LONGO, DOVE SEI?

 UNA SQUADRA COMPLETAMENTE ASSENTE SI FA UMILIARE NEL SENTITISSIMO DERBY CONTRO MINO E COMPAGNI

 LONGOBARDA - BARCELONA ROMA: 0-3

 Una fortissima salva di fischi segue il triplice fischio finale dell’arbitro assieme al coro “andate a lavorare”. E’ il modo col quale il popolo longobardo esprime tutto il suo disappunto per quella che già si presenta come una cupa crisi. “Gianluca…Gianluca…io per la Longobarda vado a rubare, perché mi fai questo?” urla un esaltato dalle tribune mentre i leoni tornano mestamente verso gli spogliatoi. Voci ben informate riferiscono di un acceso diverbio che si sarebbe consumato nel dopopartita fra i giocatori. La certezza è che quella vista ieri è forse la peggiore Longobarda di sempre. Rarissime le azioni manovrate, scarsissimi i tiri da fuori (tutti peraltro prontamente respinti dall’ottimo Benji avversario), assai limitato il movimento senza palla. Se nel finale della scorsa stagione mister Carapellucci profetizzava un calcio frizzante e spettacolare, ora in molti si cominciano a chiedere se il suo progetto non possa considerarsi fallito. Il presidente si affretta a precisare che il tecnico non è in discussione, specialmente dopo solo due incontri, e che eventuali colpe vanno ricercate esclusivamente nella convinzione e nella motivazione del gruppo. Ed è stata proprio la caccia al capro espiatorio a monopolizzare l’attenzione delle radio e televisioni locali per tutto il postpartita: c’è chi, seguendo la teoria Iozzelli-Campi, da la colpa alla scarsa incisività del reparto offensivo e di chi dovrebbe supportarlo, chi invece accusa proprio i difensori di eccedere nei lanci lunghi, chi infine, secondo quanto proposto da Carapellucci, Tius ed Antonazzo, sostiene la necessità di un modulo più dinamico e moderno che si adatti meglio alle caratteristiche dei singoli giocatori. Malgrado le molte parole spese a fine gara, ai 60.000 che gremivano l’impianto non rimane molto più di un grande senso di avvilimento.

Eppure l’inizio è equilibrato: al 4’ Tiraboschi con un’incursione sradica il pallone dai piedi di un difensore e si presenta solo davanti al portiere. Il tiro a girare che tenta di far partire si trasforma in un passaggio all’estremo baluardo nemico. Dopo breve è Iozzelli a far trattenere il respiro ai tifosi blaugrana con una punizione che va alta di poco. Da quel momento cominciano ad emergere gli spagnoli, che rimediano anche un’ammonizione: il tiro del centrale di centrocampo - vera spina nel fianco - è respinto con qualche incertezza dal debuttante Fiorenzo Dell’orco. Non ha la stessa fortuna nella punizione che scaturisce al 7’, quando una rasoiata angolatissima passa sotto le gambe di Uccelletti appostato sul palo. Il gol stronca le gambe dei Longobardi che cominciano ad innervosirsi. L’unica reazione viene da Dicandia che lascia partire un bel tiro in acrobazia che Benji para in maniera plastica deviando in angolo. Il biondo centrale avversario tenta un pallonetto pretenzioso dalla linea di centrocampo che va alto non di molto. Nell’azione successiva Dell’orco rimane contuso da uno scontro con un attaccante. Si rialza dopo breve senza nessuna conseguenza. Ci prova Tordelli, ma va fuori di poco, poi Tius alto. Siamo al 17’ quando Dado si inventa un assist di tacco per il compagno roscio che sguscia in mezzo a Campi e Iozzelli e raddoppia indisturbato. Nel finale di tempo la Longobarda ci prova (tiro di Iozzelli da fuori ribattuto sulla linea di porta da un difensore) ma lascia così spazi alle ripartenze dei blaugrana: Aldo salva spazzando via la sfera mentre l’avversario sta per colpire ad un metro dalla porta, poi è Fiorenzo a parare un tiro interessante. Azione insistita dei leoni: tenta Tius ma viene rimpallato, Dicandia in area si vede respingere ancora il tiro, infine Uccelletti che sopraggiunge dalle retrovie spara fuori. Due punizioni fanno correre un brivido agli spagnoli che non si sentono ancora certi del risultato: nella prima Iozzelli, lo specialista, prova un bel tiro ad effetto che il portiere prontamente devia; nell’altra occasione il tiro si spegne malamente a lato. Gli ultimi istanti regalano la traversa di Tius da posizione difficile, ma il portiere sembra ancora una volta sulla traiettoria.

