MERCURIO - La posta di ZEUS
da R. Gatti, da F. Testa e dal Comitato Consorziati AXA

Da ZEUS n° 61 - Marzo 2002






Così si gestisce il Consorzio di Casalpalocco?

In una recente intervista a Zeus, il presidente del Consorzio, nonché assessore alla scuole, cultura, sport, spettacolo e turismo del XIII municipio, così risponde alle nostre sollecitazioni di farsi parte diligente per sollecitare l'attuazione della delibera con la quale la Giunta di Roma ha deciso l'acquisizione al patrimonio comunale di strade e servizi del quartiere:
"La convenzione di cui si lamenta la non formalizzazione è pendente per la discussione presso il Comune di Roma. Il ritardo è dovuto ad una nostra azione, tesa a non far crescere esponenzialmente i costi delle quote consortili. Infatti la precedente amministrazione aveva richiesto al Comune di Roma di prendere in carico le strade di Casalpalocco, fermo restando che i costi di ordinaria e straordinaria manutenzione restassero a carico del Consorzio stesso."
L'affermazione del Presidente è di una gravità inaudita! Chi l'ha autorizzato ad attivare un'azione che blocca il brillante risultato di una ventennale lotta del quartiere?
Ha avuto il mandato dai consorziati o è una sua iniziativa personale?
Perché si permette di agire senza sentire il parere dei suoi amministrati?
Eppure quando la delibera stava per essere approvata Fabrizio Testa, in una assemblea organizzata dal CdQ Roma XIII affermò che non ci sarebbe stata opposizione da parte dei suoi (AN) e così fu.
Era quindi d'accordo o comunque non contrario a quella delibera; ma erano altri tempi, erano i tempi in cui tutte le componenti politiche e sociali del quartiere lavoravano insieme per gli interessi del quartiere.
Cos'è cambiato oggi? Mi pare evidente che l'atteggiamento di Testa più che agli interessi dei palocchini tende a creare difficoltà al Comune guidato da Walter Veltroni.
Infatti il presidente Testa infrange spudoratamente due impegni presi nella sua campagna elettorale per la presidenza del Consorzio:
· Non disse che avrebbe combattuto la delibera dell'aprile 2000, cosa che oggi fa senza autorizzazione alcuna
· Disse che la politica sarebbe stata fuori dall'amministrazione del Consorzio, mentre oggi si diverte, nella sua qualità di presidente del Consorzio, a stilare liste di proscrizione contro i rappresentanti di partiti dell'opposizione.
Ma veniamo all'assurdità della giustificazione politico-economica portata avanti dal presidente Testa.
Bisogna sapere che oggi i consorziati di Palocco pagano già la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade, ma in più pagano (e a tariffe di illuminazione privata) tutta l'illuminazione del quartiere.
Con la delibera che Testa combatte, la manutenzione delle strade resterebbe temporaneamente a carico del Consorzio, ma l'illuminazione delle strade passerebbe a carico del Comune.
È un evidente compromesso, ma è un significativo mutamento in meglio rispetto all'attuale situazione e chi la contrastasse ricercando una soluzione che ad oggi non è nelle cose, rischia di sentirsi chiamato a rispondere dei danni causati ai consorziati rinunciando ad una possibilità decisamente favorevole.
Basterebbe andarsi a leggere il bilancio consortile per vedere di quanto incide l'illuminazione pubblica.
Evidentemente il presidente Testa scimmiotta a livello di quartiere l'amministrazione del XIII municipio, che si è persa 6 miliardi di stanziamenti per opere pubbliche per inerzia e pressappochismo gestionale.
Ho detto perso, e ripeto perso: infatti quei sei miliardi non sono residui passivi, come qualcuno vuol far credere. I residui passivi sono spese impegnate ma non effettuate.
Qui invece si tratta di progetti deliberati ma non impegnati in tempo e quindi persi.
È stato inaugurato in questi giorni un nuovo centro di raccolta dei rifiuti con annesso stabilimento per la produzione del compost.
Il consorzio, nella sua vecchia gestione aveva preso un accordo perché tutto il verde del quartiere fosse conferito per la produzione del compost.
Si potrebbe addirittura ipotizzare un ricavo derivante dalla vendita del verde, ma anche il solo toglierci l'onere del ritiro del verde, del suo trasporto e del suo stoccaggio costituirebbe un notevole risparmio per i consorziati.
Ebbene, presidente Testa, vuole disdire anche questo accordo, posto che ne fosse a conoscenza, inventandosi altri mirabolanti risparmi per i suoi amministrati?
P.S. Siamo stati a verificare lo stato dei lavori dei geometri che dovevano catastalizzare le particelle che dovrebbero passare al Comune.
Il lavoro è ultimato. Siamo rimasti molto sorpresi che il Consorzio non si fosse mai fatto vivo a sollecitare una delibera che riteniamo conveniente per i suoi amministrati.
Adesso capiamo, non solo il Consorzio non sollecita l'attuazione della delibera ma addirittura la boicotta.
Grazie.

