INCUBO RETROCESSIONE

UNA PESSIMA LONGOBARDA FALLISCE L'OBIETTIVO DEL TERZO RISULTATO UTILE CONSECUTIVO

LONGOBARDA - AMATORI PRATI: 3-5

"Quella di stasera è stata veramente una delle peggiori Longobarde mai vista in questa stagione. Quanto di buono era stato fatto nelle ultime uscite è stato vanificato oggi da una prestazione veramente incommentabile. Una squadra senza onore, senza dignità, senza palle, senza tutto... in una parola.... SENZA DI ME!" è la breve ma rabbiosa dichiarazione rilasciata mentre si allontanava dal campo a bordo della sua Lamborghini dallo squalificato Francesco Tiraboschi, costretto ad assistere all'incontro da una panchina particolarmente chiassosa. La Longobarda si presenta all'importantissima sfida salvezza con gli Amatori Prati, quart'ultimi a pochi punti di distanza, priva degli infortunati cronici Nardi e DiCandia - a rischio anche per i mondiali tedeschi -, della testa calda Tiraboschi ("la sua mancanza si è fatta sentire" commenta a caldo il mister) e di entrambi i portieri: Imprescia, che voci ufficiose affermano ospite di casa Gaucci a Santo Domingo, e Adriano. Un tentativo in extremis è stato fatto per ottenere una firma dallo svincolato portiere della nazionale under21 iraniana - e non è la solita bomba di Mosca poiché il fatto viene confermato anche da alti esponenti della società - ma per ora non si è riusciti a raggiungere l'accordo con il giocatore. In porta, a sorpresa, si presenta il terzino Matteo Bonavia, ufficialmente ancora presente nella rosa della Longobarda anche se assente dagli allenamenti da almeno 3 mesi perchè impegnato a gestire la nota trattoria "al porcone" al quinto miglio della via Appia. In attacco fa il suo esordio "Dado", prelevato dalle giovanili del Palmeiras e portato direttamente al Mirage con un volo speciale. Sulla fascia si prova Lorenzo Tordelli, l'ennesimo fratello del capitano. Bastano pochi minuti dal calcio d'inizio per comprendere che qualcosa non va: la Longobarda non riesce a costruire un'azione degna di questo nome, il gioco latita e i lanci lunghi verso un attacco reinventato e inconsistente divengono la consuetudine. Dopo qualche tentativo su cui Bonavia non è impeccabile, arriva il gol del vantaggio degli Amatori grazie ad una rasoiata dal limite. Risponde il solito Iozzelli su punizione esplosiva da centrocampo. Ma la squadra non c'è, le fasce sono bloccate e la difesa, da alcune partite punto di forza della Longobarda, commette errori a volte davvero banali. A sua discolpa bisogna ammettere che il centrocampo è totalmente preda degli avversari e il campione Antonazzo non riesce a prendere le giuste contromosse contro gli organizzati Amatori, mobili quanto abili nel possesso palla. Finisce 5 a 3 con una Longobarda mai in partita malgrado i tre gol realizzati. "Abbiamo perso una grande occasione", commenta mister Carapellucci, "avevamo la possibilità di lottare per altri obiettivi e invece siamo di nuovo qui a lottare per la salvezza. Gli Amatori erano certamente una squadra alla nostra portata, ci siamo lasciati intimorire e chiudere nella nostra difesa, senza riuscire a sfruttare le ripartenze. Preferisco imputare la deludente prestazione di oggi all'allarmante stato di assenze fra infortunati, squalificati e ingiustificati piuttosto che incolpare la squadra o qualche singolo giocatore". "Non è sembrato anche a lei che questa squadra sia Antonazzo-dipendente?" domanda con tono provocatorio l'inviato di Tuttosport. "Non c'è bisogno che io cominci a tessere le lodi di questo giocatore. Le sue qualità sono visibili a tutti. E' chiaro che se il nostro campione fa una prestazione al di sotto degli standard cui ci ha abituato tutta la squadra ne risente. E' su di lui che ho costruito il gioco della Longobarda, è il nostro Liverani ma rispetto al regista lazialee ha in più una netta propensione per il gol, come ha peraltro dimostrato anche stasera". Il mister sente il fiato di Donadoni sul collo: "Ho sentito queste voci ma per ora sono tranquillo. Durante la mia gestione la squadra ha ottenuto 7 degli 8 punti fin qui realizzati e veniva da due risultati utili consecutivi. Il gioco comincia a vedersi, anche se ancora a sprazzi, e sono convinto che continueremo a migliorare costantemente. L'importante è ovviare al più presto al problema portiere. Ringrazio Bonavia per essersi immolato per la causa, ma appare chiaro che se si vuole affrontare seriamente il girone di ritorno abbiamo la necessità di una figura stabile tra i pali che sappia conferire sicurezza a tutti i giocatori".

