Zeus n° 68 - Novembre 2002
Brevissime




Alluvione 1: danni a Dragona e Ostia Antica
 
 


Strade trasformate in torrenti, centinaia di case invase dall'acqua, una quarantina di famiglie sfollate, il collegamento ferroviario tra aeroporto e Ostiense bloccato, poi il Tevere che si è ingrossato, minacciando di straripare, e trombe d'aria che hanno messo a soqquadro spiagge e stabilimenti.
L'alluvione del 2 novembre ha messo in ginocchio il litorale romano: il sindaco di Fiumicino, Giancarlo Bozzetto, e il presidente del Municipio di Ostia, Davide Bordoni, hanno chiesto lo stato di crisi.
Situazione gravissima a Isola Sacra, Dragona, Ostia Antica e Casalpalocco.
A Dragona, via Albogiati si è trasformata in un fiume lungo un paio di chilometri e profondo due metri: una cinquantina di famiglie sono rimaste bloccate per ore.
È stato un carrozziere, Fulvio Lucioli, a improvvisarsi soccorritore tirando fuori dal garage il suo gommone.
Casa per casa, è riuscito a portare all'asciutto una quarantina di persone imbarcandole sul battello a gruppi di due o tre.

 
 

 
 
Alluvione 2: sotto accusa il CBOM "Non funzionavano le pompe"
 
 
 

Sotto accusa le idrovore del Consorzio di Bonifica di Ostia e Maccarese: "Hanno funzionato, ma la pioggia era troppa, impossibile smaltirla", dice il minisindaco di Ostia Davide Bordoni, per tutto il giorno impegnato, assieme agli assessori capitolini Dario Esposito e Luigi Nieri e a quello regionale Marco Verzaschi, a coordinare i soccorsi.
Di fatto il disastro è stato provocato dalla rottura di due viti da cinquemila lire l'una.
Reggevano lo "sgrigliatore", specie di filtro altro cinque metri sistemato davanti le idrovore del Consorzio di Bonifica Tevere e Agro Romano, a Ostia Antica.
Nella notte dell'alluvione hanno ceduto, il pesante reticolo è finito nella vasca: impossibile azionare le pompe per lo smaltimento delle acque.
Parla di "combinato disposto negativo" Giuseppe Giordano, l'amministratore del Consorzio: "La rottura dello sgrigliatore s'è verificata in un giorno di festa, per poterlo sollevare abbiamo dovuto chiamare una gru speciale, partita da Rio Galeria. Ci sono volute ore per portarla a Ostia Antica, con le strade in tilt per la pioggia".

 
 

 
 
Inaugurata a Ostia la ludoteca più grande d'Europa
 
 

Sino a due anni fa era la sede di un centro sociale "okkupato", lo Spaziokamino, noto per l'organizzazione di rave ai quali partecipavano giovani provenienti da tutta Italia.
Ora l'ex mercato comunale San Fiorenzo, a Ostia, avrà un altro genere di ospiti: i bambini, massimo 350 al giorno.
Il plateatico, inutilizzato per circa trent'anni, è stato trasformato in una ludoteca destinata ad entrare nel guinness dei primati: coi suoi 1600 metri quadrati di superficie è la più grande d'Europa.
Per i marmocchietti dai 3 ai 12 anni sono a disposizione giochi di ogni genere, da quelli da tavola alle consolle elettroniche, postazioni internet, poi insegnanti di scherma, judo, karate.
A inaugurare la "bambinopoli" è stato Walter Veltroni.
La ludoteca di Ostia vanta anche infatti un altro record.
"Con la sua realizzazione, è il primo tra i progetti - ha ricordato il sindaco - del bando comunale sui "punti verde qualità" che viene portato a termine".
L'idea venne partorita quattro anni fa: in sintesi, i parchi e le aree verdi degradate di Roma potevano essere affidati a privati.
Due le condizioni: che i progetti di recupero avessero finalità sociali.
E che parte consistente del verde fosse conservata e valorizzata.

 
 

 
 
L'Ascom denuncia: sul litorale troppa usura
 
 


Ci sono più banche che bar.
Eppure la piaga dell'usura è insostenibile, coi commercianti strozzati perché privi della possibilità di trovare aiuto economico. La criminalità preme, non solo con furti e rapine, ma anche riciclando denaro sporco in attività lecite.
È la fotografia dell'economia sul litorale romano secondo l'Associazione commercianti di Ostia: un documento distribuito nella sede del XIII Municipio durante la riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Emilio Del Mese.
Sei pagine che descrivono una cittadina in crescita, per questo capace di attirare gli "interessi della criminalità organizzata".
Sospetto è anche il proliferare degli istituti di credito.
"A Ostia ci sono molte banche. Troppe: le dimensioni economiche della città non ne giustificano però la presenza. E paradossalmente cresce l'usura: gli sportelli d'improvviso cessano il sostegno a chi ne ha bisogno. E si finisce nelle mani dei cravattari", spiega il presidente dell'Ascom, Francesco Hawara.
Un'analisi che però "non trova riscontri" tra le forze dell'ordine.

