Nostra intervista al consigliere, Pier Paolo Zaccai, sul tema dell’elettromagnetismo

È dell'Italia il record
nel numero di antenne!

Incontro Pierpaolo Zaccai, 32 anni, consulente del lavoro e membro del CdA dello Studio Professionale Associato di via delle Baleari, consigliere circoscrizionale di A.N., nel suo ufficio elettorale.
Motivo dell'incontro è conoscere l'iter che ha portato il Consiglio della XIII Circoscrizione ad approvare all'unanimità la risoluzione presentata dai consiglieri del Polo delle Libertà sull'inquinamento elettromagnetico.
Allora Pierpaolo, puoi spiegare brevemente a chi legge che cosa significa?
Bisogna partire da lontano, quando l'Amministrazione Rutelli con deliberazione n.84/95 ha modificato integrando le N.T.A. di P.R.G. inserendo all'articolo 3 la possibilità di installare antenne ricetrasmittenti per l'erogazione del servizio pubblico di telefonia cellulare e similari in tutte le zone del vigente P.R.G..
Successivamente la Giunta regionale presieduta da Badaloni, con legge regionale n.4/97 ha stabilito di delegare a Provincie e Comuni le funzioni amministrative.
Solo in virtù di queste premesse è stato possibile per la Giunta Rutelli approvare la deliberazione n. 5187 del 29 dicembre 1998, che di fatto ha stabilito la possibilità di installare su edifici di civile abitazione gli impianti di ricetrasmissione del segnale RB.
È vero, anche da noi all'Axa la prima antenna è spuntata nel febbraio del 1999 e poi è stato tutto un proliferare di impianti.
Ora capisco perché quando cercavo di contattare qualcuno al Comune di Roma mi trovavo davanti un muro di gomma: forse erano loro i responsabili di quella aggressione alla salute umana. E adesso?
In realtà l'inquinamento elettromagnetico rappresenta un problema sempre più grave che, in quanto non male visibile, è stato imprudentemente sottovalutato.
Basti pensare che in Italia operano 1/3 delle T.V. e radio rispetto a quelle presenti nel resto del mondo e abbiamo 700 emittenti televisive e 2400 radiofoniche.
Inoltre abbiamo il record del numero di antenne nel mondo: circa 35.000 contro le 12.000 degli Stati Uniti!
E questo è accaduto tutto in questi ultimi anni a causa della famigerata delibera n. 5187.
È vero che, improvvisamente, forse a causa dell'approvazione da parte della giunta regionale Storace della delibera di novembre 2000 che abbassava la potenza da 6 a 3 volt/m, la giunta Rutelli ormai prossima alla fine del mandato approvava la delibera n.211 dell'11/12/2000 che abroga integralmente la delibera "mostro" n.5187.
Nella risoluzione, tra l'altro, si chiede di stabilire nuove misure di protezione e garanzia per la salute umana; che il IX Dip.to fornisca i dati dettagliati del catasto elettronico; che con provvedimento d'urgenza vengano comminate sanzioni a quei gestori di telefonia mobile che installino abusivamente delle stazioni R.B.; che gli stessi a proprie spese realizzino delle schermature del segnale nel lobo di emissione delle onde elettroma-gnetiche (film riflettenti tipo telo polimerico capaci di attenuare il campo elettromagnetico); che venga riconosciuto anche ai conduttori con contratto di locazione il diritto di partecipare alla scelta dell'Ente sulle installazioni.
Speriamo che questo improvviso interesse per l'elettromagnetismo da parte di chi finora lo ha ignorato non sia riconducibile all'enorme quantità di finanziamenti previsti nell'art.112 della legge Finanziaria.
Possiamo sperare che, con queste nuove unità di misura e di cautela, verranno rimosse tutte quelle antenne che dovessero dare un cumulo di radiazioni oltre quello previsto dalla normativa?
Con Davide Bordoni, Beatrice Lorenzin, Stefano Cardinali, M. Carla Franceschini, Fa-brizio Testa e Francesco Zongoli abbiamo lavorato per questo e, con il vostro aiuto, continueremo a farlo.
Proseguiremo questo discorso nell'ambito del Convegno organizzato dal Comitato di Difesa Civica e Ambientale di cui è presidente Bianca Maria De Luca.
Tale convegno avrà luogo il 25 marzo p.v. alle ore 10.30 presso l'Hotel Kursaal di Ostia Lido.
Per informazioni: 06 52.50.479

Della Salute
Somm. Mar. '01 - N° 50