Matteo BONAVIA 4,5 Si è sacrificato, e la società gli è riconoscente. Ma su almeno tre gol poteva fare di più. Clamorosa una papera nel primo tempo su tiro debolissimo: la palla sembra cosparsa di sapone e per poco non finisce in rete. Ma accusare lui di questi sbagli sarebbe un'errore. C'è un solo responsabile di tutto questo: Imprescia. Il peggior Dida
Stefano CAMPI 5 Male: questa volta l'idolo della curva ha giocato una partita deludente, condita di passaggi sbagliati e di rilanci alla cieca. "Non sono le prestazioni che mi aspetto dal nostro gladiatore, l'ho visto molto disattento e soprattutto nervoso come il resto della difesa" è il commento di Carapellucci a Radio Radio. Morituri te salutant
Guido IOZZELLI 6 Anche per lui partita timorosa. Troppi rilanci in profondità, puntualmente preda degli avversari. Ma se nessuno si propone a prender palla il rilancio lungo è una scelta obbligata. Ancora un gran gol su punizione. I suoi tiri sono un asso nella manica da calare al momento opportuno. Artigliere
Aldo UCCELLETTI 5,5 Preoccupato e meno pulito del solito negli interventi. Sbaglia clamorosamente un rinvio lasciando di stucco l'allenatore. "Se Aldo sbaglia queste cose oggi è certo che perdiamo" è la frase intercettata dai microfoni di Sky posizionati nei pressi della nutrita panchina. Stendardo
Lorenzo TORDELLI 5 Troppo poco presente in campo. E' totalmente fuori dal gioco e non torna indietro ad aiutare i compagni. Un quarto d'ora di fuoco alla fine del primo tempo in cui sfiora il gol su azione personale. Un pò poco per quello che è stato presentato come il nuovo Langella. Manfredini
Marco TIUS 5 A questo punto è chiaro che le prestazioni deludenti del giocatore sono causate da problemi fisici più che psicologici. Non riesce a correre con continuità per tutta la gara su un campo così vasto ed arriva sempre con un attimo di ritardo sul pallone. Atleticamente da ricostruire. El gordito
Benedetto TORDELLI 6 Stavolta il voto è sufficiente. Per una volta premiato l'impegno piuttosto che i risultati. Qualche buon inserimento condito da tiro improvviso. Deve ancora migliorare un pò la mira e cercare di colpire il pallone col corpo in avanti per evitare di alzarlo eccessivamente. Capitano coraggioso
Giorgio ANTONAZZO 6 Sufficienza raggiunta grazie alle due realizzazioni. Ne aveva promesse tre, il suo intento sfuma di poco. Per il resto una fra le sue peggiori gare, non riesce in alcun modo a prendere in mano il centrocampo o ad arginare i continui assalti: "mi sbucavano fuori da tutte le parti, non sapevo come fare" ammette. Anche lui appare giù fisicamente, tornato a casa rivela qualche linea di febbre. Fenomeno acciaccato
"Dado" 5,5 Il ragazzo ha talento ma non è adatto a fare il centravanti, in primis per la stazza inadeguata. A fine partita gli viene comunicato che verrà portato in un villone poco fuori dalla città per firmare il contratto. Viene bruscamente abbandonato in una traversa al 16esimo chilometro della via Ardeatina. Da allora non se ne hanno più notizie. Desaparecido

(19/2)

