PIETRO SCHAROFF  -  40ennale della morte, 17 aprile 2009 – Cimitero Acattolico di Roma

Sono presenti:

a) per l’Accademia “P. Scharoff” : Dr. Luigi Rendine (Direttore, Allievo diretto di Aldo Rendine, Diplomato nella seconda metà degli anni ‘80), Roberto de Robertis (Vice Direttore Vitalizio, Socio Fondatore, Allievo diretto di Scharoff dal 1949), Antonino Scardina (Socio Fondatore, Allievo diretto di Scharoff negli anni ‘60), Ugo Rossi con Franco Santelli, Vinilio di Pietro, Elena Bellasina -con figlia Margherita Maria- (tutti Attori e Registi, allievi diretti di Scharoff dal 1946 al 1952), Carmen Vitter con Aurelio Saudella (Diplomati a fine anni ’90), Guido Saudelli (Allievo di Luigi Rendine e Roberto de Robertis, Diplomato nel 2007), Romeo Cirelli con Antonio Di Girolamo e Manuele Pica (Allievi “in corso” di Luigi Rendine e Roberto de Robertis, conseguiranno il Diploma nel Giugno 2009);  

b) in nome e per interessamento di Elisabeth Schulte Nordholt, in rappresentanza della nazione Olandese, i Signori Treffers e Rijser (Istituto Olandese di Cultura in Roma) e la cantante M.me Ille Strazza, che dopo le testimonianze degli astanti, dà lettura di quanto segue:    

da Amsterdam la signora Elisabeth Schulte Nordholt scrive che purtroppo non ha potuto essere presente in questo giorno particolare:

“Cari amici, sono triste di non potere essere con voi. Ma ho potuto passare il gentile invito del direttore dell' « Accademia d'Arte drammatica Pietro Scharoff » agli olandesi legati in un modo o nell'altro a Scharoff. Ringrazio molto la mia amica, ex-allieva di Scharoff, la cantante Ille Strazza, che è gentilmente disposta a leggere questi messaggi. E che citerà per prime alcune persone non raggiunte o/e impedite di reagire:

- Hans Keller, cineasta, autore del film documentario « Scharoff in Olanda »,

- Jeroen Krabbé,attore e cineasta, autore del film documentario televisivo « Tutto Teatro ».

- Peter Zonneveld, critico teatrale.

- Sigrid Koetse, attrice, ruolo di Sasha in "Ivanov" .

- Il professore Erenstein, storico del Teatro.

- Bethe Joop Van London, ammiratore.

- Ton Lutz, attore (nelle “Tre sorelle”, ruolo di Kulygin)

- Dottoressa Anne Stoffel, slavista, traduttrice di Cechov.

- Siewert Verster, Orchestra '700, Amsterdam

 

E ora i messaggi di:

 

- Manon Alving e Jaap Maarleveld, attori del gruppo "Noordercompagnie": « Nella nostra vita nel Teatro, Piotr Sjarof è stato sempre il nostro grande punto di riferimento. »

 

- Eric Alexander, ex-Direttore del Museo del Teatro ad Amsterdam: « Dagli anni cinquanta in poi diventò sempre più richiesto e ammirato in Olanda come regista affascinante del teatro di Cecov ed altri autori. Noi pensiamo con grande rispetto, ammirazione e simpatia a lui e al teatro che ha fatto per il nostro Teatro. Nella storia del teatro olandese ha sempre un posto speciale. »

 

- Dottoressa Jenny Stelleman, slavista e regista: « Sono insegnante di letteratura slava all'Università di Amsterdam. Siccome il mio specialismo è il dramma e il teatro – specie quello di Cecov - la signora Liesbeth Schulte Nordholt mi ha chiesto di scrivere un saggio biografico su Sjarof, questo uomo eccezionale. E’ un compito bellissimo a cui mi sto preparando ora. Spero di potere fra poco tempo visitare la  tomba di Sjarof a Roma. Auguro a tutti una bella cerimonia commemorativa. »

 

