Il giorno che t'ho incontrato
~ parte 6 ~
 
Si era già fatta quasi sera. Avevano visitato assieme il museo civico nel primo pomeriggio e avevano preso un gelato seduti sul muretto, come due veri “amici”.
Elsie non aveva fatto fatica a comportarsi come nulla fosse. Victor era una persona molto simpatica e intelligente,  si discuteva tranquillamente di tutto con lui. Le aveva parlato di Parigi, della sua tenuta, delle cavalcate che si potevano fare in riva alla Senna e nella campagna parigina ed Elsie invece gli aveva raccontato dei suoi genitori e di suo fratello, del fatto che non era mai andata da nessuna parte e che tutta la sua vita risiedeva dentro quella città. All’inizio si era sentita un po’ imbarazzata a non potergli dire niente di più che quello, ma era un piacere parlare con lui. Victor non le aveva assolutamente fatto pesare la sua situazione di “benestante”, le aveva detto che l’avrebbe voluta sua ospite a casa sua, in Francia, un giorno e che le avrebbe fatto vedere tutti quei posti di cui le aveva raccontato.
“Stasera che fai Elsie?”
“Uhm..stasera a letto presto mi sa, domattina devo assolutamente andare al negozio perchè ho la prova di una sposa”
“Interessante! E così sei capace di fare anche le acconciature elaborate!”
“Robert è molto soddisfatto di me in questo senso, le clienti generalmente o chiedono a lui o in sua assenza ci sono io..”
“Devi essere molto in gamba allora, mi piacerebbe vedere qualche tua creazione..hai dei disegni?”
Elsie lo guardò meravigliata.
“Non dirmi che ti intendi di moda” gli disse sorridendo “non mi pare il tuo campo”.
“Non mi intendo di moda, ma vorrei lo stesso vedere come lavori e poi non dimenticare che io sono francese e la moda noi francesi l’abbiamo nel sangue” rispose lui facendole l’occhietto.
“Bene, allora la prossima volta ti farò vedere qualche mio bozzetto, oltre che a creare acconciature, mi diletto a disegnare anche abiti da sposa, sai, alcune nostre clienti le ho vestite io” gli disse lei con una punta di soddisfazione. Finalmente anche lei aveva qualcosa di cui vantarsi.
“Ok, allora quando ritornerò in Canada mi mostrerai i tuoi lavori”.
Elsie si raggelò. “Torni…devi tornare….?”
“Si, ma  conto di ritornare qui al più presto. Mio padre come al solito è in giro per il mondo e ci sono alcune cose da sbrigare..”
“Quand’è che devi partire?” chiese lei con voce rotta
“Tra due giorni”
“Allora se vuoi domani prendo ancora permesso al negozio e….”
“…e così ti licenziano! No Elsie, non è il caso. Se vuoi possiamo vederci dopodomani, io parto in serata, così ci salutiamo”.

Deve partire, deve andare via, non potrò più vederlo..
Niente da fare, quello fu il suo pensiero fisso per tutto il tragitto in auto fino a casa.
“Allora ti porto a casa?” chiese lui rompendo quel silenzio
“Come? Ah, si, beh, la macchina è dal meccanico per cui..ma non voglio farti perdere tempo, io…”
“Tranquilla, per un amico questo ed altro” le disse lui, sorridendo.
Elsie si sentì un poco stanca di dover ancora reggere la parte del compagno di ventura con lui. Per tutto il giorno erano stati assieme ed avevano discusso di qualsiasi cosa. Indubbiamente tra di loro c’era una grande affinità di carattere, avevano moltissime cose in comune e riuscivano a discutere praticamente di tutto.
“Tu chiedi ancora scusa per ieri sera  - le aveva detto lui ad un certo punto - mi accorgo di essere stato veramente maleducato con te, se avessi saputo che eri una ragazza così…”
“Cosa avresti fatto? Avresti evitato di  darmi della..?” rispose lei
Victor rise di gusto
“Beh, scusa ancora” si limitò a dire
E continuarono a passeggiare per le vie di Quebec, proprio come due “amici”. Elsie si accorgeva delle occhiate ammirate che le ragazze gli lanciavano, indubbiamente era un gran bel ragazzo che non passava indifferente.
Adesso, chiusa nella sua macchina, si godeva ancora quelle poche ore insieme a lui. Ormai era decisa, se lui voleva solo un’amica, un’amica avrebbe avuto. Si sarebbe tolta dalla testa ogni più piccola idea pur di non perderlo.

Erano arrivati a casa di Elsie senza neppure che lei se ne fosse accorta. Aveva ancora le parole di Victor che le risuonavano nella testa. Tornava a casa. Beh, era giusto, normale, perché se ne stupiva? Quella non era casa sua, lui stava molto lontano da lì, aveva un’altra vita, degli affetti, un amore forse….
“Eccoci” - disse lui spegnendo il motore.
“Bene..” - mormorò lei quasi sottovoce, tormentandosi le dita delle mani, quando sentì sulle sue il calore di quelle del suo compagno.
Alzò lo sguardo per incontrare quello azzurro e profondo di Victor che la fissava preoccupato.
Elsie si sentiva una sciocca. Come poteva sentire quello che provava in quel momento, come poteva sentirsi innamorata di una persona che conosceva solo da un giorno prima..eppure il pensiero di separarsi da lui la faceva impazzire.
“Ci vediamo dopodomani allora, all’aeroporto” disse lui “l’aereo parte alle 19.00, se riesci ad arrivare almeno un’oretta prima, facciamo due chiacchiere” concluse sorridendo.
“Victor…io..ti confesso che all’inizio mi ero fatta un’idea sbagliata su di te” disse lei tutto d’un fiato. Lui la guardava seriamente.
“Si. Sinceramente avevo pensato che fossi un tipo molto arrogante, scusami” finì, stava per mettersi a piangere e non voleva assolutamente farlo.
“Oh non preoccuparti Elsie, anche io avevo pensato male di te, siamo pari” rispose lui tranquillo.
“Allora..allora tornerai presto qui in Canada?” chiese timidamente Elsie
“Penso non prima di due mesi..forse tre, sempre se tutto va bene..” disse lui sollevando le spalle con fare noncurante.
Stilettate. Pugnalate nel cuore di Elsie. Due mesi, forse tre…un’eternità! E lei che avrebbe fatto? Avrebbe condotto la sua solita vita. La sua solita, monotona, vita.
“Allora, ci vediamo  - disse Elsie mentre scendeva dall’auto, cercando di mascherare il più possibile la delusione per la sua partenza - chiamami, così ci mettiamo d'accordo per vederci all'aeroporto”.
“Ok, e grazie per la compagnia”
“Grazie a te”.
Chiuse la portiera e attese che l’auto sparisse dietro l’angolo della strada.

 

Fine 6° parte

                                                                                                                                         Alex
 
   

Torna a Fanfictions