Risponde il presidente del Consorzio di Casalpalocco, dr. Fabrizio Testa.

Caro dr.Gatti, responsabile dei D.S. di Casalpalocco, che tristezza!
Lei mi accusa di un presunto comportamento ostruzionistico sulla delibera Comunale riguardante l'assunzione al patrimonio capitolino delle strade.
Voglio farle presente che la proposta della precedente amministrazione consortile di farsi carico delle spese di ordinaria e straordinaria manutenzione dell'intero sistema viario del consorzio (e quindi anche di quelle strade che attualmente manutenziona il Comune) appare avventata ed estremamente onerosa per i consorziati; atteso che nella proposta formulata, di cui non mi risulta esserci stato alcun mandato specifico dell'assemblea, non si parla in alcuna maniera di temporaneità dell'impegno.
A quanto dovrebbe poi corrispondere questa supposta temporaneità: un anno, un secolo, un millennio? E dove sta scritta?
Inoltre, caro dr. Gatti, responsabile dei D.S. di Casalpalocco, perché omette di dire ai nostri consorziati che l'accordo su quella delibera era composto da tre soggetti: il Consorzio di Casalpalocco, il Comune di Roma e il signor Sesto Corvini (colui che si dichiarava proprietario di tutta Casalpalocco)?
Non ritiene che, alla luce della sentenza del Tribunale di Roma che ha visto condannato il Corvini, i rapporti fra le parti possono essere ben differenti? Rifletta …….
Non prendiamo più in giro la gente, caro dr. Gatti, responsabile dei D.S. di Casalpalocco, basta con queste pastette.
I palocchini chiedono solo di avere gli stessi diritti degli altri cittadini di Roma: o i nostri soldi che giriamo al Comune di Roma attraverso salatissime tasse, secondo Voi, valgono meno?
Invece di esultare per la vittoria giudiziaria, (come riportato da
ZEUS del mese di Febbraio, il Consorzio ha vinto il primo grado della causa contro il signor Sesto Corvini!), su chi pretendeva di avere diritto di vita e di morte sul nostro verde.
Invece di prospettare nuove iniziative contro chi aveva messo in dubbio le ragioni stesse del nostro aver scelto Casalpalocco. Invece di cooperare per la crescita del nostro quartiere, lei che fa? Entra in una sterile polemica unendo, lei sì, in maniera forzata e confusa, le questioni del Consorzio di Casalpalocco con quelle del XIII Municipio.
Come siamo caduti in basso… Eppure la conosco come persona intelligente (bravissimo in algebra): allora perché dover andare a cercare una improduttiva e controproducente polemica politica, là dove la politica non è di casa?
Invece di combattere chi vuole speculare su Casalpalocco, si attacca chi difende il nostro verde dalla speculazione edilizia.
Caro dr. Gatti, responsabile dei D.S. di Casalpalocco, siamo al ridicolo!
Dal primo giorno della mia presidenza ho sempre diviso le questioni consortili, che sono prettamente amministrative, da quelle politiche (cosa che lei di certo non fa!)
Ebbene sì: non ho ceduto a nessun accordo che svendesse il nostro quartiere! Se questo è un crimine allora sono colpevole!
Non sono mai sceso, come anche lei afferma, a nessun compromesso e ne sono orgoglioso. Non ho giocato per fini prettamente politici, con il futuro del nostro quartiere.
La magistratura, ad oggi, mi ha dato ragione! Non un passo indietro contro chi vuole speculare su Casalpalocco.
Invece voi: è vero non siete indietreggiati, ma perché vi eravate già girati e dati a gambe, caro dr. Gatti, responsabile dei D.S. di Casalpalocco. Non entro nel merito dell'attività dell'On. De Meo, ma questa ammini-strazione ha avuto nella prima tornata elettorale un record storico di consensi da parte dei consorziati, superato solo, dopo un anno di lavoro, da un ancor maggior successo.
Caro dr. Gatti, responsabile dei D.S. di Casalpalocco, è la gente che ha deciso chi la dovesse amministrare. C'è un istituto in Italia che si chiama "democrazia".
È un principio duro da accettare ma che va comunque e sempre rispettato.
Ed a proposito di democrazia, scusi se uso ancora questo termine, vorrei risponderle sulla comunicazione dell'assegnazione del terreno da parte del XIII Municipio al Consorzio di Casalpalocco per la realizzazione della sede.
Credendo fortemente nella trasparenza, ho reso pubblico ciò che pubblico già era: infatti ogni verbale di seduta è a disposizione dei cittadini.
Avendo poi richiesto, una parte politica, il voto nominale per denunciare penalmente ed amministrativamente coloro che avessero votato a favore della delibera, ho voluto far conoscere agli abitanti di Casalpalocco coloro che, pur rischiando in proprio, si erano schierati dalla parte dei palocchini a prescindere dalla colorazione politica.
C'erano anche rappresentanti dell'opposizione, caro Dr. Gatti, responsabile dei D.S. di Casalpalocco, si documenti meglio!
Per quanto riguarda il nuovo centro di raccolta dei rifiuti con annesso stabilimento di compost dell'AMA, non esiste alcun accordo sottoscritto dalla precedente amministrazione per lo smaltimento gratuito del nostro verde.
Per cui, caro Dr. Gatti, responsabile dei D.S. di Casalpalocco, o Lei mente sapendo di mentire oppure dispone di documentazione non reperita nella sede del Consorzio e di cui nessuno ne conosce l'esistenza. Se così fosse, al di là della gravità della circostanza, La invito a fornirmene pubblicamente copia od in difetto a tacere sull'argomento.
È viceversa vero che questa amministrazione sta concludendo realmente con l'A.M.A. S.p.a. un accordo per lo smaltimento del verde. L'accordo non può prevedere utopistici guadagni come da Lei suggestionato, ma certamente forti risparmi e vantaggi per l'amministrazione consortile.
C'è poi un'accusa che sinceramente mi ha fatto ridere di gusto.
Secondo Lei, caro Dr. Gatti, responsabile dei D.S. di Casalpalocco, unico scopo della mia vita è quello di creare difficoltà, al Sindaco di Roma.
Ho una moglie, una figlia di dieci mesi ed un altro figlio in arrivo, un lavoro e tanti amici con cui divido la mia vita, per rispetto dei lettori non le scriverò che cosa a me interessa del Sindaco.
Mi vengono in mente però due domande: conoscerà il Sindaco questo suo grande nemico che si chiama Fabrizio Testa?
Ed un'altra, ancor più interessante: conoscerà Walter Veltroni Casalpalocco?
                                                                                                 