- dottoressa Saskia de Leeuw, storica del teatro: « Caro Pjotr Sjarof, nel mio studio c'è una fotografia grande - grandezza naturale - di Lei. E’ un ricordo molto caro di un film documentario con tante interviste vivaci, che illustra il Suo ruolo nel teatro olandese. Ma ricordo anche la tesi che scrissi sul Suo lavoro di regista in Olanda. Questi due documenti si riferiscono allungo periodo in cui Lei arricchì il teatro olandese con tante regie favolose, specie dell'opera di Cecov. Grazie della Sua ispirazione e della bellezza che mi ha dato, a me e a tanti altri. »

 

- Hans Croiset,attore regista: « Caro Pjotr, l'altra settimana stavo appunto parlando di te agli allievi dell' Accademia del Teatro di Amsterdam, che mi ascoltavano con intensa attenzione e col fiato sopeso. Il tuo significato unico e fino ad oggi mai rimpiazzato da nessun altro è sempre vivo per il teatro olandese del dopoguerra. Tutti quelli che hanno lavorato con te ti portano sempre nel loro cuore, durante tutta la loro vita. Stammi bene sotto il cielo meraviglioso di Roma. » Firmato Hans Croiset, il tuo Kostja (nel 1960).

 

- Coen Joosten Hattink, amatore di teatro. Circa 60 anni fa ho conosciuto il teatro di Cechov e Gorky tramite le regie di Scharoff. Me le ricordo sempre chiarissime, specialmente le Tre Sorelle, con Kulygin, quando lui cercava di divertire Masja, la moglie infelice, con un piccolo atto clownesco. Mi ha commosso fine alle lacrime. Tante grazie Maestro Scharoff.

 

- Elisabeth Andersen, attrice (Elena nello Zio Vanja): « Pjotr Sjarof' fu ed è ancora il rappresentante di un epoca unica nella storia del teatro olandese. Ha rinnovato l'interesse per Stanislavski e ha trasmesso a noi e a tanti altri il suo grande amore per Cecov. Ha ispirato grandi attori ad interpretazioni grandissime. Le sue rappresentazioni sono sempre citate e ricordate. E chi ha conosciuto Sjarof non lo dimenticherà mai. »

 

- Ellen Vogel, attrice, sempre ricordata nel ruolo di Irina nelle Tre Sorelle: « Pjotr Sjarof, nome magico per tutti gli attori che hanno avuto la fortuna di lavorare con lui. Nel modo proprio suo, molto particolare, ha insegnato noi tutti a pensare e approfondire i nostri ruoli, stimolando la nostra fantasia. Lo penso sovente con amore, gratitudine e grande ammirazione. »

 

Carol e Veronica SchadeStolk, ammiratori: « Nei nostri pensieri il ricordo di Scharoff è sempre vivo. La sua grande opera ha lasciato tracce nobili e indimenticabili che continuano a fiorire. Siamo onorati a farvi ricevere il nostro pensiero, quando starete intorno alla sua tomba. Con rispetto ti salutiamo, caro Maestro.»

 

Ille Strazza,cantante: « Giovanissima sono entrata al Teatro dell' opera di Amsterdam e ho conosciuto Scharoff che curò le regie di opere di Tjaikovsky, Onegin e Dame de Pique. Indimenticabile la sua performance, quando mostrò gli atteggiamenti dei vari personaggi, sia di nobili o dei contadini. Aveva un grande humour e tanta umanità. Una persona subito molto ammirata e amata.»

 

Da Elisabeth Schulte Nordholt ancora: « Ora vi voglio ringraziare di cuore per il vostro invito. Durante i  tre ultimi anni della vita di Scharoff a Roma, siamo stati spesso insieme con lui. Scharoff parlava di noi come "la mia piccola famiglia". Addio caro amico .... Elisabeth, Hendrik, Leo, Elisa e Rosalinda

 
Guido Saudelli ha commentato il tuo stato:
"...pensavo... a quanto è stato particolare il momento che ho vissuto al cimitero acattolico...stando accanto a persone che hanno fatto la storia dell'accademia. Quegli anziani signori sono stati i ragazzi che hanno calcato le aule della scuola e le assi del palco per la prima volta. vederli 40 anni dopo sulla tomba del loro maestro mi ha commosso fino alle lacrime. E mi sono rammaricato che fossimo solo in 4 a rappresentare il "presente"...chi non era li si è perso qualcosa... vengo da uno stage con lino moretti che ha rammentato ai presenti l'importanza storica della NOSTRA accademia.
CORAGGIO LUIGI! ti voglio bene,
 
