Un Inganno
2° parte
 

Un tonfo lo fece voltare dall’altra parte.
<<Desmond? Siete voi?>>sussurrò nel buio
<<Maledizione...la giacca mi si è impigliata...un attimo....ecco...>>
<<Da questa parte, venite e fate piano per carità!>> e gli fece cenno di infilarsi nella porticina che stava tenendo aperta.
Jean Paul seguì il padrone di casa attraverso un corridoio stretto, finchè non sbucarono in uno più ampio, illuminato da candele poste nei bracci appesi al muro.
<<Cercate di far piano - ribadì Desmond, - a quest’ora dormono tutti...e anche io dovrei dormire!>>
<<Vi ringrazio, siete un vero amico!>>
Il marchese lo scortò fino ad una porta.
<<Ssh! Mettetevi dietro la tenda viola e non muovetevi da lì, mi raccomando, ne va della mia vita! Mia sorella mi ammazzerebbe e se solo lo sapesse mia madre...beh, lasciamo stare!>>
Esitò un poco prima di farlo passare.
<<Ma guarda come vi siete ridotto amico mio....e per una donna, oltretutto!>>
<<Desmond, lei non è una donna come tutte le altre - disse Jean Paul con aria sognante - voi non sapete cosa mi procura il solo vederla, non potete capire!>>
<<Entrate adesso, e smettetela con queste storie!>>
Detto questo, il marchese de Volanges aprì piano la porta davanti a loro e lo fece passare.
Una spessa cortina viola, divideva l’anticamera con la camera da letto vera e propria della marchesina Michelle de Volanges.
Come l’amico gli aveva chiesto, Jean Paul rimase fermo, immobile dietro di essa.
Secondo voi perchè si incontrerebbero di sera, nei suoi appartamenti privati a palazzo Volanges..
Quella frase, non sapeva perchè, ma gli rimbombava nella testa come un tamburo.
Tacque, in attesa che qualche suono o rumore lo avvertisse che dall'altra parte c'era effettivamente qualcuno.
Sospiri, gemiti, parole sussurrate a metà...era chiaro.
La curiosità ebbe il sopravvento e, venendo meno agli accordi pattuiti con il marchese, scostò un poco la tenda e quello che vide ebbe il potere di sconvolgerlo.
Due donne, che si abbracciavano spasmodicamente, buttate su di un letto: si spogliavano a vicenda, due corpi illuminati solo dalla luce fioca di una candela.
Sembravano due divinità da tanto erano perfette...ma una di loro lo era di più.
E quella era Oscar de Jarjayes.

Da quanto tempo era lì? Non lo sapeva.
Poteva arrivare qualcuno, ma non gli importava.
Non riusciva a staccare lo sguardo da quello spettacolo sorprendente.
Era eccitato.
Le sue mani erano presto corse verso il basso, come a rispondere ad una muta richiesta di aiuto.
Oscar....mai avrebbe pensato che sapesse...compiere dei gesti simili, mai.....
Nelle sue fantasie tante volte l’aveva immaginata, ma vederla davanti a lui, in tutta la sua splendente bellezza e femminilità...no, mai!
Era uno spettacolo al di sopra di ogni più umana considerazione da tanto che era bello.
Non udì neppure che Desmond de Volanges lo chiamava attraverso la porta chiusa.
Non voleva andarsene, non ancora!
<<Jean Paul, volete venire fuori si o no!>>
A malincuore richiuse la tenda, non prima però di aver dato un’ultima occhiata alla donna addormentata a pancia in su nel grande letto, con la sua amante appoggiata al suo seno.
Arrivederci, mia giovane signora, arrivederci a presto! Giuro che un giorno direte a me ciò che vi ho sentito dire questa notte!
<<Allora, soddisfatto?>> chiese il marchese quando lo ebbe accompagnato fuori dal palazzo.
<<Amico mio....non so che dire....ringrazio Dio che mi ha concesso di assistere allo spettacolo più bello della mia vita!>>
L’amico lo guardò con aria divertita.
<<Jean Paul, dimenticatela vi prego..vi fareste solo del male..>>
<<Oh finitela! Dopo quello che ho visto questa notte il mio desiderio di possederla è diventato incontenibile!...Devo averla Desmond! E l’avrò, ad ogni costo, l’avro!>>
<<Jean Paul...>>
Il marchese lo guardava con aria compassionevole.
<<...e voi mi aiuterete!>>