CARATTERE LONGOBARDO

GRINTA E DETERMINAZIONE METTONO IN CRISI I "GALEOTTI" GUNNERS

GUNNERS - LONGOBARDA: 1-1

E fu così che arrivò il giorno in cui la Longobarda conobbe il veleno della strada... Se il girone era stato fino ad ora caratterizzato dall'apparente correttezza di tutte le compagini partecipanti, durante l'aspra battaglia che si è combattuta ieri sera sul campo B del Mirage abbiamo avuto modo di conoscere l'altra faccia della medaglia. Una formazione dura questa dei Gunners, abile nel gioco squadra quanto cattiva negli interventi, spesso oltre i limiti del regolamento. Ed è forse per questa ragione che i rossoblu occupano saldamente la terza posizione in classifica, alle spalle dei "galacticos" Scroters e di un'Internazionale trascinata dai gol del bomber Pierpaolo Statuto. Credevano probabilmente che la partita con la giovane Longobarda si sarebbe trasformata in una piacevole gita fuori porta e si può solamente immaginare la loro sorpresa quando una squadra compatta e ordinata è riuscita ad arginare i loro attacchi e a portarsi in vantaggio al 15' del primo tempo grazie a Iozzelli, lesto ad insaccare una palla vagante in area. Da quel momento la gara ha cominciato a prendere una brutta piega e il gioco maschio l'ha fatta da padrone. Non risparmiavano calci, spinte, gomitate e scorrettezze varie questi Gunners, ma la Longobarda ha avuto il merito di non lasciarsi intimorire e di rispondere colpo su colpo alle continue angherie degli avversari. E più il tempo passava più il nervosismo cominciava a serpeggiare fra i nemici, frustrati dalla barricata predisposta per l'occasione dal mister a protezione della porta difesa dalla rivelazione Stefano Tordelli, portiere delle giovanili dal grande futuro. Il primo tempo, equilibrato malgrado il maggior possesso palla dei Gunners, si chiude con il palo clamoroso degli avversari a portiere battuto. Nel secondo è vero assedio, la Longobarda chiude una saracinesca davanti alla propria area di rigore e si gioca per 25' ad una porta. Tiraboschi e Tius si preoccupano più di arginare che di costruire e le ripartenze di Antonazzo e Tordelli, non supportate dai compagni, sono subito preda dei difensori. Ma le lancette dell'orologio continuano il loro moto incessante e fra colpi proibiti, insulti e minacce la nostra società comincia a credere di poter portare a casa il risultato. A 5' dal termine l'episodio incriminato: Tiraboschi subisce un colpo intenzionale allo stomaco; preso dalla rabbia insulta vistosamente l'avversario e l'arbitro lo espelle senza pensarci due volte. Inutili le proteste: prima del calcio d'inizio il giudice di gara aveva espressamente avvisato i giocatori che alla prima parola di troppo contro di lui o contro un giocatore avversario avrebbe tirato fuori il cartellino rosso. Uscito furioso dal terreno di gioco Tiraboschi mostra all'allenatore e all'infortunato DiCandia, ancora una volta al fianco della squadra, il sangue in bocca. Ma ciò non gli risparmia il rimbrotto da parte del mister:"Io capisco la tua reazione ma devi pensare prima di tutto alla squadra. Ora siamo con un uomo in meno. Lo so che non è facile ma devi imparare a controllarti". Dal calcio di punizione seguente scaturisce il gol del pareggio: l'alta parabola supera fortunosamente il portiere e nemmeno il guerriero Campi, correttamente piazzato sulla linea di porta, può far nulla per impedire alla sfera di terminare la sua corsa dentro la rete. Segue un altro episodio ampiamente contestato ma sfuggito all'attenzione dell'arbitro: dopo aver raccolto il pallone da terra l'attaccante avversario si volta e nota che il direttore di gara è impegnato a trascrivere il nome dell'autore della segnatura; così scaglia indisturbato la sfera contro l'innocente Tordelli Jr. Sarà materia per la prova televisiva. Gli ultimi minuti del match non regalano particolari emozioni. Emozioni che invece esplodono pochi istanti dopo la conclusione dell'incontro, quando scaturisce una rissa fra i giocatori delle due squadre a causa del violento colpo al viso assestato dal numero 18 al Tordellino. L'arbitro vede ed espelle il giocatore a gara conclusa. Nella conferenza stampa mister Carapellucci è ampiamente soddisfatto del rendimento dei suoi ragazzi:"Il pareggio può starci, d'altro canto ci hanno schiacciato per buona parte della gara ed hanno colto tre pali. Un pò di amarezza resta per il modo in cui è scaturito il pareggio. Ma questi Gunners erano una squadra pericolosa, organizzata e cattiva, un avversario davvero difficile da affrontare. Eppure stasera la Longobarda ha dimostrato di essere diventata un gruppo compatto, quello che ancora ci mancava. Devo fare i complimenti ai miei giocatori, hanno saputo mantenere la calma e la giusta determinazione per riuscire a gestire una gara molto impegnativa, conquistando un pareggio utilissimo a dare continuità ai nostri risultati e a smuovere la classifica. Se continueremo in questa maniera prevedo un ritorno coi fuochi d'artificio..."

