Impariamo ad Amare da Dio

 

             

Il fatto che Dio ami in modo differente, dagli uomini, per noi è un bene assoluto.

 

Dal Vangelo secondo Luca 22,24-30
In quel tempo, sorse una discussione tra i discepoli: chi di loro poteva esser considerato il più grande. Gesù allora disse: "I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno il potere su di esse si fanno chiamare benefattori. Per voi però non sia così; ma chi è il più grande tra voi diventi come il più piccolo e chi governa come colui che serve. Infatti chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve.
Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove; e io preparo per voi un regno, come il Padre l'ha preparato per me, perché possiate mangiare e bere alla mia mensa nel mio regno e siederete in trono a giudicare le dodici tribù di Israele".

E’ veramente una grazia immensa, essere consapevoli della Bontà di Dio, sapere che il Creatore di ogni cosa esistente, con Infinito Amore ci dona tutto gratuitamente (e senza bisogno che glielo chiediamo).
Nel suo Incommensurabile Amore arriva a donare Sé Stesso all’umanità intera (offrendosi anche per la redenzione dell’ultimo dei peccatori).
E’ bellissimo apprendere che possiede una particolare attenzione per gli ultimi.
Cerca sempre di riscattarli tendendo loro le Sue mani, con l’intenzione di aiutarli:

- a risollevarsi dalle vicissitudini,

- a guarire dalle infermità.


Perché agisce così?
Perché, Dio possiede veramente un Cuore Misericordioso e nel Suo infinito Amore Paterno desidera ridonare il benessere e la dignità a tutti i suoi figli!

 

E’ davvero triste che sulla terra, molti uomini non riescano ad apprezzare e di conseguenza ad interiorizzare il senso della gratuità carità che Dio vuole insegnare loro. Per cui, per questi, spesso le cose, debbano avere un contraccambio e per giunta non equo.
Sono uomini che versano in uno stato di profonda aridità, perché rigettando di vivere secondo gli insegnamenti del Padre Creatore, finiscono per lasciarsi sedurre dalle illusioni del mondo; bramando sempre di più (in denaro, potere e fama).

Cosicché:

- Si circondano di servitori per esercitare al meglio il proprio potere e ridurre al minimo la fatica.
- Provano soddisfazione nel vedere gli altri indietro (e rimangono inebriati, febbricitanti e deliranti per le proprie posizioni dominanti e per la consapevolezza che gli altri sono loro sottoposti);
- pretendono, esigono, dai sottoposti e credendosi giusti e generosi ripagano i loro servizi con le briciole di quanto possiedono.


Perché tali uomini si comportano così?
Perché ogni uomo è imperfetto nell’amore e loro in particolare decidendo di rigettare Dio, lo sono più degli altri;

Infatti la vera fonte dalla quale attingere amore e imparare a perfezionarsi nell’amore è Dio.

Quel Dio al quale non sanno abbandonarsi con fiducia piena, al quale non sanno aprire con umiltà il cuore, cosicché, rifiutandosi di accoglierLo rigettano pure l’opportunità, di apprendere da Egli, il reale valore e significato della vita (la sua vera essenza).

Dunque a causa di questa incapacità ad accoglierLo, il loro cuore, privato dell’Amore di Dio, si ammala, diventando sempre più arido, avido ed insoddisfatto.
Uomini in questa condizione, possiedono una sete che non trova ristoro (se non nel Padre Creatore che rifiutano).

Tale sete crescente, generata dallo loro ostinata superbia, li rende sempre più insoddisfatti, inducendoli a sentirsi continuamente e nonostante quanto possiedono, mancanti di qualcosa, quindi inappagati, nonché bramosi, smaniosi di colmare queste mancanze incolmabili e conseguenzialmente incapaci di trovare pace.
E quei cuori di carne che Dio ha posto in loro, si atrofizzano fino al punto di diventare simili alle pietre.

 

Quindi per Dio i veri poveri della terra, gli ultimi, sono gli uomini dai cuori di pietra, ossia, quanti nella loro visione distorta del sistema, non sanno mettere a fuoco il vero senso del loro essere stati chiamati alla vita.