Nuovo Progetto2 - UNREGISTERED VERSION

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Un caloroso benvenuto a tutti coloro che entreranno a visitare il mio sito, di cui potranno degustare questa mia storia realmente accaduta molti anni fa.


Mi chiamo Luigi Ferraro, sono nato a Roma nell’anno 1965, da genitori pugliesi, avevo circa otto anni, quando un bel giorno di primavera il mio caro nonno materno anche lui di nome Luigi, mentre faceva ritorno con la sua bici trovò per terra una piccola gazza con pochissime piume, che sicuramente era caduta dal suo nido per evitare che lei morisse, la raccolse portandola con se a casa.
L’intenzione era quella di farla crescere, e una volta cresciuta restituirle la libertà.
Per tutto il periodo che è stata ospite nella nostra casa, non è mai stata rinchiusa in gabbia, per cui era libera di  andare in giro per tutta la casa.
Il nonno gli dava da mangiare delle piccole lumachine e della carne trita cruda.
Man mano che cresceva, ogni tanto la metteva in una grande anfora di terra cotta, perché lui era convinto che mettendola in quell’anfora e parlandogli spesso, lei con il tempo avrebbe imparato a dire qualche parola.
Appresi subito quell’amore e quella passione che non sapevo di avere dentro di me, mentre mio nonno cercava di insegnarmi tante cose.
Così iniziai anche io ad alimentarla, e crescendo lei conosceva ognuno della famiglia, e chiamandola con il nome di Mita, che gli era stato dato dal nonno dal momento che l’aveva portata a casa.
Quando veniva chiamata capiva che era rivolto a lei, così era diventata la mascotte della casa.
Passarono dei mesi, si vedeva che le sue piume crescevano e diventava sempre più bella, ma ogni tanto cercava di spiccare un piccolo volo, ma vi lascio immaginare in casa non c’era lo spazio necessario per un volo, e così iniziammo a lasciare la porta aperta, che conduce ancora oggi, alla scala per andare sul terrazzo.
Con il passar del tempo, lei con la sua curiosità, andava da tutte le parti, un bel giorno iniziò a saltellare per i gradini che la portarono in terrazzo. Chiamandola e non vedendola arrivare, abbiamo pensato che era salita nel terrazzo e che se ne era andata.
Arrivai sul terrazzo, la vidi, che era intenta ad osservare dei passerotti posati sull’antenna della TV, la chiamai, vedendomi si avvicinò come era abituata a fare, la presi in mano, e pensai di lanciarla in aria credendo che avesse preso il volo acquistando la totale libertà.
La lanciai in aria, e lei incominciò a volare poi si posò, su un altro terrazzo, chiamandola lei spicco nuovamente il volo, e fece ritorno da me.
Mi riempi di una gioia immensa, in quel momento la sua casa era la nostra, fu così che iniziai a capire tante cose, che anche essendo dei piccoli animali terrestri, anche loro hanno un cervello e sono intelligenti.
Raccontai il tutto a mio nonno, il quale mi spiegò che lei evidentemente sentiva la voglia di volare, ma la sua intenzione era quella di continuare a vivere con noi.
Dopo quasi due anni che viveva con noi, evidentemente aveva raggiunto una maturità sessuale, che sicuramente sentiva il bisogno di incontrare un compagno/a, così un bel giorno di primavera salì sul terrazzo e se ne andò via.
Rimasi molto meravigliato non trovandola in terrazzo, in quell' occasione mi resi conto che lei aveva preso una decisione, ma poi pensandoci bene, era una cosa bellissima, in quanto il richiamo della natura, e dell’amore, l’aveva attratta facendola andare via in cerca dell’anima gemella.
Dopo molti anni mi  trovavo nuovamente a Roma per lavoro, così un giorno, un mio collega, mi invito a casa sua per farmi conoscere una razza di canarini che allevava, questa razza era il Fife Fancy.
Il primo Fife che vidi, ricordo era una femmina di cinnamon intensa, m'innamorai subito di questa magnifica razza inglese, così iniziai a pensarci sopra, ma alla fine ne comprai alcune coppie.
Posso dire, che allevare il Fife Fancy, mi gratifica molto, è un canarino vivace, meraviglioso, si abitua subito all'uomo, l'amo particolarmente, e non smetterò mai di amarlo, ci vuole una assidua selezione e soprattutto tanta passione, l'amore è fondamentale perchè amandoli veramente ed osservandoli tutti i giorni, ti regalano la voglia e la gioia di migliorare sempre di più questa magnifica razza.





                                                                                                                                                                Luigi Ferraro

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