Il secondo tempo si apre con una Longobarda più convinta che tenta di impensierire Benji con tiri da fuori: ci provano Nardi (parato in tuffo), Dicandia e Tius. Al 5’ ancora un’ammonizione per i blaugrana a causa di una trattenuta antisportiva. L’occasione d’oro arriva sulla testa di Aldo Uccelletti che sugli sviluppi di un calcio d’angolo, solo in area, spizza malamente il pallone di testa e lo manda direttamente sul fondo. Azione di contropiede ed il Barça sfiora il 3 a 0 con un pericoloso diagonale che non inquadra la porta. Ancora Dicandia e Tordelli tentano conclusioni che non impensieriscono la porta stregata del Barcelona. L’incornata di testa di Iozzelli, sempre su calcio d’angolo, si conclude ancora una volta a lato. Ma sono tutte azioni isolate ed episodiche; durante tutta la seconda frazione di gioco la Longobarda latita fortemente nella manovra e spreca una gran quantità di palloni con passaggi sbagliati e inutili lanci in profondità, puntualmente accolti dai fischi del pubblico di casa. Negli ultimi minuti, malgrado i leoni visibilmente rassegnati, un centrocampista avversario perde la testa dopo che l’arbitro interviene senza dare il vantaggio annullando di fatto una pericolosissima palla gol. Quando la discussione degenera il direttore di gara e costretto ad estrarre il cartellino rosso e ad allontanare il giocatore dal terreno di gioco. Dalla punizione seguente nasce il terzo gol del Barça (preciso diagonale di Dado con Fiorenzo mal posizionato) che completa l’umiliazione e lascia molti inquietanti interrogativi sul futuro.

(25/10)

Fiorenzo DELL'ORCO 5,5 L'esordio del nuovo portiere titolare, fortemente sponsorizzato da Antonazzo, non è certo dei più fortunati, anche se durante l'incontro non compie nessun errore di rilievo. Manca evidentemente di esperienza sul posizionamento sui calci piazzati. Timoroso sulle uscite. Stoico quando si prende un colpo in petto nel tentativo di anticipare l'attaccante. Insicuro
Aldo UCCELLETTI 5 Statico e confuso. Di buono un grandissimo intervento a spazzar via la sfera nel primo tempo; per il resto manca il pallone in occasione del primo gol, una conclusione da fuori calciata malamente ed un gol divorato sul colpo di testa da ottima posizione. Cerca di mettere una toppa dove può ad una difesa che fa acqua da tutte le parti. Disordinato
Guido IOZZELLI 5 Qualche buon intervento lo riserva sempre, ma anche lui finisce per essere messo in crisi dalla velocità delle punte avversarie. Talvolta eccede nei lanci lunghi, ma è tutta la squadra a far poco movimento. Malissimo sui molti calci di punizione che ha a disposizione. A fine gara sostiene che la Longobarda ha fatto una buona partita... Cannone sbilenco
Stefano CAMPI 5,5 Primo tempo ruggente, si avventa sui palloni con grinta e determinazione. Cala vistosamente nel corso della partita ma la forma è ancora da ritrovare. Troppi gli errori nei passaggi. Leone disattento
Francesco TIRABOSCHI 4 L'inizio è buono, con un'ottima azione che si conquista da solo. Rarissimi i palloni che giungono dalle sue parti. Accusa moltissimo la stanchezza ed il senso di frustrazione. E' lui stesso a voler uscire nel finale. A pezzi
Marco TIUS 6 Ha l'ingrato compito di far ripartire la squadra e di arginare il numero 4 avversario, che oltre ad essere molto bravo tecnicamente è alto almeno 30 centimetri più di lui. Sufficienza conquistata per il notevole impegno che mette in campo. Bella traversa su tiro da fuori. La belva si risveglia
Matteo NARDI 4,5 Fisicamente sembra in miglioramento ma resta poco incisivo in attacco. Eccessivi alcuni prolungati tentativi di sfondamento. Un appunto dal mister: aspetta troppo il lancio in profondità invece di andare a conquistarsi la sfera a centrocampo. Non bene sui calci d'angolo da lui battuti. Caotico
Benedetto TORDELLI 5 Più ordinato di altri ma anche poco presente (e poco cercato dai compagni). A centrocampo combatte ma quando ha la palla fra i piedi non sa come concludere l'azione: i cross per Dicandia al centro dell'area sono infatti facile preda di difensori e portiere. Ci si aspetta di più
Gianluca DICANDIA 4 Peggio della scorsa partita. La forma fisica è quasi a 0, la precisione nel tiro non sufficiente, la determinazione scarsa. Non riesce assolutamente a fare quel brillante gioco di sponda che aveva mostrato nel finale della scorsa stagione. Ma può essere lui la colpa della totale assenza in fase realizzativa della squadra quando spesso si ritrova solo in area contro tre avversari più grossi di lui? Evidentemente c'è anche qualcos'altro che non va. A terra

