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'A pista. L'insaccatura della carne di maiale era uno dei pił importanti fra gli avvenimenti che potevano capitare durante i bui e freddi mesi dell'inverno ed era anche il coronamento delle fatiche e delle attenzioni dedicate "au pórcu". Si effettuava in coincidenza dei giorni pił freddi di dicembre e gennaio in cui, dopo aver macellato l'animale e tenuto al freddo " 'e pacche ", si aspettava con impazienza "u pistarólu", facendo congetture su quante "sfiérze de sargģcce", quanti chili "de lonze", "de ciałsculi" o "de prisciłttu" se ne sarebbero ricavati. Finalmente, col sacco degli strumenti in spalla, u pistarólu arrivava. Si metteva all'opera separando con attenzione i vari tagli di carne, poi cominciava a macinare e insaccare. Per l'occasione si accendeva un bel fuoco "de legna vņna": c'era da "strusce l'assógna pe fa' ó strutto", da "sbójentą i budélli", da "cņce 'a coppa"... . Tutti osservavano con attenzione, pregustando una buona cena a base di carne. A cica perņ perché "ó saląto" doveva bastare per tutto l'anno.
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