La vacanza ideale? La Thailandia!
di Luca Leonardi

Esiste un criterio per stabilire la bellezza turistica di un luogo?
Un criterio oggettivo, beninteso, perché qualche masochista potrebbe trovare piacevole anche l’Afghanistan di questi giorni e, come dicevano i nostri padri, de gustibus non disputandum est.
I ricordi piacevoli legati alle persone conosciute in viaggio non c’entrano: quando entriamo in un’agenzia viaggio, la lettura di libri o guide turistiche, o la visione di documentari, più in generale le nostre esperienze contribuiscono a creare in noi delle aspettative su ciò che ci si desidera da una vacanza in un determinato luogo.
Se andiamo a Rimini non ci possiamo aspettare certo di trovare un mare cristallino o, viceversa, una sfrenata vita notturna nella campagna toscana.
Se lo facciamo e torniamo delusi dalla vacanza, siamo noi ad avere sbagliato, non il luogo scelto ad essere deludente.

Torniamo invece soddisfatti da “una bella vacanza” quando le aspettative in essa riposte hanno trovato puntuale conferma durante il soggiorno, e se magari c’è stata qualche sorpresa è stata in positivo.
O quando anche il viaggiatore più incallito, quello che difficilmente torna due volte nello stesso posto, specialmente all’estero, inizia a farci un pensierino, per un periodo magari più lungo.
La lunga premessa serve a parlare della Thailandia. Chi ama i paesaggi di mare (quelli da calendario, per intenderci!) e le spiagge che pensavate di vedere solamente nei film, se vi diverte scoprire gli aspetti di un popolo e trovate simpatia e cortesia e un sorriso sempre pronto, se amate lo shopping (e a prezzi contenuti), se riuscite a rinunciare alla carbonara e preferite scoprire una gastronomia ricca di piacevoli sorprese, beh, la Thailandia è il posto che fa per voi.
Vale le ore di aereo e i soldi del volo necessari per arrivarci e riesce a stupire anche i più ottimisti.
Una serie di piccole isole che non avranno più segreti grazie alle tipiche long tail boat guidate da pescatori che non temono alcun mare, scenari incantevoli che riempono gli occhi, una vegetazione lussureggiante che si spinge a pochi metri dal mare, palme e mangrovie a volontà e un’acqua caldissima, rappresentano tentazioni irrinunciabili.
In molti momenti mi ha ricordato la Sardegna, un altro di quei posti irrinunciabili per gli amanti del Mare, quello con la M maiuscola, con la differenza che a Krabi e Phuket la mentalità turistica è molto più sviluppata e si è capito in quale direzione muoversi con decisione per ottenere benefici economici di lunga durata.
Un posto da non perdere sono le isole Phi Phi, dove si respira l’aria selvaggia del film The Beach, con la spiaggia di Maya Bay (foto in alto) che vedeva Leonardo DiCaprio lottare con un ipotetico squalo e che vede da anni migliaia di turisti rimanere incantati dalla bellezza del luogo.
Un consiglio per chi va in Thailandia è d’obbligo: partite con la valigia vuota e riempitela nei mille mercatini che trovate ovunque, comprandone magari un’altra in loco.

Il paradiso del falso d’autore vi attende: vere finte magliette Adidas a 4-5 euro, scarpe della Nike a 15-20 euro, e poi veri finti Rolex, veri finti profumi di tutte le marche e quant’altro possa essere esposto su una bancarella.
Si possono acquistare jeans della “Lavi Strass” a 7-8 euro!
Tutto dipende dalla pazienza nel trattare i prezzi dappertutto e con tutti, cercando di “chiudere” alla metà circa di quanto richiesto inizialmente.
Giova ricordare che, diversamente dai paesi dai Paesi del terzo mondo, in Thailandia il turista occidentale non viene assalito mentre cammina da folle di venditori... anche perché la Thailandia non è un Paese del terzo mondo, ma una delle cosiddette tigri asiatiche.
Buon viaggio!

Zeus e dintorni

sommario n° 59 - Gen '02