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Dio
non va mai in vacanza e neppure il suo nemico.
Dunque,
durante i momenti sereni della nostra vita, come pure nell’arco del
periodo estivo, continuiamo a camminare e a crescere nella fede.
Non commettiamo l’errore di prenderci le vacanze da Dio: abbandonando
la Preghiera, la Parola e i Sacramenti, ma rimaniamo uniti a Cristo come
i tralci alla vite.
Non
rifiutiamo i doni che la Chiesa quale Corpo Mistico di Cristo ci
elargisce in modo particolare, durante la Santa Messa.
Come nei momenti di consolazione o durante la bella stagione1
non possiamo rinunciare al cibo necessario per nutrire il nostro corpo,
(oppure, all’acqua e all’aria che respiriamo), allo stesso modo non
possiamo rinunciare al cibo necessario per nutrire la nostra anima (cioè
al nostro legame con Dio dal quale dipende anche la nostra buona capacità
relazionale ed affettiva).
Dunque,
l’amore che riceviamo da Dio, quell’amore che ci lega ad Egli, non
può essere soggetto alla stagionalità o alle nostre momentanee
condizioni di necessità.2
In
verità il legame che ci unisce al nostro Creatore deve essere saldo, in
qualsiasi momento della nostra esistenza (sia esso bello o brutto).
L'idea
di potere o doverci prendere le vacanze da Dio è una consolidata quanto
famosa tentazione del nemico della natura umana (che prescinde dalla
stagionalità), anche se nei momenti di consolazione (di benessere),
come in quelli di in cui si vive un rilassato clima di vacanza, si fa più
pressante.
In
questi particolari momenti, il nemico della natura umana, approfitta
della nostra spensieratezza, per attaccarci e tentare di
indebolire la relazione,
costruita con Dio, al fine di iniziare quell’opera di separazione,
atta a perdurare nel tempo e, a renderci profondamente deformati ed
infelici.
Gv
15,4
4Rimanete
in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se
non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me.
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Nota:
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1.
la bella stagione, ossia, l’estate è intesa come periodo di ferie
e stacco dalla routine.
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2.
Quando parlo di condizioni di necessità, mi riferisco a tutti quei
momenti particolarmente difficili in cui si sente più che mai
l’esigenza di affidarsi a Dio.
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