Il 13 maggio mandiamoli a casa!
del Dr. Fabrizio Testa




Da Zeus n° 50 - Marzo 2001




Il dado è tratto. Polemiche e tormentoni lasciano il posto alla certezza dei numeri: il Consiglio dei ministri ha deciso di fissare la data delle elezioni il 13 maggio, accorpando le politiche con il primo turno delle amministrative.
Per i cittadini finiscono le incomprensibili schermaglie sulla data delle elezioni, per i poli è l'inizio ufficiale di una campagna elettorale che si preannuncia bollente. Ma che almeno può iniziare.
Il lungo calvario di quasi quattro anni di governo di centrosinistra della Circoscrizione, si conclude con un bilancio ampiamente inglorioso e fallimentare.
Il disastro di questo governo è sotto gli occhi di tutti.

Nessun problema strutturale di questa zona è stato affrontato.
Sono previsti nuovi insediamenti per decine di migliaia di abitanti senza che nessuna strada, metropolitana ed altri servizi di prima necessità siano stati previsti né realizzati. In compenso un elenco di promesse rimaste tali.
Il centro di questo territorio è diventato, per soldi spesi e cubature da costruire, Stagni di Ostia.
Invece di realizzare nuove strade, il centro-sinistra ha di fatto dimezzato la Via dei Pescatori.
Via di Macchia Saponara oltre ad essere diventata impraticabile per traffico e smog, non verrà rifatta tutta ma solo una piccola parte, in quanto si sono privilegiate altre zone.
La situazione dell'edilizia scolastica è sotto gli occhi di tutti, la cultura è stata difesa solo da Alleanza Nazionale, le strade oltre ad essere piene di buche, continuano ad allagarsi alle prime gocce di pioggia.
Dal punto di vista politico questa maggioranza è stata per molto tempo sostenuta dal voto decisivo del candidato Presidente del polo delle libertà che, eletto con i voti di uno schieramento, ha fatto "coerentemente" da ciambella di salvataggio alla coalizione opposta.
Ecco, è stato proprio il trasformismo politico la causa prima della disaffezione dei cittadini nei confronti della politica.
Ve ne racconterò una di carattere nazionale per non fare pubblicità gratuita ai tanti trasformisti del nostro territorio.
La legislatura che si avvia a concludersi è stata caratterizzata, molto più delle precedenti, da una serie ininterrotta di passaggi di parlamentari da un gruppo all'altro.
Sono stati 82 i senatori e 134 i deputati che hanno cambiato almeno un gruppo.
Un esempio mirabile è quello del sen. Alessandro Meluzzi, che è passato da Forza Italia al gruppo misto, poi all'UDR, a Rinnovamento Italiano, ancora al misto, quindi ai Verdi per tornare ancora al misto e finire all'Udeur.
Tanta gente si improvvisa politico dopo una vita passata ad insultarli ed a fare tutt'altro.
Quando andremo al voto cari lettori di
Zeus scegliamo bene a chi dare il nostro voto.

Dr.
Fabrizio Testa - consigliere A.N. in XIII

Maggioranza e opposizione

Sommario n° 50 - Mar. '01