 


 
 
Via del Mare: arriva il doppio senso
 
 


Una strada a doppia carreggiata, una verso Roma e l'altra verso il litorale.
Sarà la via del Mare nel 2005: Provincia, Comune e Municipio di Ostia hanno trovato un accordo sul progetto, finanziato anche dalla Regione.
La statale 8 (assieme alla via Pontina l'arteria del Lazio che registra il maggior numero di incidenti mortali per chilometro) verrà accorpata con la via Ostiense, diventando "l'autostrada per il mare" che doveva essere nel 1928, quando venne inaugurata.
All'epoca il tempo medio di percorrenza era di 30 minuti, oggi è salito a 35: troppe le vetture che la percorrono, incolonnamenti continui.
E soprattutto il pericolo costante: non ci sono vie di fuga, ogni sorpasso è un azzardo.
In sostanza è stato deciso di accogliere il progetto elaborato dalla Provincia: la nuova arteria potrebbe essere inaugurata fra tre anni.
Nel frattempo all'altezza di Tor di Valle, Acilia e Ostia Antica, come previsto dall'assessore provinciale al Traffico, Livio Del Bianco, saranno realizzati tre "rondò", rotatorie che consentiranno agli automobilisti di incanalarsi sulla via del Mare se dovranno raggiungere Ostia o Roma, e su via Ostiense e via dei Romagnoli se la direzione sarà quella degli insediamenti che costeggiano le strade.
"Il costo complessivo del progetto sarà di 35 milioni di euro - spiega il presidente del XIII Municipio Davide Bordoni - resta da stabilire quali quote spetteranno a Provincia, Regione e Comune".
Sono state accolte le richieste dell'assessore capitolino ai Lavori Pubblici, Giancarlo D'Alessandro.
In corrispondenza di tutte le stazioni della Roma Lido verranno realizzati attraversamenti pedonali attrezzati con semaforo.
"Il numero dei passeggeri sulla Roma Lido è del resto destinato ad aumentare - spiega D'Alessandro - anche in vista della trasformazione del trenino in linea metropolitana urbana, con convogli che passeranno ogni 5 minuti".

 


 
 
Ostia Antica: cimitero off limits per il funerale, arriva il 112!
 
 


Non c'è posto al cimitero, arrivano "volanti" e "gazzelle" per consentire la tumulazione di una bara.
Ma l'intervento di carabinieri e polizia non sblocca la situazione: per oltre due ore il carro funebre resta sulla soglia del camposanto, bloccato dal personale dell'Ama.
"Non c'erano i permessi", viene fatto sapere dall'azienda municipalizzata.
Tutto finisce con un "dietrofront" imprevisto dai familiari di Annarita Alessi, una donna di 30 anni morta di polmonite: e da Ostia Antica, dove pensavano di lasciarla, il corteo è stato "dirottato" a Trigoria.
"Eppure l'Ama ci aveva dato assicurazioni che il posto c'era - s'arrabbia Manuela Petrucci, la cugina - ma quando siamo arrivati al cimitero, i custodi non ci hanno fatto entrare. Una situazione grottesca, surreale".
Qualche giorno prima Annarita Alessi, che viveva a Ostia assieme ai genitori, si era sentita male: una febbricciola inspiegabile, brividi. Ha deciso allora di farsi visitare ed è andata al San Camillo.
I medici hanno deciso subito il ricovero. Due giorni dopo è spirata.
Per i funerali, i familiari della donna si sono rivolti al servizio funebre dell'Ama.
"A Ostia Antica la famiglia possiede un loculo - prosegue Manuela Petrucci - dove sono seppelliti i nonni, ci avevano detto che la bara sarebbe rimasta in deposito nella camera mortuaria una quindicina di giorni, il tempo dei lavori per trovare lo spazio nel loculo di famiglia".
Dopo la cerimonia funebre, che si è tenuta ieri mattina nella chiesa di Santa Monica, a Ostia, il corteo si è diretto al camposanto. Dove però è stato bloccato all'ingresso.
Per oltre due ore il carro è rimasto fermo davanti al cancello sbarrato, con i custodi che si sono rifiutati di aprire.
Tensione, parole pesanti. All'arrivo di carabinieri e polizia è tornata la calma: ma secondo i dipendenti Ama non c'era posto nella camera mortuaria.
E la bara è stata portata a Trigoria.

 


 
 
 
 

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