Per un tuo sospiro io do sfogo a viventi note di gioia o di dolore.
Sono una sola cosa col tuo canto, che sia mattutino o notturno, che entri tra i raggi del sole o tra le ombre della sera..
Se dovessi perdermi nella fuga di questa musica, non ne patirei, tanto questa melodia m’è cara.
- da Petali sulle ceneri - ___________
Lascia il tuo cuore scoppiare finalmente, cedi, gemma, cedi. Lo spirito della fioritura s’è abbattuto su di te. Puoi rimanere ancora bocciolo?
- da Petali sulle ceneri - ____________ |
Amor mio, il tuo poeta una volta ideò un canto epico nella sua mente. Ahimé! Non fu prudente e andò a cozzare, facendo naufragio contro i bracciali che adornano i tuoi piedi. Si ruppe in brani di canti, che si sparpagliarono ai tuoi piedi. Tutto il mio carico di leggende, d’antiche guerre, fu preda delle onde ridenti, si riempì di lacrime e affondò. Devi ricompensarmi della mia perdita, amor mio. Se è svanita la mia pretesa di fama immortale dopo morto, rendimi immortale da vivo! Allora non rimpiangerò la mia perdita, né ti farò altri rimproveri
- da Il Giardiniere -
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I miei occhi ricevono la tranquillità del cielo, ed ecco che sento passare in me ciò che sente un albero le cui foglie, semiaperte come coppe, straripano di luce.
Un pensiero torna frequentemente nel mio cuore, come questa bruma che sfiora i prati, mescolandosi al mormorare dell’acqua, agli stanchi sospiri della brezza.
Immagino d’avere già vissuto nell’infinito delle cose di questo mondo e che, a questo infinito, ho dato i miei amori e i miei dolori.
- da Petali sulle ceneri -
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Il pensiero di te m’accompagna senza tregua, Amore, potresti, tornando, non pensare solo a me, avendo possibilità di scelta. La mia vita trascorre aspettandoti, quando tu ricordassi, potresti non venire solo da me!
Nel mio letto, da solo, resto intere notti in attesa. La luce della mia lampada scompare solo all’alba, quando i miei occhi sono stanchi d’aver molto tempo vegliato.
Piena d’ogni bellezza, tu cammini cantando e trascorrendo ore felici... Se potessi mescolare a tutto questo i miei passi, se la sorte mi facesse ritrovare quel tempo gioioso!
- da Petali sulle ceneri -
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Lei è vicina al mio cuorecome un piccolo fiore alla terra. Lei è dolce come il sonno che viene per il corpo stanco. L’amore che provo è la mia vita, che scorre veloce come il fiume durante le piene dell’autunno, che scivola in sereno abbandono. Le mie canzoni sono una sola cosa col mio amore, come l’acqua che mormora con le sue onde, le sue correnti.
- da Dono d’amore -
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Amica mia, questa sera mi sembra che, attraverso mondi innominabili dove già siamo vissuti, abbiamo lasciato il ricordo della nostra unione, Tu e Io. Quando leggo antiche leggende, ispirate da passioni spente, oggi, mi sembra che una volta eravamo una persona sola, Tu e Io e che la memoria ritorni a quel tempo...
Immagino che il mattino, che trasfigurava la terra in secoli annullati, abbia introdotto ancora qualche ragione nel tuo cuore, come nel mio. Perché il nostro cuore rimane eternamente giovane nella vecchiaia delle ere, e l’universo intero diventa così testimone del nostro amore.
- da Petali sulle ceneri -
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Io e la mia donna giochiamo questa notte al gioco della morte. La notte ci circonda scura, le nuvole in cielo sono capricciose, le onde infuriano nel mare. Abbiamo lasciato il nostro letto di sogni, abbiamo spalancato la porta e siamo usciti, io e la mia sposa. Ci mettiamo sull’altalena, il vento tempestoso ci spinge. La mia donna si alza con gioia e timore, si stringe al mio petto e trema. Per lungo tempo l’ho servita teneramente. Le feci un letto di fiori e chiusi le porte per tener lontano dai suoi occhi la luce troppo forte. La baciai dolcemente sulle labbra, mormorando gentile al suo orecchio, finché quasi sveniva dal languore. Lei si perdeva in una nuvola d’infinita dolcezza non rispondeva alle mie carezze, i miei canti non riuscivano a scuoterla. Questa notte è giunto dalla foresta il grido della tempesta. La mia sposa si è alzata tremante, mi ha preso la mano ed è uscita. I suoi capelli sono sciolti al vento, il suo velo s’agita, la ghirlanda di fiori ondeggia sul suo petto! Il soffio della morte l’ha tuffata nella vita. Siamo faccia a faccia, cuore a cuore, io e la mia donna.
- da Il Giardiniere -
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Credo d’averti visto in sogno prima di conoscerti, tali sono le precognizioni d’Aprile prima della pienezza primaverile.
La visione avuta da te non è venuta quando tutto era impregnato dal profumo del sal fiorito, quando lo scintillare del fiume al tramonto aggiungeva una frangia al biondeggiare della sabbia, quando i frastuoni dei giorni estivi vagamente s’intrecciavano?
Sì, ironica e sfuggente è stata la visione che ho avuto del tuo viso, in ore evase da ogni realtà!
- da Petali sulle ceneri -
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Vieni come sei, non indugiare a farti bella. Se le trecce dei capelli sono sciolte, se la riga non è dritta, se i nastri della veste sono slacciati, non badarci. Vieni come sei, non indugiare a farti bella.
Vieni in fretta, sull’erba, a passi veloci. Se la rugiada scioglie la rossa pittura dei tuoi piedi, se i bracciali con le campanelle s’allentano alle tue caviglie, se cadono le perle della tua collana non badarci. Vieni in fretta, sull’erba, a passi veloci!
Non vedi quante nuvole oscurano il cielo! Stormi di gru si levano in volo dall’altra riva del fiume e raffiche improvvise di vento passano veloci sulla brughiera. Il gregge impaurito corre verso gli ovili del villaggio. Non vedi quante nuvole oscurano il cielo? Invano accendi la lampada della tua toilette, il vento la sbatte e la spegne. Chi potrebbe dire che le tue palpebre non sono tinte di ombretto nero? I tuoi occhi sono più oscuri delle nuvole minacciose. Invano accendi la lampada della tua toilette per prepararti.
Vieni come sei, non indugiare a farti bella. Se la ghirlanda non è bene intrecciata, che importa?
- da Il Giardiniere -
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