FALSA PARTENZA

 IL RITORNO IN CAMPO DEI LEONI RIPORTA ALLA MENTE I TRISTI ESORDI DELL’ANNO PASSATO

 LONGOBARDA - CELTIC: 2-3

 Esordio bagnato, esordio fortunato. Con questo spirito i 60.000 del Mirage Arena hanno gremito ogni ordine di posti per seguire l’attesissimo debutto della Longobarda 2006/07, malgrado l’acquazzone sceso fino a pochi istanti dall’inizio del match che aveva reso il campo simile ad una risaia. Molte erano le speranze maturate durante questa lunga estate di trattative. Alla lunghissima fase di stallo, nella quale nessuna delle molte voci di mercato era riuscita a concretizzarsi (ricordiamo fra tutte quella su Ronaldinho in cambio di Tiraboschi più pochi spiccioli), è seguito infatti un periodo in cui il presidentissimo Pellegrini si è scatenato. Non solo è riuscito a trattenere tutti i pezzi pregiati della rosa, ma negli ultimissimi giorni prima della chiusura delle trattative ha anche portato a termine due colpi stellari: l’atteso portiere, tale Fiorenzo Dell’orco, che si aspetta ancora di vedere all’opera, e una punta di riserva per dare una mano all’isolatissimo Dicandia, il talentuoso Andrea Salmieri che ha avuto già modo di mostrare le sue qualità nella scorsa stagione. Nessuno dei neoacquisti è però presente nella formazione che affronta il Celtic in questa prima gara di campionato. Mancano anche Campi (tonsillite) e “bomber” Picconi. Gianluchino, scarcerato per prescrizione dei reati, si gode l’incontro dalla tribuna autorità.