Stefano TORDELLI 7,5 Richiamato in campo per l'emergenza portiere che da diverse settimane allarma società e tifosi, il Tordellino sfodera una grandiosa prestazione, attenta e sicura. Ma questa gara gli rimarrà impressa nella memoria più per le vicende del post-partita che non per la bravura dimostrata tra i pali. Un grazie di cuore da tutta la Longobarda F.C.  Curci
Stefano CAMPI 7 Deve tribolare e faticare a lungo per respingere l'assedio durato per buona parte dell'incontro, ma il "gladiatore" si fa sempre trovare pronto ad intervenire. Si conferma costante nel rendimento, e questo non può che far piacere al mister, che tuttavia è rimasto piuttosto contraddetto da alcune sue dichiarazioni nel dopo-gara: "Non mi aspettavo che un giocatore grintoso come lui potesse pensare che sia stata proprio la Longobarda ad incattivire la partita". Hispanico
Guido IOZZELLI 7,5 Ancora una partita a grandi livelli. Più resta in difesa, più segna. Spaventa il portiere anche sui calci di punizione dal limite. Non si lascia intimorire dalle prepotenze degli avversari e tenta spesso di incutere timore con la sua mole. Mantiene la calma anche nelle situazioni più difficili. Insuperabile
Aldo UCCELLETTI 7 Quando gioca la Longobarda, in una città distante da Roma 200 km, in cui il freddo maestrale scuote le vele delle imbarcazioni nel porto, non si vede anima in giro. Ma dalle tante finestre cariche di panni ad asciugare che si affacciano su angusti vicoli si odono urla di incitamento ogni qual volta che il nostro mastino interviene duramente sugli avversari, senza far troppo caso se ciò che ha violentemente colpito è una sfera di cuoio o una gamba. A' gguardia
Francesco TIRABOSCHI 5 Imitando George Best trascorre i minuti prima dell'inizio del match da solo davanti ad una bottiglia di vodka. E nel primo tempo non si sente la sua presenza in campo. Nella seconda frazione cresce l'impegno fino all'episodio che cambia la gara. Voto insufficiente per stigmatizzare la sua reazione. Lasciare la squadra in 7 è una colpa che sconterà con una - speriamo breve - squalifica ed una multa di 10euro. "La società, avendo considerato le attenuanti a suo favore, ha deciso di non adottare ulteriori provvedimenti disciplinari a carico del suo tesserato". El loco
Marco TIUS 6 In dubbio fino a pochi istanti prima del match, il nuovo fenomeno della fascia riesce a realizzare una prestazione positiva senza alcun lampo particolare. Entra un pò in confusione quando il mister lo richiama per invitarlo a dare una mano ad Antonazzo a centrocampo e al contempo i difensori gli chiedono di restare sulla loro linea. Da rivedere
Benedetto TORDELLI 5 L'impegno c'è senza dubbio, ma nell'economia della partita riesce a dare poco o nulla. Schiacciato dai difensori avversari che suppliscono con la durezza degli interventi alla loro lentezza, il povero Benny è costretto ad uno sterile pressing o a lanciarsi su inutili palloni aerei puntualmente intercettati dai nemici. In una partita che si trasforma in assedio l'attacco diviene un'inutile appendice della squadra. Sacrificato
Giorgio ANTONAZZO 7 Divenuto sempre più il re del gioco della Longobarda, il nuovo Liverani si immola in un faticoso lavoro di contenimento e ripartenze, mostrando miracolosamente di avere ancora energie a fine gara. Quando tira allo sparuto gruppo di tifosi dei Gunners, giunti direttamente da Rebibbia grazie ad un permesso speciale, viene la pelle d'oca. Forse un giorno la sorte deciderà di interrompere l'infinita sequenza di legni. Duttile

(7/2)

PERFETTI!