Il Presidente del Consorzio di Casalpalocco
                                                                                                                      dr Fabrizio Testa





Stop ai rumori del Drive In

Il Comitato Consorziati Axa ha dichiarato guerra ai rumori del Drive In.
Da due anni a questa parte, infatti, all'interno dell'area è sorta una pista per "minimoto" e "miniauto" che producono rumori simili a quelli di un branco di motorini "smarmittati", ininterrottamente, dalle 10 alle 2 di notte, specialmente nei giorni prefestivi e festivi, quando tutti, dopo una settimana di lavoro, avrebbero diritto a un po' di tranquillità.
Senza parlare delle manifestazioni di vario genere, spesso accompagnate da musica "a palla" fino a tarda notte.
Finora, i numerosi esposti presentati ai Vigili Urbani, ai Carabinieri, alla Polizia, alla ASL ed al Comune si sono rivelati inutili, ma adesso gli abitanti dell'Axa, in particolar modo quelli che hanno la sventura di abitare a ridosso del cinema all'aperto, hanno a disposizione un'arma in più.
Si tratta della recente Legge Regionale n.18 del 3 agosto 2001, che, per salvaguardare i cittadini dai rumori molesti, impone ai Comuni la classificazione del territorio per zone acusticamente omogenee sulla base della densità abitativa.
In zone a bassa densità abitativa come l'Axa (Classe 1), non potranno più essere concesse licenze per attività rumorose.
Non solo, ma le stessa legge, all'art. 29, impone ai gestori delle attività che al momento dell'entrata in vigore fossero già in esercizio, come appunto la pista del Drive In, "di presentare entro 6 mesi ai comuni territorialmente competenti la documentazione di impatto acustico prevista dall'art. 18, comma 1, ai fini della verifica del rispetto dei limiti di legge e della tutela del vicinato".
Il termine è scaduto il 2 febbraio. I "signori" del Drive In l'avranno presentata?
In presenza di "attività che determinano disagi di particolare rilevanza" il Comune ora può esigerla.
Per questo, il Comitato Consorziati Axa, a tutela del diritto alla quiete dei suoi numerosi affiliati e contando sul nuovo strumento legislativo, ha già avviato la raccolta delle firme per una petizione popolare da inviare agli organi competenti per sollecitarne l'intervento.

                                                                                                                  Comitato Consorziati Axa




LA POSTA DI ZEUS
Il Consorzio di Palocco

Sommario n° 61 - Mar. '02