MERCURIO - La posta di ZEUS
da V. Romano, da L. Leonardi, da P. Ferranti e da C. Tanari

Da ZEUS n° 71 - Febbraio 2003                        

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Assessore, si dimetta!


Solo sul nostro territorio esiste un assessore che riesce a non impiegare in tempo 500 milioni di lire?
Oppure è un segno di incapacità generalizzato che coinvolge anche altre zone della città?
Provo rabbia quando penso che l'assessore alle politiche sociali del XIII Farina ha avuto tutto il 2002 per impegnare i fondi stanziati dal Comune per la costruzione di un ostello per i senza tetto.
Si sono susseguite otto riunioni di commissione che non hanno trovato il coraggio di indicare un'area idonea fino al 5 dicembre quando ormai i fondi erano già stati giustamente spostati su progetti per i quali era già pervenuta la documentazione necessaria.
Se l'anno prossimo non avremo una struttura permanente per l'accoglienza dei senza tetto durante l'inverno i cittadini devono sapere di chi è la colpa.
Non c'entra il clima o la fatalità, ma l'incompetenza dei nostri amministratori.
Nella speranza che il Comune finanzi di nuovo l'opera per il 2003, e nella speranza che l'assessore si dimetta per sussulto di dignità, la ringrazio per il prezioso spazio che mi ha concesso.

                                                                                                                        Vittorio Romano

Risponde l'Assessore Farina
In relazione alla notizia, riportata da alcuni giornali, della mancata realizzazione di un centro per i senza fissa dimora del Municipio XIII ritengo opportuno fare alcune precisazioni:
· la disponibilità di fondi per la realizzazione del suddetto centro non è mai stata sul bilancio del Municipio XIII 13, bensì su quello del dipartimento XII del Comune di Roma (n. opera 1554 titolo 2 funz. 01 serv. 05 int. 01 V.E. pif). Ciò significa che l'unico responsabile del procedimento amministrativo necessario per determinare l'impegno dei fondi e le loro spesa era il predetto dipartimento, ai cui adempimenti NESSUNO poteva sostituirsi;
· la risoluzione del consiglio del XIII Municipio, che suggeriva alcune localizzazioni per l'intervento in questione poteva valere esclusivamente come manifestazione di volontà del municipio a supporto dell'amministrazione centrale e come atto di sollecito nei confronti del Comune di Roma. Quest'ultimo non ha mai intrapreso l'iter amministrativo per la realizzazione dell'opera.
A quanto detto si aggiunge che :
· i fondi del Comune dei Roma non sono mai andati in economia ne sono stati rimodulati in un provvedimento organico teso ad evitare le economie di bilancio, ma sono stati stornati nella seduta di Consiglio del Comune di Roma del 30/11/2002, con uno specifico emendamento (n.496) presentato dal consigliere DS Carapella, ed impegnati per la realizzazione di un centro polivalente in località Stagni di Ostia;
· i fondi comunque non potevano essere "persi" come dichiarato da alcuni consiglieri della sinistra poiché l'opera sarebbe stata finanziata attraverso l'accensione di un mutuo!
· a sgomberare il campo da ogni dubbio, qualora ancora ve ne fossero, sta il fatto che, pur essendosi chiuso l'esercizio finanziario 2002 e pur non essendo stato acceso il mutuo per l'opera, l'intervento è stato spostato nell'esercizio 2003 come risulta dalla proposta della giunta Comunale per il P.I. 2003-2005. Per essere espliciti per la maggioranza capitolina di Sinistra, le economie di bilancio, seppure ci fossero state, si attuerebbero a scapito dei senza fissa dimora, mentre non valgono di certo per il centro polivalenti a Stagni!
· L'organo amministrativo periferico, ossia il Municipio, serve se è utile per legittimare interventi scomodi, invece è superfluo interpellarlo, fosse pure solo chiedere un parere per un intervento in cui si istituiscono servizi qualificanti. Fatte le dovute precisazioni mi sembra giusto evidenziare la sensibilità e l'impegno del Presidente, Augusto Bonvicini, della commissione Servizi sociali del XIII Municipio, che aldilà delle polemiche si è adoperato per l'approvazione della risoluzione di indirizzo sui cointainers per i clochards. Mi auguro ancora che il gruppo consiliare della Margherita, senza prendersela pretestuosamente con l'assessore municipale Farina, attribuendogli il mancato esercizio di competenze che non ha, se davvero in buona fede, rivendichi presso la sua stessa maggioranza il ripristino dei fondi per la realizzazione della struttura per i senza fissa dimora.
Ricordo che tali fondi sono:
· Stanziati con un emendamento al bilancio della Margherita;
· Sottratti all'intervento con un emendamento al bilancio del DS Carapella.
Sarebbe auspicabile che Margherita e DS evitassero, per risolvere le loro liti interne, di prendersela con il Centrodestra.