Parte discretamente la Longobarda, che confeziona un cross da sinistra che Dicandia di testa manda alto. Poi poco a poco sono gli avversari a prendere in mano la partita: al 5’ una splendida azione sulla sinistra vanificata dalla difesa, al 7’ tiro da fuori e prontissima deviazione di Adriano, il portiere brasiliano a lungo tentato dalla dirigenza con promesse di lauti contratti. Rispondono i leoni con un tiro fiacco e centrale di Dicandia. Al 15’ punizione per gli scozzesi, tiro ribattuto che torna fra i piedi di un avversario che non ha difficoltà ad insaccare. La Longobarda prova una reazione affidandosi alle staffilate di Antonazzo e Tiraboschi, ma al 18’ spreca l’occasione del pareggio con un colpo di testa di Tius che si stampa sul palo da distanza ravvicinata. Poi si sveglia Dicandia: prima prova un pallonetto, ma il tentativo è quantomeno pretenzioso, poi ancora imbeccato dalla sinistra, solo nel cuore dell’area, colpisce di piatto d’istinto e manda il pallone nell’angolo alla destra del portiere. L’euforia dura molto poco, perché nell’azione immediatamente seguente il Celtic con un rapidissimo uno-due azzittisce lo stadio un attimo prima che l’arbitro fischi la fine della prima frazione di gioco. Grande apprensioni in difesa sono dovute all’aggressività e velocità delle ali avversarie ed in particolar modo del numero 8 che per tutto l’incontro mette in grossa difficoltà Tius e Tiraboschi. Appena comincia il secondo tempo si comprende che non è giornata: Tordelli appena entrato crea problemi sul lato destro e riesce a far partire un siluro che colpisce clamorosamente un altro legno. Ma in questa fase l’incontro sembra raccontare un’altra storia: la Longobarda fa girare palla con rapidità e schiaccia gli scozzesi nella propria area. Tius manda alto da buona posizione, Tiraboschi prova un colpo dal suo repertorio ma il portiere è attento a parare. Poi è Dicandia, molto in ombra per tutto il secondo tempo, a dialogare con Tius ma il suo passaggio di ritorno è leggermente troppo lungo. Ci provano ancora Antonazzo e Tordelli, ma alla fine è il regista a rimettere nuovamente in parità il risultato. Il suo colpo da lontano disegna una perfetta parabola a scendere che non lascia al portiere possibilità di intervento. Ancora una volta i rossoblu si bloccano psicologicamente e si lasciano assediare dal Celtic che divora un gol clamoroso ad un metro dalla porta. Poi a 4’ dal termine la sfortuna ci mette del suo: una rasoiata piuttosto angolata da fuori area rimbalza sul campo bagnato pochi centimetri davanti ad Adriano che malgrado il tuffo non riesce a fermare la sfera. Il 3 a 2 non sembra un risultato giusto, ma si trasforma in quello definitivo quando Nardi solo in area colpisce troppo centrale e permette al portiere una straordinaria parata d’istinto che regala 3 punti agli avversari. A fine gara Antonazzo accusa un fastidio alla caviglia: i primi accertamenti sembrano confermare l’ipotesi di forfait per il prossimo incontro.

(21/10)

Adriano 6 Tra i pali sa il fatto suo, e si vede. Purtroppo le pessime condizioni del campo non lo aiutano a fare la bella figura che meriterebbe. Ottime respinte sui tiri degli avversari. Incolpevole sui gol. Incredibile, un portiere
Aldo UCCELLETTI 5 Il mister gli consegna la fascia di capitano ma questo non lo aiuta a concentrarsi sul match. Nel primo tempo è in balia delle incursioni del Celtic, nel secondo riesce a metterci le toppe, ma le ali avversarie rappresentano sempre un grosso problema. Confuso
Guido IOZZELLI 5 Si vede un pò a tratti e soprattutto nella prima frazione cerca di tamponare dove può le azioni degli scozzesi che, come in un tetris impazzito, sembrano arrivare da tutte le parti. Assediato
Francesco TIRABOSCHI 5 E' sempre ordinato e pulito, ed il suo tiro può essere letale, ma incide molto poco nell'economia dell'incontro. Decisamente un pò fuori forma. Da ritrovare
Marco TIUS 5 L'impegno è come sempre profuso con costanza, ma manca molto nella fase di costruzione del gioco, impelagandosi specialmente nel primo tempo in lunghi ed infruttuosi possessi palla. Anche il tiro è da ricalibrare. Belva in letargo
Matteo NARDI 4,5 Purtroppo fra i peggiori malgrado le lunghe corse che compie fra la difesa e l'attacco. A volte si accentra eccessivamente tentando di proporsi come seconda punta, finendo però per lasciare sguarnita un'intera fascia del campo. Avrebbe l'occasione per riaprire la gara, ma il tiro ancora non va. Pendolino disordinato
Benedetto TORDELLI 5 Gioca solo un tempo per problemi fisici. L'inizio è esplosivo, ma la sfortuna si accanisce ed un suo bel tiro si spegne sul palo. Poi mano a mano scompare dalla gara. Intermittente
Giorgio ANTONAZZO 6 Il migliore grazie allo splendido gol che confeziona ed alla lunga serie di palle smistate in ogni direzione. Eppure anche lui finisce talvolta per eccedere nei dribbling e nel possesso di palla. Una luce nel buio
Gianluca DICANDIA 4,5 Sembra il più in crisi della squadra. Deve affrontare da solo tutta la difesa scozzese ma non lo fa con la dovuta convinzione. Nell'intera gara riesce ad essere lucido solo quando piazza il pallone del pareggio all'angolino. Per il resto solo una grande sofferenza, senza possibilità di trovare spazi e con una certa frustrazione che ne limita ulteriormente le prestazioni. Psicologicamente da ricostruire