MERCURIO - La posta di ZEUS
da G. Marchetti, S. Canci, C.d.Q. Nuovo Infernetto 2000, M. Rossetti

Da ZEUS n° 50 - Marzo 2001


 
 

Sacrifici inutili

Signor Direttore,
abito in via Pindaro e purtroppo devo ammettere che i grandi sacrifici fatti per acquistare una casa in un centro residenziale, verde e tranquillo, dove crescere i bambini, sopportando conseguentemente trasferimenti faticosi e lunghi per raggiungere il posto di lavoro, sono stati completamente vanificati dall'abbandono di questa strada, ex consortile, attuato dal Comune di Roma.
L'inquinamento e il rumore non sarebbero sopportabili neppure all'interno di una zona industriale.
Ora però, come molti altri vicini, siamo stufi di vivere come ai margini di una favela o di una bidonville.
Gira voce che una consigliera palocchina, che forse abita all'interno di "un'isola chiusa", si stia facendo propaganda elettorale cavalcando l'allargamento di via Macchia Saponara (che porterebbe ancora più traffico e inquinamento) e il collegamento viario della parte terminale della stessa via con Dragoncello.
Ha idea questa gentile signora di che cosa comporterebbe questo?
Vorrebbe un'autostrada analoga sotto le finestre dove dormono i suoi bambini?
Crede forse che noi non paghiamo in uguale misura a lei spese consortili, ICI e altri balzelli vari?
Le nostre case, quando passano i mezzi di ogni tipo e dimensione e a tutta velocità, vibrano pericolosamente, ma a lei cosa importa.
D'altra parte anche l'arch. Finzi, in una nota del 16 marzo 1999 - prot. 5276 - spedita ad un'altra signora residente che lamentava lo stesso pericolo, rispondeva sprezzantemente di "rivolgersi direttamente all'Ufficio Stabili Pericolanti presso il Dip.to IX".
E queste sarebbero le persone cui affidare la nostra sicurezza?
                                                                                                                                Giulia Marchetti
 


 
 

Palazzi sott'acqua

Gentile Direttore,
sul numero del giornale Metro del 6 marzo u.s. ho letto due notizie su cui riflettere.
Una riguardava i "palazzi a rischio sulle rive del Tevere" dove dovrebbe essere costruito il parcheggio di via Volterra. L'altra i lavori infiniti sulla linea Roma-Lido dove finora gli operai sembravano appartenere a una specie in via di estinzione e, particolarmente, i lavori alla stazione di Ostia Antica, dove i primi scavi hanno portato alla luce reperti archeologici. Vorrei un suo parere, perché non capisco come mai qui da noi sul Tevere, e anche sotto, si possano edificare non un parcheggio ma milioni di metri cubi di cemento e perché si pensi che costruendo i palazzi non verranno trovati reperti.
                                                                                                                              S. Canci

Sono misteri della politica, che rimarranno tali fino a quando non sarà la magistratura a occuparsene.
                                                                                                                              L. Leonardi

 


 
 
 

