L'uomo che si è fatto Dio
di Carlo Barretta


Da Zeus n° 51 - Aprile 2001

La Campagna elettorale è appena iniziata e già i toni dello scontro sono divenuti più aspri.
Politici fino ad ieri equilibrati nei loro ragionamenti e misurati nelle loro espressioni, acquistano come per incanto, modi e linguaggi da Ultras della Domenica.
Convinti che gli urli e le invettive possano produrre consensi e far dimenticare la pochezza delle loro proposte.

L'avversario non si confuta con dati inoppugnabili né tantomeno con la contrapposizione di proposte serie, lo si denigra e lo si vorrebbe sopraffare a tutti i costi e con ogni mezzo.
L'Italia, Roma, la XIII vengono raffigurate come terre desolate, governate da oppressori ed usurpatori in completa essenza di leggi e regole.
Lande infide ove la stampa è stata censurata, la televisione oscurata, le imprese completamente statalizzate, la proprietà privata abolita.
Un Paese da quarto mondo, che solo la subdola propaganda comunista fa credere, ai poveri cittadini oppressi, inserito pienamente nella comunità europea e fra i sei paesi più industrializzati del mondo.
Ne viene fuori un quadro di una desolazione unica, difficilmente riconoscibile, tanto da credere che fino ad oggi si è vissuto in un sogno e solo adesso, grazie al cavaliere dell'Apocalisse, ne dobbiamo prendere coscienza.
Un senso di gratitudine per quest'uomo, pardon, per quest'uomo che si è fatto Dio, dovrebbe pervadere le coscienze, far rinsavire gli stolti, sciogliere lodi ed innalzare cori.
Alleluia, l'ora della fine della tirannide è giunta.
Sembrerebbero discorsi partoriti da menti contorte o frutto di fantasie quantomeno bizzarre, invece è tutto vero e sarebbe sciocco liquidarli con il solito sorrisetto di commiserazione, come fino ad oggi si è fatto.
Questi fanno sul serio e la cultura di cui si nutrono viene da lontano.
È la cultura dei giochini con premio, degli spot, delle telenovele, degli spettacoli luccicanti e del tifo becero.
Il tutto miscelato con un grosso quantitativo di smisurato e lucido egoismo, di matrice leghista.
Può essere una miscela altamente esplosiva e non va sottovalutata.
Per contrastarli in maniera democratica è necessario risvegliare le coscienze e misurarsi con gli elettori su tematiche concrete, ricordando loro, quando ve n'è bisogno, che i sogni, tutti i sogni finiscono all'alba.
Questi sono fatti inconfutabili e a prova di smentita, tutto il resto rimane chiacchiericcio sterile.

Carlo Barretta - consigliere DS in XIII

Maggioranza e opposizione
Sommario n° 51 - apr. '01