Una "disinvolta" operazione commerciale

Egregio direttore,
vorrei raccontarle un episodio nel quale sono stato coinvolto unitamente a diversi altri abitanti di Acilia e dintorni.
Qualche mese fa ho portato a far aggiustare due registratori Philips a due piste e a due velocità presso il negozio "Video Service" di David D'orazi in Via G.B. Ferrari 27, Centro Comm.le "Le Colonne": era necessario sostituire le cinghie di trasmissione in quanto si erano "impappate".
Ora per un motivo, ora con varie scuse, la restituzione è sempre stata dilazionata fino a che, deciso a ritirarli nello stato in cui si trovavano, i primi di gennaio di quest'anno ho avuto la sgradita sorpresa che i due registratori erano spariti dal negozio.
Il nuovo titolare del negozio, ora divenuto "SMART SYSTEMS srl", che per qualche tempo ha diviso il negozio con il Sig. D'Orazi, quando quest'ultimo ha dimesso la sua attività al 31/12/2002, ha ritenuto opportuno liberarsi dei materiali in giacenza per essere riparati dal D'Orazi e cederli ad un non meglio identificato magazzino che, a detta del D'Orazi, avrebbe provveduto ad alienare tutto il materiale depositato.
È appena il caso di rappresentare che ho dato mandato al mio Avvocato per essere risarcito del danno e, in caso di mancata risposta del D'Orazi, provvederò a sporgere querela nei suoi confronti e di quanti altri hanno agito in modo da procurarmi danno.
Colgo l'occasione per invitare quanti altri si trovano nelle mie condizioni di fare altrettanto: al fine di agevolarli, presso la redazione di Zeus troveranno un fac-simile di querela da presentare alle autorità competenti e per raccomandare la massima attenzione nello scegliere operatori commerciali non "disinvolti" se vogliono rientrare in possesso degli apparecchi mandati a riparare.

                                                                                                                        Lucio Leonardi




Uno scippo in piena regola… alla verità

- Ill.mo Presidente della Repubblica, Dott. Azeglio Ciampi
- On. Presidente Regione Lazio, Dott. F. Storace
- On. Sindaco di Roma, Dott. W. Veltroni
- On. Pres. Del XIII Municipio, Dott. Davide Baroni
- Organi di Stampa locali e nazionali
- S.S. Giovanni Paolo II

Oggetto: fascia di rispetto posta per proteggere dagli incendi la Riserva di Castel Porziano.