GLI X FILE FINISCONO SBRANATI DAI LEONI LONGOBARDI

X FILE - LONGOBARDA: 1-7

Se qualche settimana fa abbiamo decantato le nobili gesta di guerrieri semidivini, che con le loro forze sovrumane hanno steso un Atletico Montelungo ottimamente piazzato in classifica, come possiamo descrivere quello che ieri si è svolto davanti agli occhi increduli del mister e delle solite migliaia di affezionati che anche stavolta hanno scelto di sfidare il gelo ed i pronostici negativi per star vicino ai propri beniamini? Uno, due, tre, quattro, cinque...i gol si ripetevano con ritmo incessante come mai era accaduto prima, trasmettendo a tutti i longobardi una piacevole quanto inattesa sensazione di superiorità. Non ha avuto pietà questa Longobarda del nemico sconfitto ed ormai prostrato ai suoi piedi, è un sentimento che le orde barbare ancora non conoscono. Ma si può davvero provare pietà dopo aver subito per mesi la furia degli avversari e la sequenza ininterrotta - e nemmeno ieri conclusa - di pali e traverse? La risposta perentoria viene dal campo: no. Ci siamo trovati di fronte un avversario incapace di reagire alla nostra voglia di rivalsa (e i tre tiri nello specchio nell'arco dell'intera partita sono lì a testimoniarlo). Ci siamo trovati di fronte un nemico piegato e domato, giocatori costretti a litigare e ad ostacolarsi fra loro come reazione a quell'avvilente senso di impotenza che la solida e attenta difesa dei nostri ragazzi gli ha infuso. Una partita perfetta, senza una macchia, da far vedere per generazioni ai giovani che si avvicinano al pianeta calcio. La Longobarda sta cambiando, sta diventando ora una squadra. A ciò devono aver contribuito due elementi fondamentali: le maglie, che hanno finalmente dato sostanza e concretezza al sogno, all'ideale longobardo, e la "cura Ucci" - come è già stata ribattezzata - di cui questo sito è uno dei più orgogliosi prodotti. Solidità, concentrazione, sostegno fra i reparti, spirito di abnegazione: sono solo alcuni degli ingredienti che hanno trasformato il match di ieri sera in un trionfo. Mancava Tordelli, è vero, e molti giornalisti in sala stampa si sono accaniti con domande velenose sulla coincidenza fra la sua assenza e la prestazione sopra le righe. Ma il mister si affretta a respingere queste insinuazioni: "Benny non è solamente un giocatore della Longobarda, è il suo capitano, uno fra i più costanti a livello di presenze in campo e fra i più trascinanti nello spogliatoio. La società crede in lui, io credo in lui. Temo solo che la responsabilità della fascia di capitano lo distragga dal suo impegno in campo". E voci maligne fanno già circolare indiscrezioni circa un Campi capitano a furor di popolo. D'altra parte la media del giocatore è lì a testimoniare la sua continuità. 7 gol dicevamo, 6 dei quali maturati in un secondo tempo stellare dove la Longobarda ha letteralmente annullato gli X file. Al vantaggio di Antonazzo su perfetto cross dalla sinistra rispondono gli X file con un pallonetto che scavalca l'incolpevole Nardi, sacrificatosi nel ruolo di portiere. Poi i ragazzi si scatenano: doppio Tius, in giornata di grazia, doppio Andrea, l'attaccante appena scoperto dai nostri talent-scout, addirittura triplo Antonazzo (splendido il 3 a 1 su gran bordata dalla tre quarti che riesce ad infondere sicurezza alla squadra in un momento particolarmente delicato), in forma mondiale. Ora non è tempo di distrarsi nei festeggiamenti o nei complimenti. Si, siamo forti, l'abbiamo dimostrato. E avremmo potuto volare più in alto. Ma il campionato è ancora lungo e questa squadra potrebbe togliersi altre soddisfazioni. Il mister già scandisce la nuova parola d'ordine: continuità.