Guido Saudelli"
 
 

Un Maestro indiscusso

 Pietro Scharoff o Sharoff. Regista e attore drammatico e cinematografico russo, naturalizzato italiano nel 1938, nato a Perm' il 12 Maggio 1886, morto a Roma il 18 Aprile 1969 ed ivi sepolto nel cimitero per stranieri. Iniziata la sua carriera d'attore nel 1903 (ancora studente di legge), nel 1904 diviene allievo al Teatro d'Arte di Mosca e nel 1905  attor giovane presso il Teatr-Studija del Teatro d'Arte (dir.  V. Mejerchol'd). Laureatosi in legge, seguì Mejerchol'd a Sanpietroburgo. Tornato a Mosca (1913) fu ingaggiato dal locale Malyj Teatr. Nel 1914 rientrò al Teatro d'Arte, divenendo membro del consiglio direttivo del I° studio, dir. da ed E. Vachtangov, e insegnante di recitazione del II° studio, dir. da Stanislavskij e Mcedelev. Come attore fu Kletch nello "Albergo dei poveri" e lavorò nel "Giardino dei ciliegi" e in altri spettacoli di Cechov. Divenuto aiuto regista e segretario di Stanislavskij, fondò e diresse due teatri popolari, uno nella fabbrica di Morozov e un altro nella fabbrica dello stesso Stanislavskij. Nel 1923 fondò e diresse la sezione praghese del Teatro di Mosca, nota come "Gruppo di Praga", col quale mise in scena e recitò  Ostrovskij, Gogol, Tolstoj, Cechov. Scrisse di loro Silvio d'Amico : "c'è in essi una composizione scaltra, impercettibile e squisitissima, che innalza tutto in un'atmosfera lirica; all'occorrenza, musica e mimica e scenografia si dan la mano; e un ritmo segreto, quasi di danza, regola ogni gesto". Nel 1929 scese in Italia per dirigere "L'uragano" di Ostrovskij, ottenendo un clamoroso successo. Stabilitosi nel nostro Paese nel 1933, lavorò con numerose compagnie (Pavlova, Ruggeri, Gramatica) ed altre ne diresse (Palmer, Merlini-Cialente). Nel decennio 1933-43, Scharoff allestì spettacoli rimasti esemplari nella storia del Teatro italiano per l'attenta cura dell'insieme e il gusto dei particolari, per la recitazione colorita e mossa, per il ritmo esatto e puntuale. Un cenno a parte merita la Compagnia dell'Eliseo, fondata e diretta da Scharoff nel 1938 (ne fecero parte A. Pagnani, G. Cervi, R. Morelli, P. Stoppa, C. Ninchi), con la quale allestì indimenticabili spettacoli shakespeariani: "La Dodicesima notte", "Le Allegre comari di Windsor", "Otello". Nel 1946, invitato da Aldo Rendine, accettò la direzione della Libera Accademia di Teatro, dove ha insegnato fino alla morte (fra i suoi allievi, oltre allo stesso Rendine e all'ex Direttore dell'Accademia Roberto de Robertis: L. Buzzanca (Presid. On.), F. Valeri, V. Valeri, E. Balbo, S. Tranquilli, L. Wertmuller, il regista G. Di Martino); ma già nel 1936 aveva insegnato recitazione al C.S.C. (allievi L. Zampa, P. Germi, A. Valli, E. Zareschi, A. Foà). Egli ha messo in scena praticamente tutto Cechov, Gogol e Turgenev, oltre a lavori di Shakespeare, Ibsen, Lorca, Dostoevskij, Tolstoj e Ostrovskij. Di tanta eredità (da Stanislavskij è nato tutto il Teatro e il Cinema moderno, Actor's Studio compreso) speriamo di essere degni, specie pensando alla dedica autografa  in margine ad una Sua fotografia che Scharoff consegnò ad Aldo Rendine lasciando Roma per recarsi in Olanda : "... parto tranquillo, perché lascio il Teatro Italiano in mani sicure!". A quell'auspicio ci rifacciamo, da tanti anni, con la stessa immutata passione per quest'Arte!