Esiste una Associazione, quella di Autorecupero Urbanistico Macchione che ha, fra i suoi obiettivi prioritari, la salvaguardia del patrimonio naturale ed ecologico del XIII Municipio nel cui ambito è intercluso un palmo di territorio denominato Macchione.
Esso è stato individuato dal Comune di Roma, quale "Toponimo" da normare insieme ad altri 120 della periferia romana. L'attitudine ad essere normati (cioè recuperati alla civiltà) spetta a tutti quei quartieri periferici con caratteristiche di degrado, di disordine urbanistico, di incerta frastagliatissima tipologia fondiaria ecc.
Vista l'impossibilità oggettiva del Comune a disporre, per ciascuno di essi, un assetto definitivo ha, attraverso un bando, offerto ai cittadini la possibilità di divenire soggetti attivi nella progettazione del necessario recupero.
L'Associazione, che mi onoro di rappresentare, è sicuramente nata per partecipare al Bando Comunale, in quanto unico strumento per il completamento DISCIPLINATO della zona, ma si è anche posta a sentinella per scongiurare la compromissione di una parte pregiata del territorio, adoperandosi per la realizzazione di un piano urbanistico di contenimento. Proprio secondo quei canoni ben noti a quasi tutte le Autorità in indirizzo, per averli con Esse ampiamente trattati, dibattuti, discussi e, in linea di massima, concordati con drastiche riduzioni degli indici fabbricativi a tutto vantaggio del verde che, solo se curato, può divenire fruibile dalla intera collettività.
Per quanto detto, è del tutto errata la preoccupazione manifestata dal C.d.Q. AXA Sicura.
È preoccupante, invece, che abbia parlato di argomenti senza conoscerli procurando allarme sociale, indebite attenzioni su falsi problemi, coinvolgimento delle più alte cariche della nostra "amata Italia" oberate da problemi di ben altra levatura e contenuto.
Per dar valore alla sua credibilità, il ripetuto C.d.Q. avrebbe dovuto estendere il suo "Protettorato" a tutto il perimetro della Tenuta.
In tal modo avrebbe appurato, e quindi denunziato, la vera cementificazione smodata che ha, quasi del tutto, azzerato la macchia mediterranea del vicino Infernetto.
Quel quartiere, quindici volte più grande del Macchione, oltre a lambire per diversi chilometri la Tenuta, non è neppure gravato dallo stesso vincolo (fascia antincendio) che, per poche centinaia di metri grava invece sul minuscolo Macchione.
Come a voler significare che, gli incendi, hanno le loro strane preferenze.
Confesso di essere stupito dalla superficialità con la quale si possono scrivere inesattezze, con l'unico chiaro intento di voler mirare basso, al fine unico di colpire bersagli nascosti…
Chiunque ne abbia la voglia, può accertare, mediante breve passeggiata che, all'Infernetto, le licenze edilizie sono state regolarmente rilasciate, anche lungo la fascia.
E sicuramente senza le pastoie imposte, sia deal Bando che da Associazioni ambientaliste né, tanto meno, dal C.d.Q. AXA Sicura.
Con la stessa passeggiata, si potranno notare le precauzioni esistenti, oramai da qualche anno, all'interno della Tenuta (Fascia di terra battuta e fossato, per una larghezza totale di circa trenta mt.) che evidenziano l'inutilità di altre finte "protezioni esterne di verde" incolto che, com'è oggi trasformato in sterpaglia, oltre a conferire degrado ambientale, costituisce reale pericolo d'incendio.
I lotti di 2000 mq., con il verde curato e con una copertura di 200 mq., oltre a non rappresentare limpidi esempi di cementificazione selvaggia, hanno costituito, ove esistenti, l'unica vera protezione per la Tenuta.
Con l'attuazione del Bando si risolverebbe anche il problema di chi attende, da oltre 30 anni, un tetto per i propri figli, nel rispetto della natura, delle leggi e in sintonia con i progetti Istituzionali.
Altro motivo di stupore consiste nel fatto che sono conosciuto dai membri del C.d.Q. in oggetto per aver collaborato ad una giusta causa che, per estensione ed interesse collettivo, nulla aveva a che vedere con il falso problema del minuscolo e degradato Macchione.
Allora non si era in campagna elettorale. Oggi, questo clima, si avverte per il prossimo rinnovo delle cariche consiliari del Consorzio AXA e quindi vengo portato allo scoperto, e forse in seguito additato come cementificatore, in quanto costituisco l'unica voce dissenziente all'interno di quel Consiglio.
In questo clima, purtroppo, inconsistenti residenze divengono selvagge cementificazioni e, persino la più alta carica dello Stato, viene chiamata in causa per picconarle, nella speranza che, il Dott. Cossiga, abbia lasciato, in qualche angolo del Quirinale, il suo famoso attrezzo.
Ill.mo Presidente, confidando anch'io nella Sua nota Saggezza, La prego di far verificare, dal Suo Staff, quanto asserito dal C.d.Q. AXA Sicura.
Questo mio appello viene condiviso da centinaia di firmatari (all. 1) che si uniscono al mio saluto e alle doverose scuse per averLa condotta in una bega di condominio e a disattendere più elevate incombenze istituzionali. Forse non prevedeva che anche in questo modo si potesse servire la nostra "amata Italia.

