della disperazione.
Ci
sono invece coloro che consapevoli della propria natura di creature
fragili e povere, si costruiscono un’ossatura interiore,
appoggiandola a quella di Dio Padre Creatore.
E a
partire da questa ossatura e dalla relazionalità con Egli, iniziano
a costruire intorno a loro, secondo la propria forma.
Quando
per qualche motivo si trovano in difficoltà più grandi delle
proprie umane forze e la loro ossatura inizia a traballare,
nonostante le oggettive difficoltà, non cadono nell’abisso della
personale disperazione, perché sanno di non essere soli e di essere
sostenuti e consolati, dall’ossatura del Padre Creatore
Infinitamente Misericordioso.
Mt 7,21-27
21Non
chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma
colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 22Molti
mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi
profetato nel tuo nome e cacciato demoni nel tuo nome e compiuto
molti miracoli nel tuo nome? 23Io
però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da
me, voi operatori di iniquità.
24Perciò
chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile
a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia.
25Cadde
la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si
abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata
sopra la roccia. 26Chiunque
ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un
uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. 27Cadde
la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si
abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande».
Nota:
1.
oppure diventano insufficienti e inappaganti, come tutte le cose del
mondo.