Nostra intervista a Mario Bellavista, responsabile del 1° chiosco dei "Cancelli"
Passato, presente e futuro di Castelporziano
di Luca Leonardi

Cosa succede a Castelporziano, la spiaggia attrezzata più lunga d'Europa, meglio conosciuta come i "cancelli" e apprezzata dai romani, oltre che per la gratuità dei servizi offerti, anche per l'unicità di un paesaggio che la mano dell'uomo non è riuscito ancora a deturpare?

I quotidiani hanno recentemente parlato di questo incantevole luogo non per sottolinearne i lati positivi (e sono molti!) ma per evidenziare episodi di danneggiamenti a mezzi di soccorso e di pulizia della spiaggia.
In effetti un cancello, il quarto, è divelto da oltre un mese e ha dato la possibilità a dei vandali di entrare la notte e danneggiare dei pattini oltre a mettere fuori uso il trattore usato per la pulizia della spiaggia.
I recenti fatti di cronaca ci hanno fornito il pretesto per una lunga chiacchierata con Mario Bellavista, gestore del primo degli otto chioschi che offrono refrigerio ai numerosi bagnanti che, ogni anno di più, affollano una costa che non teme erosioni.
Grazie a un'assennata politica comunale, il paesaggio dunale è stato infatti preservato e funge da freno naturale al fenomeno dell'erosione della costa.
Se aggiungiamo che l'impatto ambientale dei fabbricati è ridotto al minimo si capisce perché la spiaggia di Castelporziano sia la più amata dai bagnanti romani, per i quali il cemento sul mare rappresenta una vergogna intollerabile.
" Dal  1990 - ci  informa  Mario  Bellavista - cinque gestori hanno acquistato dal Comune di Roma le attività commerciali costituite dai chioschi e gli atti concessori che danno titolo di occupazione delle aree demaniali sulle quali viene esercitata l'attività di balneazione.
Tuttavia, qualcuno si è
"dimenticato" di consegnarci, e noi stiamo ancora ricordandoglielo, gli atti di concessione descritti nell'atto di compravendita, per cui ogni anno viviamo strane situazioni dovute alla non completa regolarizzazione della situazione creatasi più di dieci anni fa.
Ma non è solo negligenza..."
La competenza spetterebbe alla XV Ripartizione del Comune di Roma e alla Direzione della XIII Circoscrizione (ora Municipio) che si palleggiano le responsabilità mentre i gestori dei chioschi continuano la loro attività imprenditoriale cercando, estate dopo estate, di offrire un sempre miglior servizio a turisti e romani.
Non è che il Comune ha voluto concedervi, di fatto, l'apertura notturna della spiaggia... evitando di riparare il cancello rotto?
"Veramente la convenzione firmata a inizio stagione, oltre all'aumento delle postazioni a mare a nostro carico da 5 a 8, prevedeva un ben altro tipo di apertura notturna: quella serale nei venerdì, sabato e domenica qualora l'avessimo richiesta mensilmente.
Per quanto riguarda maggio, la richiesta per il weekend del 1° maggio ci è stata accordata... per l'ultimo weekend di maggio. Per giugno confidiamo in tempi più brevi, anche perché il nostro impegno economico per un mare più sicuro lo stiamo già sostenendo...."
Quindi per il momento l'orario di apertura rimane dalle 9.00 alle 19.00?
"Anche qui ci sarebbe qualcosa da dire. Soprattutto riguardo ai fine settimana, quando la gente inizia ad arrivare ben prima delle 9.00, creando ingorghi sulla Litoranea (ma il neopresidente del XIII Municipio, Davide Bordoni ha assicurato nell'intervista che abbiamo pubblicato a pag. 24 un suo interessamento per un'apertura anticipata, ndr).
Inoltre, già dall'anno scorso, sono stati costruiti dei cancelletti adiacenti ai cancelli carrai che dovrebbero rimanere aperti fino alle 22.00, ma che vengono chiusi anch'essi alle 19.00."
Sono piccoli problemi che potrebbero essere facilmente risolti con un po' di buona volontà, ma che non impediscono agli amanti del mare e della natura di godersi un mare sempre più pulito e sicuro a condizioni economiche imbattibili (l'ingresso e l'uso degli spogliatoi e dei servizi igienici e dei parcheggi è infatti totalmente gratuito).

Problemi che sono forse dovuti alla presenza sull'arenile di più operatori, e di altri che magari sono desiderosi di entrarci.
Ai titolari dei chioschi è infatti dovuta la pulizia manuale della spiaggia e la parziale vigilanza delle dune e dei bagnanti, mentre una società privata, la Multiservizi, ha rilevato alcune delle funzioni prima attribuite ai dipendenti comunali: pulizia meccanica dell'arenile, raccolta della spazzatura, pulizia dei bagni, dei viali, dei parcheggi  e delle dune.

Ai dipendenti comunali rimane solo il controllo dei bagnanti: sono 24 gli assistenti al salvataggio impiegati nelle otto postazioni.

Il mare di Ostia

sommario n° 53 - giu '01