MERCURIO - La posta di ZEUS
da A. Tarchi e da G. Bertusi

Da ZEUS n° 66 - Settembre 2002

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Biglietti e prevendite


I primi giorni dello scorso giugno, saputo del Festival Internazionale di Ostia Antica, decido di assistere allo spettacolo I cucuzzari, con Leopoldo Mastelloni, in programma il 4 luglio nell'anfiteatro di Ostia Antica.
Recatomi presso una nota prevendita di Ostia, acquisto due biglietti per detto spettacolo, pagando in totale 36 euro. La sera del 4 luglio mi reco, verso le 20.30, al teatro, che trovo chiuso e deserto.
Sul chiosco della biglietteria un avviso annunciava che lo spettacolo era stato rinviato ad agosto, in data da stabilire. Telefonavo al negozio di prevendita e presso l'Ufficio Stampa e venivo informato che lo spettacolo si sarebbe tenuto il 25 agosto.
Parto per le ferie. Torno. Il negozio dove avevo acquistato il biglietto era in ferie sino al 24 agosto, giorno in cui mi reco personalmente alla prevendita per avere conferma dello spettacolo.
Mi viene detto che quello spettacolo non si farà in nessun giorno.
Chiedo il rimborso e lo ottengo, dopo un'ora di discussione, parziale: anziché 36 euro me ne rimborsano 32, trattenendosi il corrisposto di prevendita per uno spettacolo soppresso dall'organizzazione e dopo essersi tenuti i soldi per circa tre mesi. Non ho parole! Oltre al danno anche la beffa…
                                                                                                                      Alberto Tarchi

Quello di annullare spettacoli programmati da mesi sta diventando purtroppo una pessima abitudine, sempre più frequente. Particolarmente per i concerti. Le prevendite, d’altronde, fanno il loro lavoro e incassano i relativi diritti, che non sono rimborsabili, proprio perché l’agenzia il proprio lavoro lo ha svolto.
Anzi, nel caso del rimborso il lavoro è stato addirittura doppio.
Dovrebbero essere eventualmente gli organizzatori degli spettacoli ad accollarsi il rimborso del costo della prevendita. Cosa che si guardano bene dal fare. Non c’è rimedio, allora, se non sperare che il concerto non venga annullato? Sì, basta presentarsi al botteghino il pomeriggio dello spettacolo: di questi tempi il “tutto esaurito” non lo fa quasi più nessuno...
                                                                                                                      Luca Leonardi





Sviluppo insostenibile

Non dovremmo fare un bilancio di fine stagione ma un’analisi approfondita di quanto si è fatto, di quanto si poteva e non si doveva fare.
Ora è il momento di cominciare a remare per il prossimo anno. Alcuni affermano che il problema principe per il XIII Municipio è il traffico ed i parcheggi nei periodi di massimo affollamento; per altri il lavoro nero, la disoccupazione; per altri ancora la visibilità del mare e l’ingresso libero agli arenili o i decibel in eccesso.
Se non contrastiamo questo andazzo, la prospettiva è solo un gran flop che ci farà trovare in un tempo relativamente breve a sedere per terra, come e più di prima.
Come sopperire a questa atavica deficienza morale, interiore, derivata forse dalla famiglia consenziente, eccessivamente comprensiva e protettiva, che non forma l’uomo e non lo rende pronto alle difficoltà della vita?
È nel recupero dei valori perduti da parte della famiglia e della scuola l’avvento di un futuro migliore.
Una popolazione che subisce inerme qualsiasi vessazione senza reagire, senza far sentire il peso del gruppo, lo fa solo perché è avvilita, svilita o senza la voglia di essere partecipe.
Risolvere questi problemi ha come conseguenza un benessere generalizzato, se accompagnato da ingredienti importanti e tutelati come l’ambiente, la cultura, le antiche vestigia, gli eventi.
Affinché il turismo evolva nel senso più vero, è necessario costruire dei teoremi fondati sulla educazione : inevitabilmente seguiranno dei corollari dove è piacevole, nello stesso tempo, non per un fatto meramente economico, essere ospite e ospitante.
Da subito diciamo no ai compromessi e investiamo sulla scuola, sul lavoro, sulla popolazione, sull’ambiente, sulla cultura e, anche se con colpevole ritardo, sui principi fondamentali di Agenda 21 di Rio de Janeiro e da quanto, ad integrazione, è scaturito da Johannesburg.
Si potrà anche sorridere sull’applicazione di così grandi idee a carattere mondiale su un piccolo territorio come il XIII Municipio, ma servono progetti mirati, condivisi, sentiti dalla popolazione e non imposti dall’alto, proprio a partire dalle piccole comunità.
Si potranno fare opere faraoniche e ponti d’oro, offerte sublimi che avranno il successo che meritano solo in dipendenza dell’educazione e di come sarà recepito il senso dell’ospitalità da parte della comunità.

                                                                                                                      Giorgio Bertusi presidente Asshotel Ostia




LA POSTA DI ZEUS

Sommario n° 66 - Set. '02