“Lo scopo dell'Aikido è di allenare la mente e il corpo, di formare persone oneste e sincere." (Morihei Ueshiba).
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A prima vista l'Aikido si presenta come un elegante metodo di autodifesa personale finalizzato alla neutralizzazione, mediante bloccaggi, leve articolari e proiezioni, di uno o più aggressori disarmati o armati. Sintesi ed evoluzione di antiche tecniche mutate dal JUJUTSU classico e dal KENJUTSU (la pratica della spada) , l'Aikido trova la propria originalità ed efficacia in una serie di movimenti basati sul principio della rotazione sferica. Contrariamente ad altre arti marziali incentrate sui movimenti lineari (avanti, indietro, in diagonale) , le tecniche dell'Aikido si fondano e si sviluppano su un movimento circolare il cui perno è colui che si difende. In tal modo egli stabilizza il proprio baricentro, decentra quello dell'avversario attirandolo nella propria orbita, e può sfruttare a proprio vantaggio l'energia prodotta dall'azione aggressiva fino a neutralizzarla. KI=energia cosmica, DO=Via) è il risultato di lunghi anni di studio condotti dal suo fondatore, Morihei Ueshiba, nel campo delle principali specializzazioni della tradizione marziale giapponese, conosciuta in epoca feudale come Bujutsu. Morihei Ueshiba (1883-1969) detto anche O Sensei, Grande Maestro, inizia a praticare Jujitzu all'età di 13 anni e trascorre i successivi venticinque studiando l'uso della lancia, del bastone, della spada, le tecniche di combattimento a mani nude e altre ancora presso le più importanti scuole dell'epoca, eccellendo in ogni campo di applicazione. (articolo tratto da ASSOCIAZIONE ITALIANA AIKIDO)
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"Non è la tecnica che un buon Maestro deve insegnare con particolarità bensì la sua originalità deve essere espressa nel trovare un buon allievo a cui insegnare le leggi dell’amore".( M° Pietro Suriano) |
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