C. d. Q. AXA
Inquinamento doc
di Margherita Rossetti

Dopo il Chianti con il gallo o con il putto, l'olio extra-vergine toscano, il parmigiano reggiano, il prosciutto di Parma e il lardo di Colonnata è stata scoperta una nuova ricchezza nazionale degna della Denominazione di Origine Protetta... l'inquinamento acustico e ambientale!

Non ho la febbre alta né sono impazzita. Leggendo il programma della maggioranza circoscrizionale sul sito web del nostro giovane e bel presidente, al punto 3, "Il ruolo strategico dell'entroterra", dopo i tanti "faremo" elettorali che sembrano ripresi da altri programmi mai realizzati come i soliti problemi della lotta all'abusivismo, del raddoppio di via di Acilia e del sottopasso sulla Colombo, del blocco delle grandi lottizzazioni convenzionate con buona pace dei nuovi palazzinari ecc.ecc., quello che salta agli occhi è la "svolta": il nostro giovane, loquace e telegenico presidente prende "l'impegno di eliminare il traffico pesante nel tratto urbano di Ostia Antica".
Lo stesso tema viene ripreso da esponenti dei Verdi su un giornale locale del novembre scorso, dove, in un articolo a firma Angelo Bonelli, si parla dell'urgenza di "
individuare finanziamenti per realizzare una bretella con il fine di limitare il traffico sulla parte di Via dei Romagnoli relativa al tratto urbano di Ostia Antica e di trovare analoghe soluzioni anche per il centro di Acilia".
In entrambi i casi, infatti, l'alto grado di inquinamento acustico, a detta dello scrivente, richiede "
interventi a tutela della salute dei cittadini e dell'ambiente, sollecitati anche dall'Assessorato all'Ambiente del Comune di Roma".
Nessuno è più d'accordo di me sulla limitazione soprattutto del traffico pesante. È difficile però spiegare questa crociata da parte dei nostri imparziali amministratori verso quelle zone.
A parte il monossido di carbonio, in percentuale molto simile tra le due zone, come mai il Biossido di Azoto in proporzione tra 54 e 71 e i 62,5 decibel notturni di Via dei Romagnoli sono più pericolosi per la salute del Biossido di Azoto in proporzione tra 68 e 93 e dei 63 decibel notturni di Via Pindaro-Via di Macchia Saponara?
È questo uno dei misteri, nonostante qui la rilevazione sia stata fatta in uno spiazzo aperto e non tra palazzi, in assenza di incolonnamenti e soprattutto sia stata "
dimenticata" la rilevazione del benzene!
L'altro è che, all'epoca delle rilevazioni nella nostra zona, quelle fatte in città in zone "
calde" davano risultati elevatissimi mentre adesso, a confronto con quelle di Via dei Romagnoli, a Roma.... le percentuali sono diventate la metà o addirittura un terzo.
Inoltre per la nostra zona sono state sistematicamente ignorate sia le raccomandazioni di attenzione per il pericolo che per la grave situazione igienico-sanitaria, che non è circoscritta ma investe un'area molto estesa, inviate al presidente della XIII Circoscrizione e al Comandante dei VV.UU. da parte del difensore Civico della Provincia di Roma e dall'Assessorato all'Ambiente del  Comune non di Canicattì ma di Roma.

Anche all'interrogazione, presentata in data 13/11/2000 al Sindaco, una volta verde attento ai problemi dell'ambiente, e agli assessori competenti, dal consigliere comunale Bruno Prestagiovanni non è stata data risposta.
Sembra invece che personaggi in campagna elettorale vorrebbero che fosse approvata non la realizzazione dopo 8 anni della Via sul Canale Palocco, dove, in barba alle lettere presidenziali, le 5 ville abusive sono state anche dipinte esternamente; non il previsto allargamento di Via del Fosso di Dragoncello con relativi tre ponti; non la riapertura ai due sensi di marcia di Via dei Pescatori, diventata ormai una specie di favola, o la sistemazione del tratto fino a Piazza Eschilo dove ormai non riesce a passare più nessuno; non la riapertura della via Don Giovanni  Calabria, improvvisamente chiusa  da una sbarra  né tantomeno quella

di Via di Saponara, dove la realizzazione del parco Arcobaleno ha dato sì un polmone di verde ai residenti e ha sottratto aree alla speculazione, ma qualche problema negativo per le zone circostanti lo ha avuto (solo per sottolineare che quando tocca da vicino, l'equazione ambiente=salute diventa una cosa seria e degna di tanta attenzione, quando riguarda gli altri si parla di difesa degli "orticelli").
Niente di tutto questo, ma si è avuta la trasformazione di Via Pindaro e di Via Macchia Saponara in una sorta di tangenziale su cui convogliare tutto il traffico verso la Colombo e questo alla faccia della tanto sbandierata attenzione alla salute delle persone.
Forse per gli "
ambientalisti di casa nostra" siamo una specie di mutanti che se non sniffano benzene e particolato (altamente cancerogeni) si ammalano.
O forse pensano che i circa 20.000  veicoli tra leggeri e pesanti, che transitano giornalmente da queste parti, siano stati forniti dal prof. Rubbia di un bel motore all'idrogeno!  Oppure può darsi che i nostri attenti amministratori non conoscano l'articolo 3 della nostra Costituzione e giudichino importante la salute delle persone a seconda se siano vicini o meno a loro.
Spero che, quanto prima, persone oneste vogliano spulciare tra queste carte, a disposizione sia nella redazione di ZEUS che presso B.Maria De Luca, per verificare se esistano responsabilità penali e se queste siano perseguibili.
Poiché sembra anche che si siano verificati molti casi di gravi malattie, chi ha notizie in tal senso può mettersi in contatto con il presidente del Comitato di Difesa Civica e Ambientale, Bianca Maria De Luca, al n° tel. 06.5250479, per coordinare eventuali iniziative.

c.d.q. axa

Sommario n° 48 - Gen. '01