Un nuovo Comitato di Quartiere

Con la presente intendiamo informare gli abitanti dell'Infernetto che è nato il comitato di quartiere denominato NUOVO INFERNETTO 2000.
Quest'esigenza è nata dalle numerose richieste dei cittadini che intendono essere tutelati e sempre più informati su tutte le notizie e iniziative locali che più toccano il quartiere ed avere vicino un gruppo di volontari che dia attenzione anche ai piccoli problemi, con il risultato di gettare le basi per un quartiere migliore al di là delle personali idee politiche.
I nostri obiettivi sono quelli relativi all'ambiente, sicurezza, scuola, strade, mezzi pubblici e illuminazione.
Ambiente: richiediamo che tutte le parti politiche inseriscano nei loro programmi un serio intervento di recupero di tutte le aree verdi, previste nel piano regolatore, attualmente abbandonate a se stesse, destinate a raccolta dei rifiuti e in preda agli avvoltoi che utilizzano questi spazi per scopi personali.
Vogliamo un verde pubblico e attrezzato per i numerosi bambini ed anziani residenti nel quartiere.
Sicurezza: per raggiungere quest'obiettivo in via preliminare bisognerebbe potenziare l'illuminazione attualmente inesistente e potenziare il servizio di vigilanza di VV.UU., polizia, carabinieri, tutto questo sicuramente come deterrente contro i numerosi furti che avvengono continuamente nel nostro quartiere.
Strade: impraticabili non soltanto per le automobili ma soprattutto per la popolazione.
Strade prive di marciapiedi, dove le auto passano così vicino ai pedoni che risulta essere un'avventura recarsi a piedi per accompagnare i piccoli presso le scuole o andare a fare le compere giornaliere.
Strade piene di buche e di voragini che solo grazie all'opera di alcuni cittadini sono momentaneamente recintate e praticabili.
Scuola e mezzi pubblici: altro nodo dolente dove fino ad oggi nulla è stato fatto e nulla sembra sia nei programmi dei nostri attuali politici locali.
Vogliamo che all'Infernetto sia data quell'attenzione che spetta di diritto ad un quartiere in continua crescita con la prospettiva di averne uno a propria dimensione.
Con la presente, diretta per conoscenza anche alle forza politiche locali chiediamo un pronto intervento da parte degli eletti al parlamentino locale e un serio impegno affinché l'Infernetto sia rivalorizzato e non diventi un ghetto.
Intendiamo in ogni caso organizzare una raccolta di firme, per presentare una petizione popolare al fine di impedire ancora una volta una politica di indifferenza per questo nostro quartiere.
Per informazioni, chiarimenti ed adesioni telefonare al numero 0339/7299636.


 
 
 

Lo scandalo di Via Macchia Saponara

Caro Direttore,
il 16 febbraio scorso su Teleradio Ostia ho seguito un dibattito sulla pericolosità della via Ostiense-via del Mare, presenti l'ass. Montino e l'on. Vizzani, oltre a 2 rappresentanti dell'associazione dei genitori delle vittime.
Ferma restando l'umana comprensione per persone così duramente provate, vorrei far notare alcune cose. Tutti auspicano l'unificazione delle due arterie in sensi alternativi verso Roma e Ostia e contemporaneamente la realizzazione di sottopassaggi e svincoli sempre nei due sensi di marcia che dovrebbero confluire su via di Macchia Saponara e quindi su via Pindaro.
Non una parola è stata inizialmente dedicata dall'assessore alle vittime di questa ex strada di bonifica, che corre adiacente alle abitazioni attraversando due centri residenziali in assoluta mancanza di sicurezza, né credo abbia avuto il tempo di documentarsi sui molti incidenti quotidiani davanti alle porte delle abitazioni nonostante anche lui, in un incontro pubblico ad Acilia del febbraio 2000, aveva sostenuto che non poteva sopportare ulteriore traffico.
Non ha detto nulla, ma forse non lo sapeva, sul fatto che membri della sua maggioranza, qui in Circoscrizione, reputino più vantaggioso non mettere in sicurezza quegli abitanti con marciapiedi, segnaletica, semafori e limitazioni al traffico né tantomeno si è chiesto per quale motivo il miliardo previsto dal Piano Investimenti 1999 della XIII Circoscrizione, al punto 10, per la manutenzione straordinaria di via Macchia Saponara, proveniente dalla dismissione dell'ACEA, non si sa dove sia andato a finire.
Né ha parlato di potenziare la viabilità magari semplicemente asfaltando le molte strade della Madonnetta vecchia, ancora sterrate a differenza di altre zone dove si asfalta e si riasfalta sottraendo i pochi finanziamenti dove invece ci sarebbe più necessità.
Solo l'on. Giacomo Vizzani ha fatto notare che via Macchia Saponara e via Pindaro non possono essere trasformate in autostrade urbane, ribadendo quindi la necessità di rivedere la viabilità, di realizzare strade alternative, di costruire i marciapiedi da ambedue i lati e di installare semafori, attuando quindi tutte le misure necessarie a tutelare la salute e la sicurezza degli abitanti, altrimenti a breve si dovrà costituire l'associazione vittime delle due vie, sia per gli incidenti che per l'inquinamento.
A quel punto anche l'Assessore Montino ha dovuto ammettere che in questa zona le cose sono da riconsiderare.
Cordialmente.
                                                                                                                              M.Rossetti
 


 

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