L'ombelico del mondo
di Carlo Barretta


Da Zeus n° 50 - Marzo 2001


È proprio vero!
Quando si incomincia a suddividere, alla fine si giunge a comporre delle microentità che tendono a considerarsi il centro di ogni interesse.
Nell'ultimo numero di questa rivista, una tale sensazione emerge con vivida chiarezza.

Una strada di servizio per migliaia di abitanti, viene rivendicata non nella sua interezza, come sarebbe giusto e logico, ma si arriva fino al punto di contare le case che si affacciano sui futuri marciapiedi, considerando lo spazio antistante come fruibile e necessario ai soli proprietari.
A nessuno scatta l'idea che i marciapiedi sono utilizzati da tutti e servono a collegare realtà abitative distanti fra di loro come Acilia Sud, S. Giorgio, Prato Cornelio, Macchia Palocco con l'Axa.
Nessuno immagina quanto ridicolo sarebbe stato costruire due tronconi di marciapiedi non comunicanti, con un bel buco al centro.
Si parla spesso della necessità di ricucire il territorio, quando poi la si tenta in modo estremamente limitato scattano i rifiuti e si intravedono le paure di possibili promiscuità.
Come se tutto ciò non bastasse qualcuno, spinto dalla cultura del sospetto e dalla critica negativa a prescindere, arriva ad attribuire al sottoscritto la responsabilità della decisione, insinuando fra le righe interessi territoriali od elettorali.
Quanto sostenuto con finta ingenuità è palesemente falso e facilmente smentibile.
La decisione è stata presa all'unanimità, con il voto favorevole dell'opposizione tutta ed in virtù delle considerazioni sopra esposte.
Mi auguro che il consigliere Zongoli, per onestà intellettuale, senta il dovere di confermarlo, vista la sua assidua presenza su questa rivista.
Se così non fosse, i verbali della commissione sono a disposizione, essendo peraltro atti pubblici.
Mi preme inoltre aggiungere che il sottoscritto non ha i poteri che erroneamente gli si attribuiscono, in quanto le Commissioni servono soltanto ad istruire gli atti e che le decisioni vengono prese a maggioranza, come si usa in un regime democratico.
Peraltro la Commissione LL.PP. nella stragrande maggioranza dei casi approva con l'unanimità dei consensi le decisioni che da essa ne scaturiscono, in uno spirito di amministrazione del territorio che travalica le differenze politiche o i piccolo interessi di bottega.
Tutto ciò mi è stato sempre riconosciuto dall'opposizione di cui mi onoro di godere la stima, peraltro ricambiata stante l'impegno e la frequentazione assidua nelle commissioni che ho avuto il piacere di presiedere.
Questi sono fatti inconfutabili e a prova di smentita, tutto il resto rimane chiacchiericcio sterile.

Carlo Barretta - consigliere DS in XIII

Maggioranza e opposizione
Sommario n° 50 - Mar. '01