AURICOLOTERAPIA
L’Auricoloterapia è semplicemente l’utilizzo dell'orecchio per fini terapeutici.
Questa tecnica è basata sul
principio che sull'orecchio umano sono riflessi tutti gli organi, apparati e
funzioni dell'organismo umano; in caso di malattia, stimolando questi punti con
l'infissione di aghi o altre stimolazioni meccaniche, cromatiche o con laser, si
favorisce il ristabilimento del naturale equilibrio psicofisico.
L'auricoloterapia si é
sviluppata molti secoli fa in Cina, dove é sempre stata praticata come una
branca secondaria dell'agopuntura.
In Occidente l'auricoloterapia fu introdotta negli anni Cinquanta da un medico
francese, Paul Nogier, che rielaborò gli antichi concetti orientali sviluppando
poi un metodo di cura del tutto indipendente e autonomo.
E' stata riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nella
riunione dell’OMS di Lione del 1990. A partire della scoperta di Nogier, l’Auricoloterapia
è stata oggetto di numerosi studi neurofisiologici.
Secondo l'auricoloterapia, il
padiglione dell'orecchio può essere considerato come l'esatta riproduzione di
un feto capovolto e in posizione raccolta. Nelle varie zone dell'orecchio si
trovano proiettati tutti gli organi, gli apparati e le funzioni del corpo,
secondo una particolare mappa topografica tracciata da Nogier. In
caso di squilibrio funzionale o organico, i punti riflessi sull'orecchio
diventano dolorosi alla pressione, e risulta quindi possibile diagnosticare una
patologia sondando punto per punto tutto il padiglione auricolare.
Dopo aver individuato i punti di proiezione degli organi malati, è possibile
stimolarli ottenendo una riarmonizzazione dei disturbi.
A differenza dell'agopuntura,
l'auricoloterapia non si basa sui concetti di Yin e Yang, di meridiani e di
energia, ma sottolinea invece la stretta relazione tra l'orecchio e il sistema
nervoso centrale.
L'orecchio è collegato al cervello tramite una rete di molteplici innervazioni;
ogni punto del padiglione forma un minuscolo complesso neurovascolare,
attraverso il quale avviene un continuo scambio di informazioni tra orecchio,
cervello e organi.
Con la
stimolazione nel punto
corrispondente a un organo o a una funzione alterati, si arriva a modificare
"l'informazione" dolorosa favorendo il riequilibrio dell'organismo.
Dopo l'anamnesi iniziale, la
visita inizia generalmente con una prima fase diagnostica in cui viene passato
accuratamente in esame sull'orecchio del paziente tutte le zone del corpo; a
questo scopo si può anche utilizzare il puntoscopio elettronico, uno strumento
in grado di rivelare, tramite un segnale sonoro, una caduta dell'attività
elettrica sulla superficie della pelle in corrispondenza delle zone alterate.
Il percorso diagnostico segue in genere la mappa riflessogena dell'orecchio
partendo dai punti corrispondenti alla testa, per poi esaminare la colonna
vertebrale, le ghiandole endocrine e, via via, tutti gli altri organi.
I punti dolorosi evidenziati in sede diagnostica possono quindi essere stimolati in vari modi:
Gli aghi hanno la punta in
acciaio e il manico in argento. Il micromassaggio viene effettuato tramite una
semplice pressione con un dito della zona auricolare dolorosa o che presenta
alterazioni cutanee e in tutto il padiglione auricolare. In questo modo si
attenua il dolore o si cura il disturbo dell'organo o della funzione corporea
corrispondente (azione locale) e si trasmette al paziente un senso di benessere
diffuso (azione generale). Il massaggio localizzato sui singoli punti auricolari
può essere svolto anche con una punta arrotondata, un apparecchio che invia
leggeri impulsi elettrici, e la moxa (stimolazione con il calore per mezzo di un
cono o bastoncino di artemisia, un erba sbriciolata e pressata).
Infine è possibile utilizzare dei semi di vaccaria. Con questa tecnica vengono
applicati dei piccoli semi direttamente sui punti auricolari e gli stessi
vengono fissati tramite dei piccoli cerotti. I semi vanno tenuti per alcuni
giorni, è cura del paziente esercitare ogni tanto una pressione sugli stessi
per aumentarne l'efficacia. Questa tecnica consente di utilizzare diversi punti
contemporaneamente ed evita l'utilizzo di aghi che da molti pazienti non sono
graditi.
Un ciclo di terapia
(indipendentemente dalla tecnica utilizzata) comprende in media una decina di
sedute.
Cosa cura
L'auricoloterapia é efficace
in caso di dolori articolari, lombari, cervicali, dorsali e nelle patologie
dolorose acute come strappi muscolari, sciatica, coliche epatiche e renali,
cefalea, traumi.
Viene applicata anche per curare disturbi mestruali, digestivi, insonnia,
problemi dermatologici, stati di ansia e stress.
Una nota applicazione dell'auricoloterapia è conosciuta come la "cura
antifumo", che se correttamente eseguita può vantare una buona percentuale
di successi.
L'auricoloterapia è controindicata in caso di patologie infiammatorie
dell'orecchio e infezioni in corso; inoltre non è consigliata durante la
gravidanza o se il soggetto da trattare fa uso di psicofarmaci.
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