Il gruppo "gl"

             Il suono che questo gruppo ha in italiano (gl + i, ia, ie, io, iu, iuo), nel dialetto non esiste; viene sostituito da una
i (che ho reso graficamente con j) la quale assume un suono simile a quello che si emette pronunciando la parola iole.

             Talvolta anche il gruppo "gh" seguito da i (ghianda) in dialetto diventa j (janna).

             La consonante "s"

            La
s ha due suoni: dolce come in rosa, svenire; aspro come in sale, sapone, anche se è difficile dare regole per distinguere i due suoni. Nel nostro dialetto tuttavia il suono aspro prevale su quello dolce.

             Normalmente è dolce davanti alle consonanti g, l, r, d, n, b, m, v; è aspra davanti alle consonanti c, t, p, f, in principio di parola seguita da vocale, dopo una consonante o se è raddoppiata.

              Avremo quindi ad esempio:

e

             Molte volte la s doppia diventa però sc palatale come in pettirrusciu (pettirosso), rusciu (rosso) oppure doppia z come in matarazzu (materasso). Notare anche la doppia "r" di "pettirrusciu".

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