                                                                                                                        Pietro Ferranti






Uno stand contestato

È vero, viviamo in un'epoca di "revisionismo storico", in nome del quale - si ricorderà - qualcuno afferma con convinzione che tra chi ha combattuto per la liberazione del nostro paese dal nazifascismo e i "ragazzi di Salò", alleati di Hitler (ma in buona fede, per carità!), non c'è alcuna differenza.
Però. È possibile che nessuno abbia avvertito un po' di disgusto o almeno qualche perplessità autorizzando, in occasione del mercatino "Antiquaria" (alle Terrazze ogni seconda domenica del mese), lo stand n.43 ad esporre la sua mercanzia?
Quello stand mette in mostra T-shirt con impressi gli slogan tristemente truculenti del ventennio, croci celtiche, fasci littori, busti del "duce" effigiato anche su medaglioni, gagliardetti e quant'altro.
Insomma il solito, squallido ciarpame fascista che dovrebbe ripugnare a qualsiasi cittadino.
E di certo non pochi cittadini, di Casalpalocco ma non solo, hanno manifestato e manifestano, nei confronti del titolare dello stand vivo disappunto, se quest'ultimo si è sentito in dovere (da vero democratico…) di apporre sulla sua merce un cartello che avverte preventivamente che "ogni commento non è gradito"
I cittadini, tuttavia, continuano a "commentare": e il Consorzio, l'Associazione dei commercianti delle Terrazze, l'Associazione culturale "La torre di Babele"? Niente da dire?

                                                                                                                        Claudio Tanari

Risponde l'associazione culturale La Torre di Babele
Prima di rispondere alla domanda postaci dal sig. Tanari, vorremmo precisare che Antiquaria è presente a Casalpalocco da Ottobre del 2000 e vanta più di cento espositori di ogni genere: oggettistica di antiquariato, mobili, artigianato e "collezionismo".
Abbiamo sottolineato collezionismo perché è di questo che tratta lo stand 43, presente al nostro mercato (e in molti altri) da più di un anno e del quale nessuno si è mai lamentato fino ad oggi.
A nostro giudizio, il collezionismo prescinde da qualsiasi valutazione politica.
Il Ventennio fa parte della nostra storia ed è quindi possibile che esistano degli appassionati di oggetti relativi a quel periodo.
D'altra parte ci dispiace che su oltre 100 stand l'occhio del nostro visitatore si sia soffermato solo sullo stand 43 e non si sia accorto della presenza di numerose associazioni che ospitiamo gratuitamente e che si adoperano per i diritti umani e civili, quali: AGAPE (Associazione per le adozioni a distanza), ANT (Associazione Nazionale Tumori), IPDM (difesa minorile contro la pedofilia, AGESCI (scout), AIDA (Associazione Italiana Difesa Animali) e molte altre.
Invitiamo pertanto il sig. Tanari a valutare Antiquaria nel suo insieme, lasciando da parte i giudizi o pregiudizi e ricordandosi sempre che siamo in un Paese democratico.
Ringraziamo il direttore di questo giornale per la possibilità di replica.




LA POSTA DI ZEUS

Sommario n° 71 - Feb. '03