di Luca Gandolfi
Stadera
un tempo eri un bel quartiere.
Stadera oggi:
sogni infranti
nelle persiane rotte;
parole al vento
nei citofoni mancanti;
lettere mai giunte
tra le caselle appoggiate ai muri;
scalini troppo alti
per chi non può camminare.
Ascensori
Dove siete?
Perché non funzionate?
Lavori iniziati …
sospesi e mai finiti.
Tra buchi lasciati aperti nei muri,
tubi del gas tra le scale,
finestre rotte
e scarafaggi in cucina
chi ha più voglia di alzarsi la
mattina?
E dopo un anno
"luce fu".
Ma quanto tempo
per due lampioni nuovi!
Stadera
la tua gente è paziente
aspetta e spera
che la promessa si avvera!
Speranza di un sogno
di un PRU che un giorno
ridoni la luce
ai loro occhi.
E fino ad allora
la tua gente cammina
tra siringhe rosse di sangue malato,
tra preservativi e fazzoletti usati
da fighe facili o mercenarie
e da amanti poco romantici.
Stadera
di promesse ne hai sentite tante …
i fatti mancano!
J’ACCUSE
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