A che Serve la Ricchezza

 

     

La ricchezza deve essere fonte di comunione, condivisione con gli altri e non di separazione (dal prossimo).
La ricchezza ha senso quando la si condivide, mettendola al servizio di coloro che ne sono privi.
La ricchezza non può ridursi ad uno strumento che permette di esercitare un potere, al fine di soddisfare una propria ambizione, per il raggiungimento di un personale piacere.
Questa idea della ricchezza è frutto di una seduzione satanica, con la quale si insinua nella mente dell'uomo l'idea che si debbano sopraffare, sottomettere, sfruttare, coloro che meno possiedono (i più poveri, i più deboli).
Con tale idea portata all'estremo, sono nati i regimi totalitari e si sono commessi i crimini più atroci dell'umanità.
La ricchezza secondo la Parola di Dio si traduce in servizio e condivisione, perché il benessere da questa prodotto, raggiunga anche coloro che della ricchezza sono privi.
La ricchezza secondo Dio deve concretizzarsi nell’esercizio della carità che genera come conseguenza, il raggiungimento di un'agiatezza comune.
La ricchezza in senso lato (ricchezza spirituale o materiale) quando viene messa al servizio di Dio (messa a frutto, fatta fruttare, secondo la Sua Parola) è usata correttamente, appropriatamente e diventa un bene prezioso, una grazia per noi e per il nostro prossimo (Amerai il prossimo tuo come te stesso - Mt 22,39).

 

 

Luca 3,10-15

7 Diceva dunque alle folle che andavano a farsi battezzare da lui: «Razza di vipere, chi vi ha insegnato a sfuggire all'ira imminente?Fate dunque opere degne della conversione e non cominciate a dire in voi stessi: Abbiamo Abramo per padre! Perché io vi dico che Dio può far nascere figli ad Abramo anche da queste pietre. 9 Anzi, la scure è già posta alla radice degli alberi; ogni albero che non porta buon frutto, sarà tagliato e buttato nel fuoco».
10 Le folle lo interrogavano: «Che cosa dobbiamo fare?». 11 Rispondeva: «Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto». 12 Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare, e gli chiesero: «Maestro, che dobbiamo fare?». 13 Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato». 14 Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi che dobbiamo fare?». Rispose: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno, contentatevi delle vostre paghe». 15 Poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo, 16 Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. 17 Egli ha in mano il ventilabro per ripulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel granaio; ma la pula, la brucerà con fuoco inestinguibile».

 

Matteo 25,31-46

31 Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. 32 E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, 33 e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. 34 Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. 35 Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, 36 nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. 37 Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? 38 Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? 39 E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? 40 Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. 41 Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. 42 Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; 43 ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. 44 Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? 45 Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. 46 E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna».

 

Mc 10,35-44

35Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, si avvicinarono a Gesù e gli dissero:
- Maestro, noi vorremmo che tu facessi per noi quel che stiamo per chiederti.
36
E Gesù domandò:
- Che cosa volete che io faccia per voi?
37
Essi risposero:
- Quando sarai un re glorioso, facci stare accanto a te, seduti uno alla tua destra e uno alla tua sinistra.
38
Ma Gesù disse:
- Voi non sapete quel che chiedete! Siete pronti a bere quel calice di dolore che io berrò, a ricevere quel battesimo di sofferenza con il quale sarò battezzato?
39
Essi risposero:
- Siamo pronti.
Gesù aggiunse:
- Sì, anche voi berrete il mio calice e riceverete il mio battesimo; 40ma io non posso decidere chi sarà seduto alla mia destra e alla mia sinistra. Quei posti sono per coloro ai quali Dio li ha preparati.
41Gli altri dieci discepoli avevano sentito tutto e cominciarono a indignarsi contro Giacomo e Giovanni.
42
Allora Gesù li chiamò attorno a sé e disse:
«Come sapete, quelli che pensano di essere sovrani dei popoli comandano come duri padroni. Le persone potenti fanno sentire con la forza il peso della loro autorità. 43Ma tra voi non deve essere così. Anzi, se uno tra voi vuole essere grande, si faccia servo di tutti; 44e se uno vuol essere il primo, si faccia servitore di tutti. 45Infatti anche il Figlio dell'uomo è venuto non per farsi servire, ma per servire e per dare la propria vita come riscatto per la liberazione degli uomini».