Venne mattina.
Jean Paul non era riuscito a chiudere occhio e maledì la sua dolce fissazione per non averlo fatto dormire.
Si fece aiutare a cambiarsi d’abito, non mangiò neppure  e corse fuori.
Arrivato al cortile della piazza d’armi attese come sempre il passaggio di Madamigella Oscar.
Finalmente da lontano la vide.
Splendida, statuaria, più bella che mai.
E le venne alla mente lo spettacolo sublime a cui aveva assistito la notte prima.
Sarebbe riuscito a rimanere impassibile?
Come al solito le passò accanto e non fece una piega, né un gesto di saluto.
<<Madamigella Oscar…>> si scoprì timido
Lei si fermò davanti a lui e sospirò, prima di salutarlo.
<<Conte de Prés, posso fare qualcosa per voi?>> la sua educazione non le permetteva di mancare di rispetto a nessuno.
<<Madamigela Oscar, vorrei sapere se posso sperare….>>
<<Conte de Près venite al dunque vi prego, i miei impegni mi chiamano>>
<<Comandante de Jarjayes, io ho sempre cercato di essere educato con voi. Perché non usate un tono un poco più amichevole verso di me..>>
<<Monsieur, - sospirò - io non ho nulla contro di voi, ma spero vogliate capire una volta per tutte che io…insomma…non sono il genere di donna che …..>>
<<Oscar, vi prego, non continuate. Non è il caso. Ho capito benissimo ciò che intendete. D’accordo, non vi importunerò più, ve lo prometto, ma vi prego, non ce l’abbiate con me solo perché io..vi amo>>
<<Conte de Prés…>>
<<Jean Paul>> la corresse lui
<<Conte de Prés - riprese lei, senza badare alla sua interruzione - vi chiedo solo di dimenticatemi e sarà meglio per voi.>>
<<Oscar, vi prego, almeno datemi una speranza, non vivrò che di quella>>
<<Siete un uomo, non umiliatevi così per una donna che vi ha rifiutato. Non avrete problemi a sostituirmi, arrivederci>>
E con queste parole si allontanò, più altera che mai.
Oscar Francoise de Jarjayes, siete il mio tormento, pensò e un mezzo sorriso gli increspò le labbra.

