Il
Matrimonio è un Sacramento.
Un Sacramento è un dono che Dio fa all’uomo, nel caso del matrimonio
alla coppia.
Attraverso l’accoglimento del Sacramento del Matrimonio, Dio unisce
l’uomo e la donna, in maniera indissolubile. Inoltre partecipa del
loro amore, elargendogli i Suoi santi doni e le innumerevoli grazie che
qualora vengano accettate dagli sposi, rendono la coppia stabile e
armonica, nonostante i vari eventi imprevisti (problematiche e difficoltà
di ogni ordine e grado), alle quali questa viene sottoposta, per
svariati motivi, connaturati alla dimensione nella quale viviamo.
In
sintesi, attraverso il Sacramento del Matrimonio, Dio s’impegna a
benedire, santificare e colmare di doni e grazie, gli sposi, nell’arco
di tutta la loro vita (ovvero nei momenti di consolazione e in quelli di
desolazione).
Come già accennato all’inizio, lo ribadisco, il Sacro vincolo del
matrimonio non può essere sciolto.
Dunque
il divorzio è solo un atto legale che disfà giuridicamente un
matrimonio.
Ma
il matrimonio in quanto Sacramento di fatto resta sempre valido.
Per questo motivo chi divorzia è si risposa, o chi si sposa con una
persona che è già stata sposata (tramite la Chiesa), agli occhi di Dio
commette adulterio.
Dio istituisce l’unione sponsale perché sia una sola (eccetto nei
casi di nullità di cui ho parlato in precedenza e in quelli di
vedovanza).
Il
valore che Dio attribuisce all’unione sponsale emerge in vari punti
della Sacra Scrittura. A seguire riporto, alcuni dei versetti che,
rendono evidente tale valore:
Genesi
2,18
18 Poi il Signore Dio disse: «Non è bene che l'uomo sia
solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile».
Genesi
2, 22-24
22 Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta
all'uomo, una donna e la condusse all'uomo. 23 Allora l'uomo
disse:
«Questa volta essa
è carne dalla mia carne
e osso dalle mie ossa.
La si chiamerà donna
perché dall'uomo è stata tolta».
24 Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e
si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne.
Matteo
19,9
19 Perciò io vi dico: Chiunque ripudia la propria moglie,
se non in caso di concubinato, e ne sposa un'altra commette adulterio».
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