Un Dono da Non Sprecare

 

     

La vita è il dono dell'incommensurabile ed incondizionato Amore di Dio Padre Misericordioso.

 

Con il dono della vita ogni essere umano riceve una particolare forma corredata da specifici talenti che ha la facoltà di mettere a frutto.

 

I talenti che il buon Padre celeste ha donato con amore a ciascun uomo, necessitano a ognuno per la propria personale crescita interiore e conseguenzialmente per quella del suo prossimo (a condizione che tale prossimo, accolga benevolmente il frutto di siffatti talenti).

 

Ma tali talenti sono come semi che l’uomo deve coltivare e sviluppare perché portino frutto, perché servano a qualcosa.

E’ la condizione necessaria affinché ciò avvenga è quella che l’essere umano, rimanga nell’amore di Dio (come il tralcio resta legato alla vite Gv 15,1-8).

Questo è l’unico modo per sviluppare le proprie personali capacità ed usarle a fin di bene.

 

 

Chi (a causa dell’inganno del nemico della natura umana) rigetta la sua forma con i personali talenti, pensando che sia conveniente diventare altro da sé stesso, di fatto non si apprezza e rifiuta il dono di Dio, separandosi da Egli.

 

Disconoscendo il suo valore si pone in aspetto negativo rispetto al senso della vita stessa, della quale di conseguenza non ne comprende fino in fondo l’importanza.

 

Questa disistima di sé lo colloca in atteggiamento di perdita (di spreco) in quanto inducendolo ad illudersi di potere cambiare la propria forma lo porta a peccare:

-        verso Dio, perché disprezzando la forma ricevuta in dono, dimostra la sua mancanza di fiducia in Egli;

-        verso sé stesso (perché non amandosi impedisce la propria crescita interiore ed inoltre fa scelte auto punitive che gli causano inevitabili quanto inutili, sofferenze);

-        verso coloro che lo amano (perché con la sua condotta, arrecherà loro dolore).

 

Chi si disistima si chiude alla vita e non è in grado:

-        di apprezzare niente,

-        di amare veramente nessuno.

       

Tuttavia l’essere umano, con l’aiuto di Dio, può uscire dal baratro dell’inganno, per tornare o cominciare ad orientare la sua esistenza positivamente (verso il guadagno).

Infatti, Dio è come quella luce in grado di illuminare efficacemente i viandanti anche nelle notti più buie, perché ritrovino o, trovino, la giusta direzione (la strada maestra).