***

Qualche giorno passò da quella famosa notte.
Jean Paul aveva pagato a caro prezzo la sua “scorribanda” notturna perché, grazie ad un raffreddamento, era stato costretto a passare a letto qualche giorno, salassato dai medici.
<<Conte, il marchese de Volanges chiede di essere ricevuto>>
<<Fallo passare….Desmond! Accomodatevi!>>
<<Buon giorno Jean Paul, volevo sincerarmi sulla vostra salute. A corte si mormora che non ve la passiate molto bene.>>
<<Niente che non possa essere superato amico mio! Ho avuto un  poco di febbre ultimamente….ma ditemi Desmond, vostra sorella come sta?>>
<<…Oh la mia piccola Michelle sta ….bene, in linea di massima intendo. Conte de Prés, sono venuto per parlarvi proprio di questo, sapete sembra che le cose ultimamente si siano...evolute...e voi in teoria potreste anche trarne profitto….>>
<<Credo di non capire>>
<<Mio padre ha deciso di dare in sposa mia sorella al Duca Jerome de Brissac>>
<<Ma non mi dite! E vostra sorella come l‘ha presa?>>
<<Provate un poco a indovinare …>> proseguì il marchese con aria divertita.
Desmond si accomodò sulla poltrona e dalla tasca della vestaglia, tirò fuori una tabacchiera.
<<Volete favorire?>>
Jean Paul fece un cenno di diniego e l'amico prese una pizzicata di tabacco e se la portò alle narici.
<<Oscar Francois de Jarjayes, secondo voi sa qualcosa?>> chiese Jean Paul
<<E’ probabile>>
Calò il silenzio tra i due uomini.
<<Jean Paul, frequentate qualcuno ultimamente?>>
<<Uhm…- finse di pensarci, come se dovesse fare mente locale - avete presente la piccola Denise De Moreau? Creatura adorabile, ma ..- sospirò con aria afflitta - figuratevi che una sera eravamo nel mio calesse e mentre la conducevo a casa, senza rendermene conto mi ritrovai la sua piccola manina dentro patta dei miei pantaloni…mh mh mh!!>>
Ridacchiò con aria divertita
<<Oh Jean Paul ! - esclamò con finto disgusto il marchese de Volanges - e voi che avete fatto?>>
<<Ho fermato il calesse e le ho delicatamente estratto la mano>>
<<Giusto! >> annuì Desmond
<<…dicendo che era il mio turno!!>> concluse Jean Paul
E scoppiarono a ridere!
<<Conte de Près, vorrei confidarvi un segreto.>>
Jean Paul lo guardò con aria incuriosita
<<Mio padre soffre di gotta e ultimamente era peggiorato visibilmente. Gli fu consigliato di rivolgersi ad un …medico particolare. Un certo Cagliostro.>>
<<Ne ho sentito parlare, pare sia una specie di guaritore…trova un rimedio per tutto>>
<<Già, ed è così. Mio padre, da quando prende uno dei suoi intrugli, sembra un’altra persona. Dorme tutta la notte senza svegliarsi.>>
<<Siete venuto fin qui per raccontarmi della gotta di vostro padre?>>
<<Jean Paul, se volete potrei procurarmi un poco di quell’ intruglio…>>
<<Non ho la gotta Desmond,  - si era alzato in piedi e gli aveva dato le spalle - ho solo un poco di…..>> si interruppe e si voltò d’improvviso, perché solo allora capì cosa gli stava proponendo l’amico.
<<…Non potrei mai andare a letto con una donna drogandola! >>
<<Avete altra scelta? Oscar Francois de Jarjayes non si concederà mai a voi spontaneamente e questo lo sapete benissimo, anche se non volete ammetterlo, l’unico modo per averla è….>>
<<Non ho mai costretto nessuno ad amarmi con l’inganno. Meno che mai costringerò la donna di cui sono.... - sbuffò - andiamo a fare due passi Desmond, ho voglia di camminare un poco>>
Jean Paul de Près si preparò e fece approntare il calesse.
Poco dopo erano a Versailles.
<<Era un po’ che non passeggiavo da queste parti>> disse Jean Paul mentre attraversavano il parco del castello, elargendo saluti e inchini ad ogni dama che incrociavano
<<.. e il paesaggio mi sembra diverso>>
<<E’ la voglia che avevate di uscire, ma non è cambiato nulla a corte>>
<<Già….oh, guardate, sua Maestà la Regina..>>
Maria Antonietta passò a fianco a loro a testa alta col solito stuolo di dame al seguito. Alla fine di tutto il corteo c’era Madamigella Oscar.
<<Il centro dei vostri desideri...>> sogghignò Desmond de Volanges, facendo un mezzo cenno in direzione della ragazza.
Era splendida come sempre, ma a Jean Paul, che non la vedeva da qualche giorno, parve ancora più bella del solito.
La osservò sfilare davanti a lui, senza ovviamente che lo degnasse di uno sguardo. Quando lo superò, erano talmente vicini che il suo profumo dolce e amaro gli impregnò le narici, riuscendo ad eccitarlo.
<<Desmond….parlatemi ancora per bene di quell’intruglio!>>
L’amico sorrise
<<Certo Jean Paul, quando volete>>
 

Fine 2° parte
 

                                                                                                                                    Alex
 

 

Torna a Fanfictions