Cara elettrice, caro elettore,

se tu, come me, non ti sei lasciato “ defuscare” l’attenzione dagli squilli di tromba, piuttosto che dai botti e dai fuochi d’arteficio  che hanno accompagnato l’approvazione del Piano Regolatore di Pomezia, allora ti sarai accorto che:

nel firmamento politico pometino è in atto il goffo tentativo di propinare agli elettori  il Remake di un vecchio film dal titolo” I  QUATTRO  SIAMO NOI” La qualità del cast, scenografia e trama, però, sembra precludere ogni ambizione di successo:

manifesti dal contenuto esilarante ed incomprensibile quale” il passato è storia, il presente è un regalo”, sembrano agevolare l’insuccesso di simile iniziativa perché il passato, per essere Storia, deve essere scritto e non raccontato a voce o, peggio ancora,  cantato, altrimenti esso viene annoverato nelle storie da raccontare agli amici a tempo perso. Sostenere poi che il presente si chiama cosi perché è un regalo è un concetto astratto, ma se si volesse calare nel contesto del manifesto allora verrebbe spontaneo  domandarsi chi sia il donante  e chi il beneficiato:

che nei messaggi dei candidati non sembrano emergere proposte volte al miglioramento della qualità della vita, della sanità, dei servizi socio-sanitari ed assistenziali, della scuola. Stai tranquillo perché di questi problemi ne parleremo presto.

 

Ma adesso ti lascio perché non vorrei annoiarti . Ci risentiremo presto. Ti raccomando di non dire a nessuno quello che ti ho detto sottovoce. Ciao.

 

 

Luciano Paris