Matteo NARDI. 8 Ala per passione, portiere per dovere. E' questo il nuovo slogan di Shing-zhu, come lo hanno già ribattezzato i giornalisti coreani che di lui tessono ampie lodi, un epiteto che in italiano suona pressappoco come "il Magnifico". Shing-zhu è stato per quasi tutta la partita completamente inoperoso, per lo meno durante quello straordinario secondo tempo che il giocatore ha trascorso cogliendo margherite dall'area piccola, dilettato da lontane e vaghe urla di giubilo. 8 pieno per chi ha pagato 10 euro per vedere una partita da spettatore. Stoico
Stefano CAMPI 8 Dimentichiamo un paio di rinvii alquanto azzardati e concentriamoci su quello sguardo felino, su quell'occhio di tigre che si sbarra famelico quando dalle sue parti si avvicina un avversario che ha avuto la pessima idea di avventurarsi solitario con la palla tra i piedi sul suo terreno di caccia. Pare infatti si nutra di cuoio e carne umana questo terzinaccio combattente che farebbe impallidire il buon vecchio Trapattoni. Sazio
Guido IOZZELLI 8 Non gli sfugge un pallone, non lascia mai la sua posizione, è il vero incubo che tormenterà gli X file per molte notti a seguire. Malgrado le lunghe dispute di cui è stato oggetto nelle settimane scorse, egli dimostra sempre più quale sia il suo ruolo naturale: difensore centrale con attitudine al gol. Ad ogni calcio di punizione fa tremare le gambe agli avversari, soprattutto a quelli in barriera. Barricata
Aldo UCCELLETTI 8 Pulito e puntuale negli interventi, preciso nei rilanci, attento nelle coperture. Mi chiedo cosa si possa chiedere di più ad un difensore. Quei tre là dietro se sono in giornata sono davvero uno scoglio insuperabile. Sul sette a uno l'euforia è così forte che per un attimo dietro gli alberi ha l'impressione di scorgere il suo golfo e l'amato Vesuvio. Ciro Ferrara
Francesco TIRABOSCHI 8 E' continuamente rimproverato dal mister e ad un tratto perde la pazienza. Ma poi si rende conto che il coach è per lui un padre protettivo che lo incentiva a far meglio e tutto si appiana. Ancora una partita con pochi inserimenti in avanti. Meglio, c'è bisogno di un uomo di raccordo fra centrocampo e difesa. Sbaglia poco o nulla nei passaggi. Recupera palloni con eleganza mista a determinazione. Un palo sfortunato su bell'azione personale. Peccato, questa volta non è riuscito a "ficcare" la porta avversaria. Ficcatore sfortunato
Marco TIUS 8,5 Non è possibile sia quello delle scorse partite, davvero irriconoscibile. Nel primo tempo corre come un dannato, ma verso la metà avverte la panchina che l'ago benzina sta entrando in riserva. Niente paura, durante l'intervallo c'è tempo per un veloce pit-stop. Ed ecco che nella seconda frazione è il motorino truccato che scorrazza per la fascia destra, seminando il panico nella difesa nemica. Purga per ben due volte, preferendo persino schiantarsi contro il muretto di limitazione del campo pur di lasciare il suo sigillo in questa partita. In serata di grazia. Lista gratuita? no, grazie
Andrea 8,5 L'attaccante cercato da mesi, specie dopo l'infortunio di DiCandia, ora è una certezza. Non ha colpi straordinari, non è né rapido né di grossa stazza. Eppure sa muoversi e far girare la squadra come se giocasse con gli altri da anni. Splendido il pallonetto di testa ad anticipare l'uscita del portiere. Tiene in costante apprensione la difesa avversaria. Asso nella manica
Giorgio ANTONAZZO 9 Partita indescrivibile. E' il faro del gioco longobardo, ha nella mente tutti gli schemi inculcati da mister Carapellucci e sa sempre cosa fare in ogni momento. Difende, attacca, colpisce... è apparso il calcio personificato. Ora bisognerà stare attenti a blindarlo! "O mamma mamma mamma, o mamma mamma mamma, sai perchè mi batte il corazon? Ho visto Antonazzo, ho visto Antonazzo, eh, mammà innamorato son"

(2/2)